11:38:50 CASERTA. E’ finita davanti al Tar la decione del Comune di Caserta di revocare l’autorizzazione all’installazione di un’antenna per la telefonia in via La Pira.
Iliad, attraverso l’amministratore delegato Benedetto Levi, ha notificato lo scorso 24 gennaio il ricorso davanti al tribunale amministrativo della Campania al Comune di Caserta e l’Arpac.
La società ha impugnato sia la determina di annullamento in autotula dell’autorizzazione all’installazione dell’antenna che l’atto di sospensiva dei lavori dell’impianto per la telefonia mobile di via La Pira.
Il Comune di Caserta ha affidato l’incarico all’avvocato dell’ente Lidia Gallo che avrà il compito di rappresentare le ragioni dell’ente in sede amministrativa.
Il Comune di Caserta, attraverso un atto firmato dal dirigente Luigi Vitelli, ha deciso di assumere tale provvedimento in quanto l’impianto non è conforme al comma 7 dell’articolo 7 del Regolamento Comunale sull’installazione delle antenne per la telefonia mobile che prevede una distanza minima di 75 metri tra una simile installazione ed edifici adibiti ad ospedale.
Il Consiglio Comunale, infatti, con una delibera del 13 aprile 2021, aveva approvato una variante urbanistica, che prevede che nell’area venga costruito un nuovo edificio a 3 piani ed una struttura Covid da 24 posti letto destinati all’ampliamento dell’Ospedale Sant’ Anna e San Sebastiano di Caserta nonché la riqualificazione e la gestione di un parcheggio pubblico realizzato dal Comune di Caserta.
Queste motivazioni che sono state comunicate alla società, tuttavia non hanno convinto Iliad che ha deciso di far valere le proprie ragioni imprenditoriali davanti al tribunale amministrativo.
C’è da sottolineare che l’installazione dell’antenna Iliad è stata accompagnata da una vera e propria rivolta popolare da parte dei residenti di Puccianiello che, sin da subito si sono opposti alla realizzazione di un impianto del genere nel centro abitato della frazione.
Stando agli atti né Iliad né il Comune sono intenzionati a recedere dalle loro posizioni sull’antenna.
Sarà quindi la giustizia amministrativa a dover dirimere la questione e a decidere se è effettivamente possibile o meno realizzare un impianto per la telefonia mobile a pochi passi da strutture sanitarie oppure no come ha rettificato il Comune con la revoca dell’autorizzazione.