15:19:52 Il comune di Santa Maria Capua Vetere ha sempre vantato una grande ricchezza archeologica, frutto delle sue origini che hanno radici nell’antica Capua.
Forse è proprio per l’unicità dei suoi reperti che, nel 1985, fu commissionato un furto all’Antiquarium dell’Anfiteatro campano: furono trafugati, all’epoca, varie reliquie, tra cui una scultura raffigurante la dea Diana, e due teste marmoree raffiguranti l’imperatore Settimio Severo e il dio Dioniso. Recentemente, però, queste ultime due reliquie sono state ritrovate, ed è stata tenuta una conferenza stampa per sancire la consegna dei reperti al Museo Archeologico dell’Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere.
“Questo risultato è frutto di un lavoro corale delle istituzioni”. Così esordisce il Generale Roberto Riccardi, comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. “Sono stati informatizzati otto milioni di file, di cui un milione e trecentomila si riferiscono ad opere da ricercare; ciò ha permesso di individuare le due teste marmoree in questione in una famosa casa d’aste a New York. Il Dioniso è subito approdato a New York nel 1989, mentre il Settimio Severo ha fatto un giro più ampio, e se ne trovano tracce anche e Londra e Zurigo.”.
Il Procuratore Carmine Renzulli si focalizza sull’aspetto giudiziario della vicenda: “C’è stata sicuramente una mancanza di prevenzione, che rimane complessa a causa della vastità delle aree archeologiche da monitorare. C’è in atto anche un’opera di repressione attraverso pene più dure per il traffico di reperti e la legislazione di una confisca dei beni più celere e preventiva.”.
Infine, la direttrice del Museo Ida Gennarelli spiega cosa significa per la comunità sammaritana questo recupero: “Questo è un giorno felice non solo per il Museo, ma anche per la comunità tutta. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla sinergia delle istituzioni e all’impegno dello stato; venerdì scorso si è anche tenuta una seduta speciale della commissione Antimafia dedicata al furto di reperti archeologici.”.
Dopo un ampio approfondimento della Dott.ssa Gennarelli sulle teste marmoree in questione, ora esposte nel Museo Archeologico dell’Antica Capua, il Sindaco Mirra conclude con delle affermazioni piene di soddisfazione: “Oggi è un bel giorno per chi crede nelle istituzioni e nello Stato, sono orgoglioso del lavoro svolto.”. La conferenza si è chiusa con la firma del verbale di consegna delle opere trafugate.
Fabio Cecere
