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"La notizia è di quelle che lasciano il segno: dopo 26 anni di carcere duro, Francesco "Sandokan" Schiavone ha deciso di collaborare con la giustizia.

Si chiude di fatto un periodo lungo 30 anni, che ha lasciato dietro di sé centinaia e centinaia di vittime. Molte innocenti, come Don Peppe Diana e come tutti coloro uccisi per non aver abbassato la testa.

La speranza adesso è che si possa far luce su tanti episodi criminosi ancora senza risposta. Ed in particolare la mia speranza è che si possa arrivare a tracciare il percorso di decenni di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, che ancora giacciono nascosti ed interrati nel sottosuolo della nostra Provincia. Se a quest'uomo è rimasto un briciolo di cuore e di umanità, e se la sua intenzione di collaborare è davvero sentita, io chiedo che possa aiutare le autorità competenti ad individuare i luoghi principali che nascondono ancora bombe ecologiche dal devastante effetto per la salute nostra, dei nostri prodotti e delle nostre città.I dati in nostro possesso ci dicono tristemente che in questa Provincia l'incidenza di tumori riconducibili all'inquinamento ambientale e agli effetti di essere "Terra dei Fuochi" è tra le più alte. Individuare queste bombe ecologiche ancora nascoste e bonificare i territori che per decenni le hanno sotterrate, resta il nostro obiettivo primario."

Lo dichiara l’On Gimmi Cangiano, Vicepresidente della Commissione Ecomafie.

Schiavone pentito, la commissione Legalità dei giornalisti: “Sveli la verità sulla scomparsa di Bardellino e sponde politiche”

“Se la collaborazione sarà rispettosa della verità, alcuni pezzi di storia fin qui conosciuti cambieranno e saranno riscritti in base a quanto veramente accaduto. A cominciare dalla scomparsa di Antonio Bardellino e dall’identità delle sponde politiche e imprenditoriali del clan”. Così, i componenti della commissione Legalità dell’Ordine dei giornalisti della Campania, presidente Marilù Musto e Tina Cioffo vice, dopo aver appreso del percorso verso la collaborazione con la giustizia del capoclan del cartello dei Casalesi Francesco Schiavone “Sandokan” dopo 26 anni di carcere duro.

“Schiavone potrebbe, innanzitutto, chiarire se in questi anni il 41 bis ha funzionato, ma soprattutto potrebbe svelare la rete di relazioni della camorra con l’ala imprenditoriale e politica che ha permesso la sopravvivenza del gruppo criminale fra i più pericolosi in Europa. Su molti fatti di sangue la verità giudiziaria ha già ottenuto molti risultati anche senza il suo aiuto”.

La commissione – composta anche da Vincenzo Sbrizzi, Giovanni Taranto, Luisa Del Prete, Anna Liberatore, Nicole Lanzano e Federica Landolfi - si augura “che siano resi noti i patti che hanno “condannato” la periferia di Caserta e Napoli all’identificazione con la Terra dei fuochi a causa di sversamenti abusivi di rifiuti speciali, in modo che non fosse possibile la creazione di un sistema circolare per lo smaltimento dei rifiuti. Schiavone sveli anche i contatti con le mafie nell’area vesuviana”.

Legambiente: “Una buona notizia ma ora importante che riveli i segreti, i protagonisti e le cause che hanno condannato la popolazione della “Terra dei Fuochi” a vivere in un territorio martoriato da rifiuti illegali e da cemento criminale”

“La collaborazione di Francesco Schiavone "Sandokan" è una buona notizia ma è ancora più importante che riveli i tanti segreti, i protagonisti e le cause di tanto dolore, violenza e morte che hanno condannato la popolazione della “Terra dei Fuochi” in provincia di Napoli e Caserta a vivere in una territorio martoriato da rifiuti illegali e da cemento criminale.

Lui è a conoscenza delle verità su patto tra politica, imprenditoria e criminalità non solo in Campania , un patto su cui sin dai primi anni '90 le ecomafie hanno prosperato, diffuse come un virus spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale, economica e organizzata in un triangolo perfetto.In una nota congiunta Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente commentano la collaborazione del boss dei casalesi Francesco Schiavone "Sandokan"

Camorra: Zinzi (Lega), con Stato forte clan sconfitti  Camorra: Zinzi (Lega), con Stato forte clan sconfitti 

"La decisione di Francesco Schiavone di collaborare con la giustizia è il frutto di un grande lavoro che lo Stato sta portando avanti, dimostrando che la sua presenza sul territorio è forte, più di qualunque altra cosa. La camorra, i clan, non sono imbattibili di fronte ad uno Stato intenzionato a voler proseguire con la stagione antimafia, ristabilendo ordine e legalità tra le nostre comunità. Oggi è una bella giornata di giustizia e il mio pensiero va a quelle vittime innocenti che non ci sono più perché si sono rifiutate di piegare la testa di fronte alla criminalità organizzata.

L'auspicio è che con il pentimento di Schiavone si possa davvero far luce sui troppi momenti bui e dolorosi che hanno caratterizzato la storia di questa provincia e di tutta la Campania". 

Lo dichiara il deputato campano della Lega Gianpiero


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