20:55:42 Si è svolta oggi, sotto una pioggia incessante, l'assemblea pubblica con le lavoratrici e i lavoratori, in un presidio unitario, alla presenza delle organizzazioni sindacali, di categoria territoriale e regionale e confederali provinciali, a cui è stata invitata la deputazione eletta sul territorio e tutte le sensibilità di questa provincia: Fermare i licenziamenti e chiedere a gran voce un piano industriale serio e con una regia pubblica su questo territorio.
La "Vertenza Caserta" ha la necessità di essere ascoltata, le vicende di Jabil, dei fallimenti delle reindustrializzazioni, come per Softlab e Orefice, devono vedere un impegno fattivo delle istituzioni, locali, regionali e nazionali. Senza una visione industriale seria, senza un intervento straordinario del governo, risulta irricevibile qualsiasi proposta che non sia realmente risolutiva. Su questo territorio, un tempo Terra di Lavoro, viviamo oggi forti criticità, crescente disoccupazione nel settore industriale proprio per i fallimenti di un modo di fare Impresa che reputiamo non abbia dato la giusta dignità al lavoro.
Domani ci sarà un incontro al Ministero delle Imprese e del made in Italy, in gioco vi è il futuro di 190 lavoratrici e lavoratori e dell'intero settore industriale della Provincia di Caserta. Ognuno deve fare la sua parte, per riportare Caserta in un ruolo strategico all'interno di questa regione, per salvare i livelli occupazionali e per un piano industriale serio, nel solco del PNRR e della transizione ambientale ed ecologica in Terra di Lavoro.
Lo dichiara il segretario generale della Cgil Sonia Oliviero al termine dell’assemblea.
«Oggi sono stato a Marcianise e ho partecipato al presidio delle lavoratrici e i lavoratori della Jabil. L’azienda ha minacciato ben 190 licenziamenti per il prossimo 30 gennaio – ha aggiunto il deputato Pd Stefano Graziano -
Domani una folta delegazione di operaie e di operai raggiungerà il Ministero dello Sviluppo Economico e io sarò con loro.
Questi lavoratori chiedono nient’altro che un tavolo serio, ad ogni livello istituzionale, per evitare una nuova crisi che costerebbe tanto a numerose famiglie. La cassa integrazione serve a ben poco se ha come funzione l’accompagnamento retribuito di queste persone al licenziamento.
Sarebbe invece auspicabile che tale strumento abbia anche e soprattutto la funzione di reintegro degli operai in fabbrica. Il mio primo obiettivo è scongiurare i licenziamenti da parte della Jabil. Sono disponibile a fare queste battaglia con chiunque voglia sostenerla, indipendentemente dal colore politico, perché in primis conta la dignità delle famiglie del casertano.
In secondo luogo, mi batterò perché Caserta sia protagonista di una nuova stagione di sviluppo industriale e di occupazione.
In qualità di parlamentare del territorio mi farò portavoce di queste istanze, affinché il Governo intervenga in maniera tangibile e concreta».