18:07:42 Sulla fase amministrativa che ha portato alla gara d'appalto per la realizzazione del 'parcheggio San Carlo' ha ripreso a deporre questa mattina il maresciallo della Guardia di finanza Valerio Sepe, un lungo iter burocratico che è susseguito attraverso le diverse amministrazioni alternatesi alla guida della città di Caserta.
Sepe ha ricostruito i passaggi sin dall' individuazione del terreno su cui realizzare il parcheggio nel centro storico della città, il terreno apparteneva alla famiglia Alois e l'appalto fu gestito dalla 'Immobiliare San Carlo srl' di Michele Patrizio Sagliocchi, tra i principali imputati del processo che si celebra innanzi alla prima sezione presieduta da Sergio Enea.
Tra gli aspetti evidenziati dal maresciallo il particolare della divisione dei posti del maxi parcheggio su tre piani: inizialmente il 30% doveva essere riservato ai privati e il 70% al settore pubblico, ma in corso d'opera la ripartizione fu ribaltata il 70% ai privati e il restante 30% al pubblico. In merito alle indagini sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi nell' appalto, il maresciallo Sepe ha detto che fu il collaboratore di giustizia Massimiliano Caterino a informarli degli interessi del capoclan Michele Zagaria, che avrebbe poi preteso tutti i subappalti da affidare a imprenditori vicini a lui.
Michele Zagaria è imputato insieme al già citato Sagliocchi, a Francesco Biondi, Gaetano Ricciardi, Carmine Domenico Nocera e Fabio Fontana, difesi dagli avvocati Paolo Di Furia, Claudio Sgambato, Mauro Iodice, Alfonso Quarto, Giovanni Cantelli e Alessandro Barbieri. Il prossimo trenta gennaio proseguirà l' escussione del maresciallo Sepe
Giovanni Maria Mascia