10:41:24 MADDALONI. E’ stata un successo la seduta operatoria straordinaria che si è svolta presso l’Uosd Orl dell’ospedale di Maddaloni diretto dal dott. Nicola Scognamiglio, che ha visto la presenza dell’equipe guidata dal prof Lino Di Rienzo Businco con i suoi collaboratori dott Federica Tortorella e dott Silvia Pavaci, che hanno effettuato un intervento di chirurgia mini-invasiva delle vie aeree superiori.
Qesto tipo di chirurgia innovativo si sta rivelando di importanza fondamentale per migliorare la ventilazione delle vie aeree superiori, nonché delle affezioni dell’orecchio medio, tendente a migliorare la reazione della tuba di eustacchio, soprattutto nelle disfunzioni tubariche; tale chirurgia è inoltre di notevole importanza nelle sindromi ostruttive da apnee notturne (osas), agendo sia sui turbinali nasali che sul palato molle e sull’ugola.
Il prof Lino Di Rienzo Businco è uno dei più importanti esponenti internazionali di questo tipo di chirurgia, che come si diceva, è mini-invasiva con effetti collaterali quasi azzerati, tempi di recupero rapidissimi, il tutto si effettua in day-surgery.
Otorino di quinta generazione, concentrato sulle alte vie aeree, ha avuto la possibilità di confrontarsi e formarsi presso i più grandi Maestri del suo settore, ricollegando ed elaborando le loro intuizioni e i loro insegnamenti.
I suoi filoni di ricerca e la sua produzione scientifica (oltre 120 pubblicazioni e 3 libri) si sono particolarmente focalizzati sull’uso delle più moderne tecnologie per arrivare alla diagnosi completa ed alla terapia risolutiva contestuale di tutte le sindromi ostruttive ed infiammatorie delle vie aeree e dell’orecchio, contemporaneamente presenti nel paziente (sia adulto che in età pediatrica) e sulle terapie rigenerative per riparare i danni strutturali e delle mucose respiratorie.
Nell’assoluto rispetto della funzionalità e dei tessuti sani ha messo a punto protocolli, brevettato strumentazione e introdotto nuove tecniche mini e microinvasive per rendere possibile il trattamento di tutte le patologie presenti in un’unica e risolutiva seduta omnicomprensiva di soft surgery, senza tagli, senza sanguinamento e senza i fastidiosissimi tamponi.
Ha al suo attivo al 10/2018 una Casistica Operatoria di oltre 5000 interventi ORL come primo operatore.
La seduta operatoria di Maddaloni, fortemente voluto dall’ex direttore generale Mario De Biasio e proseguito dall’attuale direttore generale Ferdinando Russo, rappresenta una grande occasione di crescita per la nostra azienda sanitaria.
L’equipe romana è stata coadiuvata dai dirigenti medici dell’Uosd Orl Alfonso Tramontano Guerritore, Pasquale Fucci, Franco De Lucia, nonché dal primario di oculistica Vincenzo Rao.
L’intervento è stato possibile anche grazie al direttore sanitario dell’ospedale di Maddaloni Antonella Foglia, al personale paramedico, al responsabile di anestesia e rianimazione Pasquale Lerro.
L’intervento permette di affrontare e risolvere i problemi delle vie aeree che sono più diffusi di quanto si possa immaginare.
In particolare, l’apnea è caratterizzata da ripetuti episodi di completa o parziale (più o meno prolungata) ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associata ad una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
L’ostruzione delle vie aeree superiori si verificano per diversi motivi: in età pediatrica a livello delle alte vie respiratorie l'ostruzione può essere determinata da tonsille adenoidi ipertrofiche.
In età adulta il prolasso del velo faringeo associata ad ostruzione respiratoria nasale dovuta ad ipertrofia dei turbinati o anche ad ipertrofia della base lingua possono provocare le apnee durante il sonno.
Talvolta anche un'anomala struttura della mandibola o delle vie aeree superiori possono essere la causa di questa sindrome.
I sintomi principali sono:
Frequenti episodi di apnee durante il sonno spesso riferiti dal partner
Cefalea al risveglio
Irritabilità
Russamento riferito dal partner come intermittente, perché interrotto dalle apnee
Sonnolenza diurna
Ridotta capacità di memoria
Ridotta capacità di concentrazione
Ipertensione arteriosa
Bocca asciutta al risveglio
Riduzione della libido Poiché il tono muscolare del corpo normalmente si rilassa durante il sonno, e poiché il palato molle orofaringeo può collabire, è facile comprendere perché la respirazione può essere ostruita durante il sonno - in special modo nei soggetti obesi.
Nonostante molti individui subiscono episodi di apnea ostruttiva del sonno in un certo momento della vita, una piccola percentuale di persone sono afflitte da una grave apnea ostruttiva del sonno cronica.
Al medico spetta il compito di:
Stabilire il motivo della roncopatia e la gravità delle apnee notturne.
La sede di ostruzione respiratoria durante la notte.
La singolarità e /o molteplicità degli interventi da eseguire L’esame polisonnografico è l’indagine più importante e specifica in grado di smascherare le apnee che si verificano durante il sonno.
Consiste nella registrazione continua durante il sonno di diversi parametri fisiologici importanti per la valutazione e la diagnosi della roncopatia cronica e delle OSAS
Livelli del sonno (EEG, EOG, EMG)
Flusso aria (naso e bocca)
Spinte per il respiro (Torace e Addome)
Frequenza Cardiaca (ECG)
Livello Ossigeno (Pulsossimetria)
Posizione del corpo
Movimenti degli arti (EMG or motion)
Russamento (misurazione dB, microfono)
Video monitoraggio Tanto più precisa è la rilevazione polisonnografica tanto più accurato e mirato sarà il piano terapeutico.
Eccellenti risultati terapeutici si ottengono individuando il sito di ostruzione durante l’apnea utilizzando un sondino naso faringeo (Apneagraph).
Il sondino è dotato di 4 sensori molto sofisticati posti a diversi livelli rinofaringei che registrano il flusso aereo e le pressioni proprio nelle zone dove avviene l’ostruzione.
Analizzando i flussi aerei e l’aumento delle pressioni si evidenzia l’ostruzione la durata e la sua influenza sulla saturazione di ossigeno nel sangue.
Lo strumento è dotato anche di un microfono per valutare l’intensità di rumore, sensore di posizione per indicarci la posizione del corpo e frequenzimetro per calcolare la frequenza cardiaca.
Con tale strumento si è superata la precedente rilevazione polisonnografica che individuava con i movimenti del torace le apnee senza dare indicazioni di sede dell’ostruzione.
L'apnea ostruttiva del sonno è la categoria più comune di disordine respiratorio del sonno.
Negli adulti sottoposti a test nei laboratori del sonno, il 2% delle femmine ed il 4% dei maschi hanno sintomi che combaciano con i criteri minimi diagnostici per OSAS, sperimentando almeno 10 eventi apneici per ora.
Un "evento" può essere sia una apnea, caratterizzato dalla completa cessazione del flusso d'aria per almeno 10 secondi, o una ipopnea nella quale il flusso dell'aria diminuisce del 50% per 10 secondi oppure decresce del 30% se vi è associata una diminuzione della saturazione in ossigeno oppure se c'è un risveglio dal sonno (American Academy of Sleep Medicine Task Force, 1999). Per graduare la severità della apnea nel sonno, si stabilisce un indice che correla il numero di eventi per ora, che viene definito "indice apnea-ipopnea" (in inglese AHI: apnea-hypopnea index).
Un AHI minore a 5 viene considerato normale. Una AHI tra 5 e 15 è molto lieve; una di 15-30 viene definita moderata, ed una che comporti più di 30 eventi/ora caratterizza l'apnea nel sonno severa. T
erapia1. Calo ponderale 2. Evitare decubito supino 3. Evitare alcolici, ipnotici e sedativi 4. C-PAP e Ventilazione Meccanica 5. Protesi orali6. Chirurgia Esiste una varietà di trattamenti per la sindrome dell' apnea ostruttiva nel sonno, che dipende dalla storia medica dell'individuo, dalla severità del disordine e, principalmente, dalla causa specifica dell'ostruzione.
La maggior parte dei bambini con apnea ostruttiva nel sonno ha il problema di tonsille e adenoidi cronicamente ipertrofiche: per questi bambini la tonsillectomia e la adenoidectomia sono curative. La cura per apnea ostruttiva nel sonno nell’adulto comprende individuare il sito di ostruzione ed agire su questo.
Con le radiofrequenze è stata messa a punto una tecnica chirurgica mini invasiva che agisce solo a livello del sito di ostruzione.
Riduzione volumetrica dei turbinati nasli
Riduzione volumetrica del palato molle
Riduzione volumetrica della base lingua
L’intervento chirurgico deve essere necessariamente associato a cambiamenti dello stile di vita come: evitare l'alcol, evitare di assumere farmaci che rilassino il sistema nervoso centrale (ad esempio sedativi e farmaci per decontrarre i muscoli), perdere peso e smettere di fumare.
Una diagnosi circostanziata permette un intervento chirurgico appropriato e mini invasivo con ottimi risultati e risoluzione delle apnee notturne. Alcune persone vengono aiutate da cuscini o congegni che impediscono loro di dormire sulla schiena, o da apparecchi orali per mantenere le vie respiratorie pervie durante il sonno.
Se tutto ciò non funziona si può ricorrere ad uno strumento, posto sul comodino del paziente, che pompa aria nelle vie aeree attraverso una masche che si applica durante la notte CPAP.
La pressione positiva della CPAP vince l’ostruzione e interrompe le apnee. Tale strumento ha lo svantaggio di essere ingombrante e fastidioso rendendo difficoltoso il riposo notturno.
