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21:40:40 SAN NICOLA LA STRADA. Si è da poco concluso, oggi 4 maggio, il Consiglio Comunale di San Nicola la Strada a porte chiuse per la situazione emergenziale, ma in diretta streaming. Pochi gli spettatori da casa.

La seduta è iniziata ufficialmente alle 15:45.

Presenti 17. Assenti nessuno. Rispondono all’appello tutti gli Assessori.

I punti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale della seduta precedente, sono: il Bilancio di previsione 2021-2023 e il Documento Unico di Programmazione.

Relaziona su entrambe le proposte di delibera l’Assessore Raffaele della Peruta: “Il Bilancio di previsione 2021-2023 è il documento con cui il Comune programma attività e servizi che offrirà ai cittadini e in esso sono indicate le fonti di finanziamento e le spese previste in base alle necessità e alle priorità dell’amministrazione. Queste per legge devono pareggiare, e inoltre le pubbliche amministrazioni sono tenute a garantire il contenimento della spesa, attraverso il Fondo crediti di dubbia esigibilità, ovvero un accantonamento atto a coprire i rischi di entrate di dubbio incasso, come la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti o le sanzioni amministrative.” E continua: “La Giunta comunale ha approvato con propria deliberazione lo schema di bilancio 2021-2023, rispettando la normativa del decreto ministeriale.”

Allegate al Bilancio vi sono le deliberazioni della Giunta e del Consiglio, su cui hanno lavorato le commissioni – in particolare quella Bilancio presieduta da Giovanni Varriale –. Queste riguardano l’approvazione delle tariffe per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione; autorizzazione o esposizione pubblicitaria, e delle tariffe per l’applicazione del canone di concessione per le aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibili per mercati e strutture attrezzate, o ancora le tariffe per la fruizione dei servizi pubblici a domanda individuale e l’individuazione del tasso di copertura dei costi per l’anno corrente della mensa scolastica, che contribuisce con una percentuale del 20%.

Altre delibere riguardano l’approvazione delle tariffe del servizio idrico integrato, che hanno confermato la previsione del bilancio 2020, o quella relativa alla destinazione dei proventi per le violazioni del codice della strada e alla riduzione delle tariffe dei servizi anagrafe e stato civile: “Annunciamo che sono stati ridotti ai minimi consentiti dalla legge i diritti delle certificazioni e per il rilascio delle carte d’identità elettroniche.”, aggiunge l’Assessore.

Sono state inoltre confermate le Aliquote Imu e Ife 2021 con le delibere di Consiglio comunale n15 e 17, mentre la n16 è relativa all’approvazione del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti e delle tariffe Tari 2021 “che sono rimaste inalterate, nonostante siano lievitati i costi delle piattaforme di smaltimento di tipologie di rifiuti.”

Per quanto riguarda il Duc, l’Assessore della Peruta ha spiegato: “rappresenta un’occasione per stabilire le modalità di governo attraverso la programmazione, individuando quindi le scelte dell’amministrazione di cosa realizzare durante il mandato”.

In questa situazione emergenziale, “da solo il Comune non può far fronte alle problematiche senza una sinergia con le istituzioni, soprattutto per gli interventi a favore dei più deboli e dei soggetti colpiti dalle restrizioni”, per questo il Nucleo comunale di Protezione Civile, in prima linea in questa battaglia, deve essere sostenuto e migliorata ancora di più per essere sempre pronti davanti a quest’emergenza.

Per quanto riguarda l’Ente, che soffre la mancanza di personale in seguito ai pensionamenti anticipati, nel Documento è previsto un modello che tende a valorizzare le risorse attuali e che mira alla costituzione di un nuovo settore dei Servizi Sociali, con al vertice un assistente sociale di cui l’ente ad oggi è sprovvisto; ma anche la costituzione di un’apposita funzione gara e contratti per uniformare i procedimenti d’appalti e i contratti dell’Ente, evitando la concentrazione in mano ad un unico soggetto.

E’ prevista inoltre la suddivisione dell’area amministrativa in due parti, per il controllo e la prevenzione della corruzione, che non trova collocazione senza un autonomo ufficio di supporto e la creazione di due aree tecniche per la ripartizione delle competenze.

“I bisogni primari legati alla sicurezza, al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, alla rete idrica e fognaria, la viabilità, il decoro urbano e tutti i servizi comunali indispensabili sono legati all’obiettivo del perseguimento del disegno della Città futura, attraverso la redazione del Puc, che rappresenta l’occasione per rilanciare il centro storico, migliorare la qualità architettonica del patrimonio cittadino, la periferia e la viabilità in una direzione sostenibile, puntando ad un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.”

Al momento “siamo impegnati ed attenti agli strumenti alternativi di finanziamento, ai bandi e ai trasferimenti regionali e europei per la rete idrica e la manutenzione fognaria, per le bonifiche ambientali, la mobilità sostenibile e la riqualificazione del patrimonio storico della nostra città.”

Su tutto questo però grava la questione delle risorse economiche, ricorda l’Assessore, che continua: “Proseguiremo una politica equa e rigorosa con l’obiettivo di stare dalla parte dei più deboli.”

Ad intervenire prima della votazione è il consigliere FI Franco Basile che, dopo la lettura e l’analisi della documentazione fornita, commenta: “Questo documento rappresenta un libro dei sogni scritto dall’amministrazione che si assume la responsabilità di perseguirne gli obiettivi.”

Il consigliere d’opposizione lamenta un documento ripetitivo che rispecchia gli anni precedenti e persegue la politica della maggioranza, non soddisfacendo i bisogni reali della popolazione, come nel caso dell’Aliquote approvate al massimo. “E’ necessario una svolta ma l’amministrazione evidenzia in questo documento una carenza di personale, eppure alcune assunzioni sembra siano state fatte. Allora perché non anticipare queste assunzioni, che invece sono state rimandate?”

Una serie di domande pone il capogruppo di FI, che lamenta poca coerenza nella redazione del documento, e insiste sui disservizi evidenti, le spese inutili e le tasse ai massimi livelli, sintomo di “immobilismo dell’amministrazione.”

Ancora, Basile si chiede che fine hanno fatto i 168 mila euro ricevuti dallo Stato per i trasporti della scuola e per le politiche sociale e come si intende spenderli. “Non ci resta che aspettare” commenta, denunciando la poca attenzione e tutela per il cittadino: “in una situazione emergenziale servono controlli per chi non rispetta i dispositivi di protezione.”

Ciò che preme è però sottolineare “che è previsto l’importo di 17 milioni di euro alla voce ‘fondo crediti di dubbia esigibilità’, necessario ad avere fondi perché si pensa che alcune entrate possano venire meno. E’ davvero così necessario?” e ancora “Se le spese dell’Ente sono ingessate, avendo le tariffe al massimo a causa del dissesto, perché queste spese rimangano tali se poi i disservizi sono all’ordine del giorno? Nulla è stato fatto e nulla verrà fatto, nonostante le belle intenzioni.”

A replicare per primo è l’Assessore della Peruta, che ammette di non poter rispondere a tutte le domande che avrebbero dovute essere un’interrogazione, ma chiarisce alcuni punti: “Il fondo di dubbia esigibilità non viene istituito a caso ma è un obbligo di legge. […] Si è parlato di inerzia, ma qualcuno non ha capito che potremmo fare altre assunzioni ma come farle e pagare gli stipendi se il bilancio ancora è ingessato?”; invitando il consigliere ad essere più presente per capire perché agiamo con prudenza. Non abbiamo nulla da nascondere.”

Rivolgendosi alla Presidente Santucci, interviene il Sindaco Vito Marotta: “Forse dobbiamo abolire la diretta streaming, perché è già accaduto che diventasse lo studio di un programma televisivo”, che ribadisce: “Per offrire una collaborazione utile alla città esistono degli strumenti, fondamentali per la redazione del bilancio di previsione: è dalle commissioni che possono giungere proposte, ma i consiglieri durante l’approvazione posso avvalersi della predisposizione di un emendamento. Questo è uno strumento utile per collaborare perché propone qualcosa di concreto alla maggioranza, come prevede lo statuto.”

E spiega le ragioni che hanno determinato le scelte dell’amministrazione: “L’indirizzo politico rispetto ad una manovra di bilancio è importante per la guida della città ma ha perso un po’ di peso nel momento in cui sono stati tagliati i trasferimenti statali. Nel 2010, prima del dissesto, lo Stato dava al Comune 3 milioni e più, ma questi trasferimenti nel 2019 sono stati ridotti della metà e inevitabilmente ne risente nostro bilancio comunale, che si fonda sui tributi e le entrate e deve garantire i servizi essenziali, anche se è ingessato.”

In merito al piano del fabbisogno, aggiunge: “sono stati stanziati i soldi per le assunzioni: alcune sono state fatte, altre verranno in seguito.”

“Il Comune di San Nicola ha stipulato due mutui – Dl 35 - per far fronte ai creditori che al momento del nostro insediamento hanno bussato alle porte dell’amministrazione. Ma questi debiti sono stati contratti prima di noi e oggi c’è un residuo dei muti da pagare di 5 milioni di euro. Per questo annualmente paghiamo una rata complessiva di 300 mila euro circa, che si sommano ai mutui che riguardano le opere pubbliche e le scuole, per un importo di oltre 200 mila euro annui.”

Sulla vicenda Osl dei mutui per il dissesto finanziario, non provocato dall’amministrazione vigente, il Sindaco spiega come si intrecci alla faccenda dell’Aliquote al massimo, perché “per pagare i debiti del dissesto, l’amministrazione ha dovuto contrarre un ulteriore mutuo e ad oggi c’è un residuo complessivo di oltre 2 milioni di euro e per questo paghiamo una rata annuale di 150 mila euro. Questo fa sì che il nostro bilancio sia ingessato dai mutui e da debiti pregressi.” E continua: “Per far fronte al risanamento del dissesto, la norma prevede le aliquote al massimo, che non possiamo abbassare. Qualcuno non comprendo la differenza tra residui attivi e passivi, né tutti i debiti relativi nel corso del tempo, che superano il residuo attivo di cui parla il piano di estinzione del debito.”

“Per ridurre le Aliquote va spiegato che c’è una differenza tra l’attivo di due milioni e mezzo di cui non vengono calcolati coloro i quali le transazioni non sono state accettate e chiederanno l’importo per intero a questa amministrazione. […] Non possiamo dividerci tra chi vuole le tasse e chi le vuole ridurre, perché bisogna fare delle scelte: una riduzione dell’IMU dello 0,5 avrebbe portato un’entrata mancante per le casse del comune ma vi ricordo i debiti che dobbiamo pagare. Il dissesto e i debiti contratti prima del 2013 premono sulle nostre spalle, adesso dobbiamo risalire nell’interesse della città.”

Risponde Basile, che insiste sull’incapacità amministrativa e si dichiara contrario alla votazione “capisco il dissesto ma qualcuno mi dovrà spiegare perché il grande lavoro che è stato fatto non ha prodotto risultati e cosa rappresenta questo fondo che avete creato.”

Il consigliere di FI viene interrotto perché l’intervento supera i minuti concessi alla dichiarazione di voto, e il Sindaco spiega che il fondo crediti di esigibilità è un fondo rischi necessario ad evitare l’utilizzo di entrate di difficile sanzione, che viene calcolato secondo parametri di legge. “Finalmente abbiamo questo fondo crediti, introdotto con una riforma per redigere bilanci strutturati nel dettaglio: in questo modo quanto incassiamo possiamo spendere.”

A questo punto la discussione è chiusa e si procede alle votazioni. 

Entrambe le proposte (relativa al Dub e al Bilancio) e l’immediata eseguibilità sono state approvate con 14 voti favorevoli e 3 contrari.

Alle 17:03 la Presidente Eligia Santucci ha dichiarato ufficialmente sciolta la seduta.

Gaia Bianco


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