18:59:28 SAN PRISCO. Pace fiscale e rottamazione delle cartelle, ville comunali senza energia elettrica e poco sicure, scuolabus comprato e mai utilizzato: di questo e di tant’altro ancora parla il capogruppo di ‘Idee in Movimento – San Prisco’ Stefano Iannotta.
Consigliere Iannotta, durante la recente conferenza dei capigruppo in vista del consiglio comunale che si terrà lunedì 30 gennaio, sono emerse degli elementi molto importanti riguardanti soprattutto la cosiddetta ‘Pace fiscale’. Cos’è successo?
«Il Comune di San Prisco ha detto ‘no’ alla ‘Pace fiscale’. Durante la riunione dei capigruppo, la maggioranza ha espresso il proprio diniego alla rottamazione della cartelle. Il tutto sarà ufficializzato in occasione del consiglio comunale che si riunirà lunedì sera. I cittadini di San Prisco, dunque, saranno costretti a pagare le sanzioni senza poter beneficiare di alcun aiuto. Resto esterrefatto dinanzi a questa decisione, soprattutto perché questi soldi non vanno in bilancio».
In queste settimane lei ha presentato delle interrogazioni che riguardano anche la villetta di via Parito recentemente inaugurata. Cosa contestate alla maggioranza?
«Hanno inaugurato in pompa magna la villetta di via Parito senza alcun principio di sicurezza. Con profonda amarezza abbiamo constatato che manca addirittura l’energia elettrica, di sera i ragazzi frequentano questo luogo pubblico completamente al buio. Inoltre, anche i campi di gioco sono privi di assicurazione. Insomma si tratta di un luogo tutt’altro che sicuro, nonostante sia stato aperto al pubblico da poche settimane».
Altra questione aperta, materia di un’altra sua interrogazione, è quella relativa al recente acquisto dello scuolabus?
«Parliamo dell’ennesimo spreco di denaro pubblico. Sono stati spesi 80mila euro per acquistare lo scuolabus che adesso è fermo nel parcheggio del Comune. La maggioranza ha sempre sottovalutato le difficoltà che si incontrano per gestire un’attività del genere. Adesso circola la voce assurda di voler addirittura esternalizzare la gestione del servizio. Al momento resta un solo dato certo: sono stati buttati soldi pubblici per un pulmino che non viene utilizzato».