Nonostante si pensi ad esso come ad un elemento secondario nella struttura di un’automobile, il tergicristallo svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza e la comodità di guida.
La sua ideazione risale al 1904, ad opera di Mary Anderson, una giovane allevatrice di bestiame e viticoltrice originaria dell’Alabama. Le versioni della storia della sua nascita sono discordanti, ma quella più accreditata vuole che Mary, in visita a New York, fu molto infastidita dal fatto che i tassisti, nelle giornate di pioggia, erano costretti a fermare frequentemente la corsa (ma non il tassametro), per scendere dall’auto e pulire il parabrezza.
Mary provò a depositare il brevetto, ma essendo una donna, non venne tenuto in considerazione, così che decadde e non venne rinnovato. Quindici anni dopo Cadillac iniziò a installare il tergicristallo come accessorio di base sulle proprie autovetture.
Immagine dei tergicristalli da pezzidiricambio24.it
Ma come funziona?
La teoria che sta dietro al funzionamento del tergicristallo è piuttosto elementare, ma sorprendentemente la sua progettazione ha messo le case automobilistiche di fronte a diverse sfide tecniche. Un tergicristallo è composto da tre elementi principali: il braccio, ovvero l’elemento rigido che viene mosso da un motorino elettrico, il telaio su cui è installata la lama, o gommino, e la lama stessa, fatta appunto di gomma, che scorrendo sul vetro lo deterge attraverso un’azione meccanica.
Ma nonostante la semplicità della sua struttura e del suo principio di funzionamento, il tergicristallo, come si è detto, per diventare quello che noi oggi conosciamo, è passato attraverso il superamento di una serie di problemi tecnici ed affinamenti successivi. Alle alte velocità, per esempio, poteva capitare che le spazzole, a causa della pressione dell’aria, oscillassero pericolosamente, o addirittura si alzassero totalmente. Per questo il profilo del telaio viene studiato per essere aerodinamico: ogni telaio è progettato appositamente per un determinato modello di auto, e questo perché le differenti sagome del cofano necessitano ognuna di una differente configurazione aerodinamica.
La manutenzione
L’impegno messo in atto dalle case automobilistiche per garantire la sicurezza e l’efficienza dei tergicristalli installati sulle nostre auto non si può certo mettere in dubbio, ma è necessario che anche il guidatore faccia la sua piccola parte. Ci sono alcune semplici regole da tenere presenti per non deteriorare precocemente le lame di gomma dei nostri tergicristalli: per esempio, in caso di vetri ghiacciati, non bisogna azionare il tergicristallo prima di aver sbrinato completamente il parabrezza. Le asperità dello strato di ghiaccio finirebbero per danneggiare i gommini.
Anche un’applicazione encomiabile di tutte le regole per il mantenimento dello stato di salute dei nostri tergicristalli non potrà evitare il deterioramento causato dal semplice utilizzo e dalle condizioni climatiche. Per questo è consigliabile provvedere alla loro sostituzione almeno una volta all’anno e ogniqualvolta il parabrezza venga sostituito. Si potrà scegliere se cambiare un unico elemento, ovvero le lame in gomma, o se procedere alla sostituzione di lama e telaio, ovvero della spazzola nella sua interezza. Ovviamente non è necessario attendere oltre se durante l’utilizzo la spazzola dovesse produrre rumori fastidiosi o lasciare evidenti aloni sul parabrezza.
