22:56:11 Il liceo Manzoni protagonista ancora una volta di un progetto educativo nazionale: è partita, infatti dall’istituto guidato dalla dirigente scolastica Adele Vairo la sfida lanciata dalla giornalista Rai Angela Rafanelli sull’educazione sessuale.
L’autrice del programma Sex in onda su Rai3, infatti, è il pilastro di una ‘due giorni’ partita questo pomeriggio quando mondo delle istituzioni, docenti e i protagonisti del programma si sono confrontati con le famiglie e con le associazioni dei genitori.
«Un confronto con le famiglie, con i genitori e domani il dialogo con i nostri alunni – ha evidenziato la dirigente scolastica Vairo – abbiamo scelto una modalità differente per affrontare un argomento delicato, lo abbiamo fatto coinvolgendo le istituzioni che sono sempre presenti al nostro fianco. E’ per noi motivo di orgoglio che il progetto pilota parta dalla nostra scuola.
Ciò è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra che ci consente di poter mettere in campo iniziative del genere e di consolidare il rapporto con i nostri studenti nel loro percorso di formazione e di crescita, ma anche con le famiglie nei confronti delle quali siamo sempre particolarmente attenti. Nel nostro logo c’è il senso del lavoro che tutta la squadra Manzoni svolge quotidianamente, cioè aprire le porte della conoscenza ai nostri ragazzi».
Sex raccoglie l’eredità dei Comizi d’amore di Pasolini, il documentario del 1965 nel quale l’intellettuale italiano indossa i panni del regista, ma è anche presente in prima persona per interrogare gli italiani sulle questioni sessuali.
La Rafanelli con il suo Sex in tour si pone una mission diversa: attraverso il linguaggio della semplicità, della chiarezza la giornalista Rai vuole sdoganare tutti i tabù sul sesso, ma vuole conferire anche quelle certezze che spesso vengono minate ai ragazzi da comportamenti steriotipati.
«Non esistono cose giuste o cose sbagliate nel sesso – ha sottolineato la giornalista e autrice del programma – finché le azioni si compiono con il consenso del partner, senza prevaricazioni non ci sono problemi. L’educazione sessuale non deve essere intesa, però, solo legata all’amplesso, ma, bensì come un’educazione al sentimento, ai rapporti.
I ragazzi non devono avere paura del proprio corpo, lo devono conoscere».
La Rafanelli sottolinea come per affrontare la problematica a trecentosessanta gradi e per dare certezze ai ragazzi ha voluto al suo fianco Filippo Nimbi, psicologo, psico-sessuologo e ricercatore presso la “Sapienza” di Roma e medico pediatra consulente sessuale nelle scuole che hanno partecipato al dibattito di questo pomeriggio.
Ha dato il suo contributo alla discussione anche il sindaco di Caserta Carlo Marino.
«La cosa più bella del progetto che vede il Manzoni e Caserta protagonisti è il concetto di dialogo – ha evidenziato il sindaco – è giusto cominciare a guardare ai nostri ragazzi non come al futuro del nostro Paese, ma come al presente. Iniziative come questa consentono di maturare quelle consapevolezze fondamentali in tale direzione». All’incontro hanno partecipato anche l’assessore Enzo Battarra, Giuseppe Bellone, direttore della rassegna Capua Il Luogo della Lingua Festival che ha promosso in partenariato la due giorni. Erano ancora presenti Michele Giuseppe Tari, Dirigente controllo di gestione ASL di Caserta, Stefano Caruson, coordinatore della Commissione deontologica dell’Ordine degli Psicologi Regione Campania, nonché i rappresentanti del Moige, Movimento italiano dei genitori.
