17:40:53 Il libro di Massimiliano Palmesano, “L’Uomo Cervo” (Editore “Stamperia del Valentino”, Napoli, 235 pagine, 23 Euro), è una lettura teologico-politica del Carnevale, le cui manifestazioni – a giudizio dell’autore – non sono da confinare nelle rappresentazioni burlesche o folkloristiche ma da interpretare quali sopravvivenze di antichi Dèi pre-cristiani e di ideologie che ancora oggi danno una inconsapevole consapevolezza a società figlie della civiltà cosmico-agraria.
Come fa capire il sottotitolo del libro – che apre nuove strade di ricerca sulle cerimonie di un’epoca in cui il tempo era un Eterno Ritorno del Sacro, della Rigenerazione e dello Spirito del Grano – tutti assieme, “Pantomima, rito e mito”, sono non solo messinscena teatrale ma anche il ricordo di un culto e la riproposizione di un racconto arcaico ed esemplare.
Massimiliano Palmesano analizza un misterioso rito, retaggio vivente di epoche remotissime, che si rinnova ogni anno all’interno delle celebrazioni del carnevale di Castelnuovo a Volturno, in Molise: un essere fantastico, Gl’ Cierv, furioso e selvatico Uomo Cervo, muore e rinasce ciclicamente, simbolo solare e della rigenerazione della natura, testimonianza viva di un antico mito cosmico-agrario.