09:14:06 Cari amici, nonostante le pressanti richieste dei servi sciocchi, di appendere la tastiera al chiodo, resisto, e sono di nuovo qui…. mi avevano addirittura proposto di andare a dirigere il "Corriere di Capo Verde", ma ho declinato l'offerta....
Qualche giorno fa, un noto influencer, "nostro compagno di viaggio", ha raccontato la vicissitudine che stiamo subendo in questo ultimo periodo, noi pazienti oncologici, vista l'assenza quasi totale degli enzimi pancreatici.
Non sto qui ad annoiarvi, con disquisizioni tecnico-sanitarie, ma vi racconto brevemente la mia esperienza personale di ieri, 2 febbraio 2024.
Fatta la prescrizione medica, avendo finito la mia scorta di enzimi, il giorno prima, vado in due farmacie di amici, e chiedo come sempre dal 2020, le mie due confezioni di enzimi….
e qui inizia il mio racconto surreale… una favoletta amara, a cui attualmente ancora non ho un lieto fine da scrivere.
In Italia esiste l' Agenzia del Farmaco, AIFA in acronimo, il Ministero della Salute, che svolgono entrambi ruoli tecnico-istituzionali, anche di controllo e monitoraggio, nell'interesse, tutela, cura e assistenza, dei cittadini e del loro diritto sacrosanto in tal senso. Perfetto mi direte, tutto risolto..... eh magari diciamo "noi" ....
Da come evidenziato, in Italia pare esista un produttore, una casa farmaceutica, un monopolista, e la risposta che fornisce alle nostre necessità attuali, è da libro dei sogni… ad oggi c'è difficoltà nel rifornire le farmacie per carenza "presunta" di produzione, distribuzione e scorte…
Adesso a voce alta, mi pongo delle domande, e chiedo a voi di aiutarci nella riflessione , e nel trovare risposte valide… Ma la politica industriale del produttore è davvero degno esempio di visione e mission, da manuale "bancarella del torrone”?
Delle due l'una o forse entrambe… AIFA monitora con grande attenzione anche il mercato e svolge un ruolo definito ed operativo, di confronto, con le case farmaceutiche , "regolando" realmente il sistema?
Il Ministero della Salute è davvero un interlocutore a tutti gli effetti delle istanze reali e necessità concrete dei cittadini italiani?
I burocrati e manager, kafkiani e giullari, sono informati sulle difficoltà, problematiche e criticità, ed ancor più sulle conseguenze negative per la nostra salute?
Dobbiamo davvero avere un amico social-influencer famoso, che fa da cassa di risonanza-megafono, e amplifica così la sua problematica personale, comune a tanti altri?
Intanto gli enzimi mancano, e a noi pazienti sono necessari come il pane…
A me pare proprio che ci sia in Italia, ad un certo punto del percorso, un corto circuito, una difficoltà e criticità, quasi voluta strumentalmente, una distanza spazio temporale siderale, tra la classe politico-dirigenziale e il paese reale..... A voi, come sempre, le considerazioni finali......
Ps
In Italia attualmente mancano anche medicinali per diabetici e di altre patologie croniche, etc.....che dite davvero qualcosa non va???......
Umberto Marzuillo, paziente oncologico e diabetico.
