11:04:33 SANTA MARIA CAPUA VETERE. A poco meno di una settimana dal voto amministrativo, a Santa Maria Capua Vetere scattano le prime segnalazioni da parte dei candidati su eventuali anomalie nell'operazione di spoglio.
Uno dei primi a muoversi in questa direzione è Antonio Cecere della lista 'Area Popolare', che ha scrutinio chiuso ha ottenuto 90 preferenze.
«Con enorme stupore - afferma Cecere - ho notato immediatamente che nelle sezioni 1, 6, 8, 16, 21, 25, 33, 34 non mi è stato attribuito alcun voto valido. In particolare, nella sezione 8, presso la scuola 'Gallozzi', hanno espresso la loro preferenze mia moglie e parenti di primo grado che mi hanno certamente votato. Inoltre, altre anomalie sono state riscontrate nelle sezioni 4, 5, 7, 9, 10, 11, 13, 15, 18, 22, 24, 26, 31, 32, dove i presidenti hanno validato solo metà dei voti validi. Nella mia lista, 'Area popolare' - continua - tra i candidati c'era anche un altro Cecere, Daiana.
Per non creare confusione durante lo spoglio a causa dell'omonimia, è stato deciso che quest'ultima si sarebbe presentata solo con il nome di battesimo Daiana; anche i suoi santini elettorali portavano solo questa dicitura. Ebbene, in molti casi, anche quando Cecere era affiancato ad un nome di una candidata donna della nostra lista, il voto è stato annullato».
Per tutti questi motivi, Cecere ha già presentato un esposto in Comune e in Prefettura nel quale chiede di conteggiare nuovamente le schede elettorali contenute nei plichi delle 34 sezioni di Santa Maria Capua Vetere, e di verificare e quantificare le schede annullate a svariato titolo dove è stato scritto dall'elettore il cognome del candidato Cecere, anche se si trova abbinato ad un diverso simbolo di lista.