19:08:26 CASERTA. Onorevole Zinzi, le elezioni politiche dello scorso mese di settembre dicono che sono il centrodestra e il M5S le coalizioni in cui si rivedono i cittadini della provincia di Caserta e della Campania, eppure le grandi città e la Regione continuano ad essere amministrate dal Pd e dal centrosinistra. Come se lo spiega?
«Tempo al tempo, come si dice: “Roma non è stata costruita in un giorno”. Le elezioni politiche hanno rappresentato il primo momento di un importante cambio di passo che ben presto sarà evidente anche sui territori e che ci porterà a governare la Regione Campania. Occorre il tempo necessario per far conoscere alle comunità locali il buon governo del centrodestra. Ritengo che in tal senso stiamo facendo un ottimo lavoro in Parlamento. Ha visto il Decreto Ischia? La dimostrazione evidente che l’impegno e l’amore per la nostra terra porta risultati importanti».
In otto anni di consiglio regionale Lei è stato tra i più fieri oppositori di De Luca su tematiche chiave come la sanità e l’ambiente. Oggi da deputato pensa di poter dare maggiore forza a quelle battaglie?
«La mia presenza in Parlamento ha proprio questo scopo. Tanto per restare sulle tematiche evidenziate, per quanto attiene alla Sanità anche in queste ore stiamo continuando il pressing in Regione Campania perché gli operatori sanitari precari licenziati rientrino nelle procedure di stabilizzazione che la Regione sta avviando. Ne hanno i requisiti e la legge lo consente. In ultimo c’è il parere formulato dal Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di procedure di reclutamento del personale sanitario che ha aperto più di uno spiraglio di luce per tutto il mondo dei precari e dei lavoratori somministrati. Per quanto riguarda poi l’Ambiente, continuerò ad assicurare anche in Parlamento il mio impegno perché si affronti con serietà l’emergenza roghi».
«Ma questo è un settore vasto che ricomprende anche altre importanti priorità. Qualche giorno fa, proprio quando l’esondazione del fiume Volturno faceva avvertire i suoi effetti, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, è venuto in visita nei comuni colpiti. Ha ravvisato la necessità di realizzare infrastrutture per la difesa del territorio e opere irrigue che permettano non solo di fronteggiare le emergenze, ma anche di sfruttare al meglio la risorsa idrica. Per questo è urgente sfruttare tutti i programmi finanziari che sono ora a disposizione del paese anche nell’ambito del Pnrr per mettere il territorio in piena sicurezza. Anche questa presenza è una dimostrazione di quell’impegno che non ho mai fatto mancare in questi anni».
Lo spettro di un fallimento rischia di compromettere la nascita del policlinico, opera fondamentale per Caserta e la sua provincia.
«Il Policlinico di Caserta rappresenta una grande opportunità per l'intero territorio. Si tratta di un’opera strategica, non possiamo permetterci ulteriori ritardi. Non sarebbero compresi dai casertani, ma soprattutto non sarebbe giusto nei confronti dei nostri concittadini che attendono da troppo tempo. Università, Regione e Governo hanno il dovere di percorrere ogni strada possibile per il completamento dell'opera».
Ha chiesto alle istituzioni del territorio di dialogare tutti assieme nell’interesse della comunità mettendo da parte le appartenenze sulle questioni di interesse generale: che risposte ha avuto dopo il suo appello?
«Non è il primo appello in tal senso che ho fatto. Dai banchi dell’opposizione, sia in Consiglio regionale che in Consiglio comunale, ho più volte auspicato condivisione mettendo a disposizione competenze e professionalità. Ora che siamo maggioranza in Parlamento, l’atteggiamento non cambia. Continuerò a dialogare con i sindaci e le amministrazioni che hanno a cuore il proprio territorio. Perché il nostro obiettivo è quello di fare in modo che Caserta con la sua provincia torni ad essere locomotiva della Campania».
Ha compiuto da poco 40 anni metà dei quali li ha trascorsi facendo politica attiva. L’anello di congiunzione di questo suo impegno è Giorgia Meloni: la presidente del consiglio 20 fa anni venne a Caserta per tenere a battesimo Urg, oggi lei è un deputato della Lega che sostiene il governo Meloni. Un rapporto solido e duraturo tra di voi…
«E’ vero che 40 anni sono l'età della maturità, ma la maturità non è data solo dell'età anagrafica. Tanto fa l’esperienza e in questo senso i miei otto anni in Consiglio regionale, all’opposizione del governo De Luca, sono stati una palestra importante. Oltre a questi, mi piace ricordare anche gli anni dell'impegno giovanile. Perché noi siamo la somma di quello che abbiamo vissuto e allora è grazie a tutto questo bagaglio di esperienza che riesco a portare in Parlamento le tantissime istanze della Campania e di Terra di Lavoro».
Nella prossima primavera vanno al voto Comuni importanti come Marcianise, Maddaloni, Orta di Atella, San Felice a Cancello: cosa deve fare il centrodestra per imporsi anche alle amministrative?
«Il centrodestra non deve incorrere negli errori del passato, deve presentarsi unito. Sono sicuro che, da questo punto di vista, ci sia la piena volontà da parte di tutti gli alleati. Per quanto mi riguarda, sono il primo a lavorare per un centrodestra di governo sul territorio e lo testimoniano anche la fiducia manifestatami dagli elettori e i consensi che ho sempre confermato in ogni tornata elettorale. Di certo nei prossimi giorni i ritmi si faranno più serrati e si entrerà nel vivo. Lavoreremo con i colleghi parlamentari per tracciare una roadmap degli obiettivi da raggiungere insieme e tornare al governo delle città».
Movida, Reggia, sicurezza e sviluppo: come si mettono insieme questi quattro concetti?
«Individuando tra questi il filo conduttore che è senza dubbio la sicurezza. Sicurezza vuol dire vivibilità, difesa del senso di comunità. Vuol dire serenità per le famiglie nel sapere che i propri figli sono in strada, significa vivere la Città. Una Caserta più sicura è anche il luogo dove imprenditori e turisti si sentono liberi, i primi di investire e i secondi di visitare le nostre bellezze non fermandosi solo alla Reggia, ma vivendo l’offerta commerciale e turistica della città».
