22:31:46 Uno spiraglio importante per il giudice di pace del Matese si è intravisto questa sera, nel corso della riunione dell’assemblea dei sindaci che si è svolta presso il Comune di Piedimonte Matese.
Il consigliere provinciale Vincenzo Golini, infatti, si è impegnato a verificare, nei termini di legge, se ci sono le condizioni per individuare, attraverso la provincia i dipendenti per permettere il funzionamento dello strategico ufficio giudiziario.
«Il giudice di pace rappresenta un presidio di legalità imprescindibile per i comuni del Matese oltre che uno strumento economico importante che non possiamo e non vogliamo perdere – ha sottolineato Golini –
Ho fatto mia la sollecitazione che è arrivata dall’associazione avvocati Alto Casertano rappresentata da Raffaele Pannone per cercare di individuare quelle figuri utili affinché l’ufficio del giudice di pace non sia costretto a chiudere».
La situazione è molto delicata, dal momento che, negli anni il personale dell’ufficio del giudice di pace non è mai stato sostituito quando è andato in pensione.
In organico, attualmente, c’è solo un dipendenti che, a breve, lascerà il servizio.
Golini, forte della sua esperienza sindacale e di quella nell’ambito della gestione delle risorse umane, ha cercato di tracciare la strada affinché la strategica istituzione resti in vita.
«Valuteremo se utilizzare agenzie o personale in quiescenza che ha dato la disponibilità di lavorare per il prossimo anno – ha chiosato –
Da parte di tutti i comuni c’è la volontà di trovare una soluzione».
All’assemblea hanno partecipato Maria Luisa Di Tommaso sindaco di Alife,
Giuseppe Gaetano e Alessandro Landolfi per Gioia Sannitica,
Stefano Cambio di Fontegreca,
Frasca per Castello Matese,
il sindaco Mallardo per San Gregorio Matese,
Imperadore nella doppia vesta di sindaco di San Potito Sannitico e presidente della comunità montana.
Il compito di fare gli onori di casa è toccato al sindaco Luigi Di Lorenzo e all’avvocato Antonella Capone la quale si è sempre fatta carico di convocare l’assemblea.
Proprio Piedimonte, a causa del dissesto finanziario, pur confermando l’importanza del presidio e ribadendo la volontà di farsi carico dell’organizzazione degli incontri, ha sottolineato come non può provvedere all’aspetto del personale a causa del dissesto finanziario.
Prezioso è stato il contributo tecnico dell’avvocato Pannone.
«Prima di toccare il tema della nuova convenzione per il giudice di pace – ha spiegato – è indispensabile affrontare il discorso del personale, dal momento che, se non troviamo delle soluzioni che ci consentano di rimpinguare l’organico, corriamo il rischio di dover chiudere la struttura».
L’assemblea è stata rinviata a tra due settimane.