12:29:02 CASERTA. Consigliere Iannucci andiamo subito al nocciolo della questione: il cambio in giunta e la sostituzione dell'assessore Piazza con l'entrata del consigliere Antonucci. Le sue impressioni.
«Visti i risultati ad oggi non posso dire di essere soddisfatto».
In che senso mi scusi? Eppure dalle dichiarazioni rese dall'avv. Piazza si evince tutt'altro.
«Caro direttore chi conosce l'avv. Piazza sa che è incline a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. E di questo gliene rendo sempre merito. Ed anche in questo caso ha voluto rimarcare che il Sindaco Marino con la nomina a consigliere onorario, ha voluto continuare ad avvalersi della sua competenza e professionalità».
E quindi?
«Dal tentativo di risolvere un problema ne sono nati altri. E questo che ci fa storcere il naso. Mi permetta di spiegarmi».
Prego.
«Il Partito Socialista Italiano, a tutti i livelli, ha sempre remato verso un porto che permettesse la nascita di una coalizione forte di centro-sinistra. E mai nessuno ci distoglierà da questo obiettivo come estremo tentativo di esorcizzare quella maledizione atavica che attanaglia da sempre la sinistra in Italia. Quindi, alla richiesta di fare un passo di lato per coinvolgere altre forze politiche nel progetto, non abbiamo tentennato un istante. E lo faremo sempre. Su queste basi programmatiche di visioni prospettiche, il PSI ci sarà sempre».
A questo punto le devo chiedere dov'è il problema?
«Che nel tentativo di risolvere un problema ne sono nati altri 3. Se da un lato non si è riusciti a coinvolgere l'intero gruppo consiliare di Italia Viva, che già in sè potrebbe essere un problema, ora assistiamo che altre forze politiche stanno alzando il tiro. Sia ben inteso ho apprezzato il riavvicinamento di IV, così come da verbali di Consiglio comunale scorso. E sono felice che un'altra compagine partitica si compatti con il progetto. Ma speravo in un risultato più soddisfacente, in modo da mettersi al riparo dalle inevitabili critiche».
Non si fida della coalizione che sta nascendo?
«Io penso che il nostro gesto di lasciare senza battere ciglio e senza sollevare nessuna polemica doveva essere da viatico e da esempio di come si costruisce un'alleanza su basi di solidarietà, interdipendenza e reciprocità. Noi lo abbiamo fatto. Ancora una volta. Ed ancora una volta assistiamo a, come ha detto lei, smottamenti o riequilibri. E allora no. Non ci stiamo. Non siamo lo specchietto delle allodole di nessuno. E mai lo saremo».
Parole dure.
«Aggiungo. Se qualcuno pensa di nascondere le proprie mire politiche dietro il paravento del nostro senso di responsabilità commette un grave errore. E allora parafrasando una persona dalla quale in questi 5 anni ho appreso molto e che stimo, "Abbiamo un problema". Aggiungetelo agli altri e tiriamo le somme».