12:53:18 San Prisco è una piccola cittadina ai piedi del monte Tifata molto devota al culto di Santa Matrona e suole festeggiarla e chiederle protezione con messe e bancarelle di prodotti rigorosamente fatti a mano,usati per la lavorazione della farina come le “cucchiarelle”, il “setaccio“ per fare il pane e dolciumi, in particolare : le mele zuccherate (simbolo di abbondanza e fertilità).
La storia di tale festività, nasce da piccoli aneddoti religiosi tramandatisi nel tempo. Matrona era una nobildonna figlia di un nobile della Lusitana (Portogallo) devota a San Prisco. Si narra che dopo averlo ricevuto in sogno si recò a Capua e dopo aver pregato sulla sua tomba guarì dai suoi mali.
In seguito a questi eventi decise di rimanere nel Casertano e di costruire una basilica sulla tomba del Santo (attuale chiesa madre di San Prisco).
La Cappella di Santa Matrona è custodita all’interno della Basilica di Santa Croce a San Prisco e la sua erezione è compresa tra la fine del V e la prima metà del VI secolo.
Attualmente Santa Matrona è protettrice delle partorienti ed è pregata per porre fine ai dolori riguardanti l’addome e l’apparato intestinale.
Programma dei Festeggiamenti Mercoledì 25 :
Ore 8.00 messa
Ore 9.00 diana mattutina con lancio di bombe carta in località Santa croce
Ore 10.00 messa
Ore 11.30 messa presieduta dall'arcivescovo di Capua
Ore 12.30 sparo di bombe carta
Ore 15.30 16.30 17.30 18.30 19.30 20.30 messe
Nicola Migliore