11:35:45 CASERTA. Onorevole Cerreto, con i suoi colleghi segretari di centrodestra vi siete incontrati dopo la schiacciante vittoria dello scorso 25 settembre. Un bel segnale di compattezza...
«Non ci eravamo ancora incontrati dopo il voto ed era giusto sedersi intorno al tavolo. Abbiamo voluto far capire a tutti che c’è unità di intenti nel nostro territorio tra le forze del centrodestra. Ci prepariamo ad affrontare un’importante tornata amministrativa per la provincia di Caserta dove vanno al voto nel prossimo mese di maggio realtà grandi come Marcianise, Maddaloni e San Felice a Cancello. Abbiamo gettato le basi anche per aprire un’offensiva seria al governatore De Luca.
Oggi il centrodestra campano può contare su una squadra di parlamentari numerosa ed autorevole che ha il dovere di far sentire la propria voce per gettare le basi per chiudere la fallimentare esperienza di centrosinistra guidata dal presidente De Luca. Ciascuno di noi deve far valere il proprio ruolo per aiutare i territori a colmare i limiti della gestione di centrosinistra. Vanno per questo costruite iniziative politiche sui territori per liberare la Campania da questo malgoverno».
Nella prossima tornata amministrativa una delle sfìde del centrodestra deve essere quella di riconquistare Marcianise e di dare finalmente stabilità politica ad un Comune dove per ragioni differenti non c’è un sindaco che completi il proprio mandato da quasi 20 anni...
«Non siamo ancora entrati nel discorso dei nomi, ma è chiaro che Marcianise come Maddaloni nella nostra visione del territorio hanno un ruolo importantissimo. Entrambe le città condividono un’importante area industriale oltre che l’interporto che devono diventare perni di una nuova stagione di sviluppo per tutta la provincia di Caserta».
Dopo il brillante risultato raccolto alle ultime elezioni politiche, l’attenzione nei confronti di Fratelli d’Italia è cresciuta?
«Con le elezioni politiche abbiamo raggiunto un risultato straordinario, quasi il 20% alla Camera e siamo andati di poco sopra questa soglia al Senato. Dobbiamo ringraziare soprattutto gli elettori che hanno creduto nel progetto messo in campo da Giorgia Meloni. Sono stati loro ad avvicinarsi innanzitutto a Fratelli d’Italia riconoscendoci come una forza credibile in grado di risollevare il nostro Paese permettendoci di eleggere tre deputati ed un senatore in provincia di Caserta. Questo successo è stato possibile anche per la presenza di Giorgia Meloni in piazza a Caserta.
Erano anni che un leader in pectore per la presidenza del Consiglio non sceglieva la nostra città per un comizio in piazza. Quell’appuntamento ha impresso la svolta decisiva per la nostra vittoria del 25 settembre. Devo dire che dopo il voto sto incontrando le forze sociali e datoriali che vogliono confrontarsi sulle strategie di rilancio di questa terra. In campagna elettorale l’ho detto in maniera chiara che si sarebbe dovuta aprire una stagione di confronto e di dialogo con il sindacato, con le associazioni datoriali, a prescindere da quella che è l’estrazione di ciascuno per favorire un percorso di ripresa del territorio. Questa cosa si sta verificando con grande senso di responsabilità da parte di tutti. Accanto ai cittadini ci sono tanti amministratori eletti in formazioni civiche che oggi sono pronti a scegliere Fratelli d’Italia come loro partito politico e con i quali abbiamo aperto un dialogo».
Caserta città: oggi Fratelli d’Italia è all’opposizione.
«Devo innanzitutto ringraziare i consiglieri Pasquale Napoletano e Paolo Santonastaso per l’ottimo lavoro che stanno portando avanti. Sono sentinelle costanti della città ed esercitano con puntualità il ruolo di controllo che devono avere i consiglieri di opposizione. E’ inutile dire che non siamo soddisfatti di quanto sta facendo l’amministrazione Marino. Caserta deve esercitare la sua funzione di capoluogo e deve essere decisiva nei processi decisionali.
Tutto questo non avviene. In questo momento la grande sfida per la città è rappresentata dal policlinico questione nella quale anche il Comune di Caserta ha un ruolo e dalla quale non può assolutamente chiamarsi fuori. Non possiamo perdere ulteriore tempo prezioso e lasciarci sfuggire l’occasione del Pnrr che potrebbe venirci in aiuto. Come deputato casertano eserciterò il mio ruolo per cercare di dare l’accelerata definitiva all’opera. Per la città di Caserta e per l’intera provincia il policlinico rappresenta un’opportunità unica».
Come giudica il piano di eradicazione della brucellosi?
«La brucellosi è una delle questioni che ci fa tranquillamente dire che il centrosinistra e De Luca hanno fallito. Il nuovo piano di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi non risolve i problemi del comparto. E’, al contrario, fortemente penalizzante per i comuni della provincia di Caserta che sono quelli che stanno subendo i danni maggiori. Questa situazione è chiara a tutti, a cominciare dagli allevatori bufalini e dalle aziende.
Solo De Luca non lo comprende. Il presidente è arroccato sulla sua posizione che sta portando ad abbattimenti indiscriminati e continua a rifiutarsi di incontrare gli allevatori che da mesi gli chiedono un incontro. Servono soluzioni radicali e risolutive che noi di Fratelli d’Italia invochiamo da mesi. Abbiamo posto la questione con una richiesta di sindacato ispettivo al governo. Per la Campania c’è bisogno di un’azione simile a quella che hanno sollecitato Piemonte e Lombardia per la pesta suina quando è stato nominato un commissario ad acta ministeriale per appena trenta casi. Con il commissario sono arrivati anche 50milioni di euro di finanziamenti. Da noi sono stati abbattuti migliaia di capi e tutto questo non avviene.
L’unica possibilità è solo quella di un commissario del ministero della Salute con poteri decisionali che è ben altra cosa rispetto a quello nominato dal governatore della Campania che non ha alcun potere. Non va dimenticato che la bufala viene considerata patrimonio nazionale da una legge dello Stato è che, partendo proprio da questa legge, ci sono i presupposti giuridici per poter ottenere il commissario ad acta. Esamineremo la questione con il prossimo ministro per l’agricoltura per cercare di dare quelle risposte che il settore necessita».
