19:08:42 Chiesti nove anni di carcere per Vincenzo Russo, il 35enne di Parete accusato di aver esploso il colpo di pistola la vigilia di Natale del 2017 che ferì l’allora 14enne Luigi Pellegrino, campioncino di calcio in erba, che era stato ingaggiato dall’Avellino.
Russo fu arrestato dopo un anno quasi da quella maledetta vigilia, era il novembre del 2018, dopo un’articolata attività d’indagine.
Luigi Pellegrino nel primo pomeriggio del 24 dicembre del 2017, mentre passeggiava insieme ad alcuni amici in pieno centro abitato a Parete, venne colpito alla testa da un proiettile vagante accasciandosi immediatamente al suolo.
La raccapricciante scena venne anche ripresa da una telecamera di videosorveglianza.
Il giovane, a seguito delle gravissime lesioni riportate, rimase in coma circa un mese, e solo dopo una lunga riabilitazione poté fare rientro in famiglia.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che si serve anche di una complessa consulenza balistica - quel giorno, all'interno di un terreno agricolo di sua pertinenza, Russo esplodeva tre colpi d'arma da fuoco con una pistola semiautomatica illegalmente detenuta.
Uno dei proiettili andava a colpire un veicolo in transito, fortunosamente senza ferire nessuno, mentre uno degli altri due, esplosi verso l'alto in direzione del centro abitato, colpiva la sfortunata vittima alla testa, cagionandogli una gravissima ferita alla regione parietale destra.