21:51:30 CASERTA. Finalmente si vota. Sabato 18 dicembre fino alle 20 sono previste le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale.
Si tratta di elezioni di secondo livello, alle urne non vanno al voto i cittadini, ma gli amministratori dei 104 Comuni.
Non hanno diritto al voto quei comuni che sono commissariati al momento del voto e, nel contempo, non possono nemmeno esprimere alcun rappresentante nel parlamentino provinciale.
La defezione più significativa di questa tornata è rappresentata, sicuramente da Capua che non fa parte della platea elettorale dopo la defenestrazione del sindaco Luca Branco.
C’è da dire, comunque, che da quando c’è stata la riforma Delrio con il declassamento dell’ente, la città di Capua non ha espresso mai un proprio rappresentante in seno al parlamentino della Saint Gobain.
Ma, come si vota?
La preferenza si esprime attraverso il sistema del voto ponderato che sarà espresso da tutti i consiglieri comunali e i sindaci in carica in provincia di Caserta che sono divisi in cinque fasce per popolazione.
Si parte dalla fasce più piccola che abbraccia i comuni al di sotto dei tremila abitanti, si sale a quella tra tremila e cinquemila, poi quella tra cinquemila diecimila e trentamila e, infine, quinta fascia, quella al di sopra dei trentamila abitanti.
I millequattrocento amministratori sono chiamati ad eleggere sedici consiglieri provinciali e il presidente. Tra consiglio e presidenza non c’è alcun legame, tanto è vero che il presidente perdente, a prescindere non entra a far parte del consiglio provinciale.
In linea teorica ci potrebbe essere un candidato alla presidenza senza alcuna lista collegata e, viceversa, ci potrebbero essere liste che non sono collegate ad alcun presidente.
L’attribuzione dei seggi avviene attraverso il metodo proporzionale puro e non prevede alcun premio di maggioranza.
La novità delle ultime ore è stata l’ammissione alla platea elettorale del Comune di Orta di Atella che ha rinnovato il proprio consiglio comunale nella tornata straordinaria del 7 novembre convocata per consentire ai Comuni sciolti per infiltrazione camorristica di rinnovare la propria rappresentanza.
In un primo momento Orta di Atella era stata esclusa perché non aveva proceduto a proclamare gli eletti entro la data del 13 novembre.
Era quella la linea fissata per definire la platea elettorale. Nell’ambito di una conferenza Stato Province è stato, però, stabilito di poter estendere il diritto di voto a tutti i comuni che hanno un’amministrazione regolarmente in carica al giorno prima delle consultazioni. Ma chi è in lizza per conquistare la presidenza della Provincia? A sfidare il presidente della Provincia uscente Giorgio Magliocca, ci sono il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra e quello di Caiazzo Stefano Giaquinto.
Sono cinque, invece, le liste ai nastri di partenza: due a sostegno di Magliocca (Caserta al centro e la Provincia al Centro), due a sostegno di Giaquinto (Fratelli d’Italia e Uniti per Terra di Lavoro) e una per Mirra (Partito democratico).
Eterogenee le compagini a sostegno dei tre presidenti. Magliocca è sostenuto da un blocco di uscenti e da una formazione ispirata dalla componente centrista della maggioranza deluchiana. Giaquinto schiera il centrodestra ufficiale con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre Mirra è appoggiato da Pd, M5S e ArticoloUno. Proprio il Movimento 5 stelle rappresenta l’altra grande novità di questa tornata.
Nelle precedenti consultazioni i pentastallati hanno avuto sempre una posizione estremamente critica nei confronti della Provincia chiamandosi sempre fuori dal voto.
Questa volta non solo parteciperanno al voto, ma lo faranno con una propria candidatura, quella di Tiziana De Chiara, consigliera comunale a San Nicola la Strada, che è candidata nella lista di Mirra.
