Pin It

10:54:09 E’ morto a Roma all’età di 82 anni Stefano Delle Chiaie, vero cognome Delle Chiaje.
E’ stato uno degli uomini di punta della destra nazionale.
E’ nato a Caserta il 13 settembre 1936 ed ha condotto una vita intera sempre portando avanti gli ideali della destra.
Esponente della destra radicale e della destra spiritualista in seno al Movimento Sociale Italiano è stato fondatore di Avanguardia Nazionale.


Stefano Delle Chiaie aderì al Movimento Sociale Italiano a 14 anni, nella sezione Appio-Tuscolano di Roma, frequentata da numerosi reduci della Repubblica Sociale Italiana.


Nel 1956, a vent'anni, uscì dal Msi per seguire Pino Rauti nell'avventura del Centro Studi Ordine Nuovo dove strinse amicizia con Paolo Signorelli che divenne poi leader del movimento.


Nel 1962 Delle Chiaie abbandonò Pino Rauti e fondò il movimento Avanguardia Nazionale Giovanile, fortemente anticomunista e fascista, successivamente autoscioltosi dopo numerosi arresti dei suoi militanti.


Nel 1965 prese parte al convegno dell'hotel Parco dei Principi sulla guerra rivoluzionaria, organizzato dall'Istituto Alberto Pollio - tra i relatori furono presenti numerosi esponenti del neofascismo, come Gianfranco Finaldi, Giorgio Pisanò, Pino Rauti, Guido Giannettini - e il cui principale obiettivo era di impedire che il comunismo potesse arrivare al potere in Italia, tramite l'instaurazione di uno Stato autoritario con la complicità di apparati istituzionali.


Nel febbraio 1966 gli ex militanti di Avanguardia Nazionale Giovanile furono coinvolti nell'Operazione manifesti cinesi che consistette nell'affissione illegale di manifesti, che a dispetto del nome che ne fece la fortuna erano in realtà inneggianti alla Unione Sovietica stalinista, firmati da fantomatici gruppi comunisti italiani di orientamento stalinista.
Tali manifesti furono in realtà preparati dal giornalista Giuseppe Bonanni, de Il Borghese.


A vent'anni di distanza, interrogato dalla commissione di indagine, Delle Chiaie rivelò che ANG era stata coinvolta a propria insaputa in una operazione voluta da una organizzazione legata alla CIA e ad alcuni ambienti anticomunisti italiani.
Il 1º marzo 1968, nell'ambito delle prime manifestazioni studentesche a Roma, Delle Chiaie prese parte al corteo studentesco alla guida del gruppo romano della disciolta Avanguardia Nazionale, assieme al FUAN-Caravella e a Primula Goliardica. Quando il corteo giunse a Valle Giulia si trovò la strada sbarrata da un cordone di polizia e la situazione rapidamente degenerò. Delle Chiaie guidò l'attacco contro la polizia che diede il via agli scontri noti come la «Battaglia» di Valle Giulia.


Al termine degli scontri i neofascisti di Delle Chiaie e il FUAN occuparono la facoltà di Giurisprudenza, mentre gli studenti di sinistra occuparono quella di Lettere.


Ma il 17 marzo i Volontari Nazionali guidati da Giorgio Almirante e Massimo Anderson si recarono presso l'Università nel tentativo di porre fine all'occupazione. Quando diedero il via al tentativo di penetrare all'interno di Lettere si scatenarono duri scontri e gli studenti di Avanguardia Nazionale guidati da Delle Chiaie uscirono dalla facoltà di Legge e si disposero sui gradini del Rettorato. A essi si aggiunsero anche i militanti del FUAN.


Gli scontri terminarono con l'arrivo della polizia che procedette a numerosi arresti tra cui lo stesso Delle Chiaie che fu poi scarcerato poco dopo. Incominciarono in questo periodo i contatti tra Avanguardia Nazionale e il Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese.


Due mesi dopo, incominciato il «Maggio francese» alcuni ex militanti di Avanguardia Nazionale Giovanile, tra cui si trovavano Delle Chiaie e Mario Merlino, inalberando una bandiera nera con la scritta "22 marzo", organizzarono una manifestazione di protesta presso l'ambasciata francese.


Il 12 dicembre 1969 avvenne la strage di piazza Fontana e in concomitanza esplosero anche delle bombe a Roma.
Mario Merlino, amico di Delle Chiaie ed ex militante di Avanguardia Nazionale, fu arrestato insieme con altri cinque militanti del Circolo anarchico 22 marzo.


Merlino in questura fu lasciato da solo in compagnia di un informatore di polizia, Stefano Serpieri, in passato legato all'estrema destra che tentò di carpirgli qualche confidenza e che stilò poi un resoconto che in sostanza avvalorava la tesi di un coinvolgimento di Delle Chiaie e che finì in un rapporto del SID del 17 dicembre 1969. A Serpieri Merlino rivelò che quando scoppiarono le bombe a Roma presso l'Altare della Patria, si trovava in compagnia di Delle Chiaie ma che avrebbe preferito non rivelarlo per non coinvolgerlo a meno che non avesse avuto bisogno di un alibi.


Infatti Delle Chiaie, chiamato a testimoniare il 19 dicembre sull'attività di Merlino presso il Circolo 22 marzo, non ne fornì alcun alibi.


Il giorno seguente arrivò il mandato di cattura per Merlino che a quel punto dichiarò di aver incontrato Delle Chiaie nella notte fra l'11 e il 12 dicembre.


Il 22 dicembre Delle Chiaie, nuovamente richiamato a testimoniare, rettificò la sua deposizione affermando di aver incontrato Merlino il 12 pomeriggio e indicando come testimoni la convivente Leda Minetti e il figlio di lei Riccardo.
In seguito Delle Chiaie, chiamato nuovamente a testimoniare il 25 luglio 1970, si presentò al Palazzo di Giustizia ma poi, senza apparente motivo, se ne allontanò e poco tempo dopo fuggì in Spagna.


Secondo quanto poi raccontato dallo stesso Delle Chiaie all'interno del tribunale ricevette una soffiata in base alla quale lo «volevano incastrare».


In effetti risultò che in Tribunale era già stato preparato un mandato di cattura per falsa testimonianza.


A partire dal 1970 Delle Chiaie si nascose a Madrid in Spagna dove entrò in contatto con l'Aginter Press diretta dall'ex ufficiale dell'Organisation armée secrète (OAS) Yves Guérin-Sérac (vero nome: Yves Guillou), che aveva la sua sede principale a Lisbona. Nel 1973 cominciarono i contatti con il Movimento Politico Ordine Nuovo, erede del vecchio Centro Studi Ordine Nuovo, che sotto la guida di Paolo Signorelli, era stato sciolto d'autorità con l'accusa di ricostituzione del disciolto Partito Fascista.
Si avviarono quindi incontri in Spagna con Delle Chiaie al fine di studiare l'unificazione dei due movimenti. All'epoca Avanguardia Nazionale non era ancora sotto processo.


A questi incontri parteciparono anche altri fuoriusciti in Spagna di Ordine Nuovo come Pierluigi Concutelli.


Il nuovo soggetto politico, in base a un incontro avvenuto nel settembre 1975 ad Albano Laziale, cui parteciparono lo stesso Delle Chiaie e Paolo Signorelli, avrebbe dovuto assumere il nome di Avanguardia Nazionale per l'Ordine Nuovo, ma l'ipotesi saltò circa tre mesi dopo nel corso di un nuovo incontro tenutosi a Nizza.


Nel corso di un viaggio del 1974 con Junio Valerio Borghese in Cile, Delle Chiaie conobbe Augusto Pinochet che incontrò nuovamente nel 1975 a Madrid, in occasione dei funerali di Franco. In seguito a questo incontro decise di trasferirsi in Cile.
Negli anni seguenti il nome di Delle Chiaie ricomparve di nuovo nella Spagna post-franchista, in particolare implicato nell'organizzazione dei GAL, gruppo paramilitare creato dal Ministero dell'Interno del governo di Felipe González (PSOE) per contrastare il terrorismo dell'ETA. Delle Chiaie ha sempre negato ogni coinvolgimento con queste formazioni.


Delle Chiaie, trasferitosi in Cile nel 1976 ebbe a disposizione, per il proprio gruppo, un ufficio a Santiago del Cile in cui si occupava di propaganda e di controinformazione sullo stile dell'Aginter Press.


Fu inoltre direttamente coinvolto dal regime di Augusto Pinochet alle riunioni della Dirección de inteligencia nacional (DINA) di Manuel Contreras e in seguito nell'Operazione Condor per la persecuzione dei dissidenti.

Nel 1977 si trasferì per breve tempo in Argentina e già nel 1978 in Bolivia. In Bolivia partecipò insieme con Pierluigi Pagliai, che Delle Chiaie aveva conosciuto in Spagna, alla costituzione di un gruppo paramilitare alle dipendenze del Ministero dell'Interno boliviano presieduto da Klaus Barbie che, sotto il falso nome di Klaus Altmann, era allora consigliere per la sicurezza boliviana.

Questo gruppo che aiutò Luis García Meza Tejada a prendere il potere con un colpo di Stato nel 1980 fu soprannominato i fidanzati della morte. Delle Chiaie divenne quindi «consigliere politico» prima di Luis García Meza Tejada, poi del suo successore Celso Torrelio Villa.


Nel 1982 in Italia fu spiccato nei suoi confronti un mandato di cattura per concorso nella strage di piazza Fontana e il 2 agosto 1982 vi fu un primo tentativo di arresto affidato a mercenari francesi mentre si trovava in Bolivia. Avvertito da uno di questi, tutti gli ex avanguardisti fecero perdere le tracce di Delle Chiaie che si nascose a Caracas in Venezuela e Pierluigi Pagliai, invece, si trasferì in Argentina.


Il 10 ottobre 1982 Pagliai fu rintracciato a Santa Cruz de la Sierra e, davanti alla chiesa di Nuestra Señora de Fátima, fu ferito gravemente con due colpi di pistola, uno dei quali lo colpì alla seconda vertebra.


A sparare furono gli agenti italiani del SISDE e gli agenti della CIA. Trasportato in Italia contro il parere delle autorità boliviane, perché giudicato dai medici non trasportabile, morì a Roma il 5 novembre 1982 a seguito delle ferite.


Il 27 marzo 1987, dopo diciassette anni di latitanza in vari paesi dell'America Latina e da cinque inseguito da mandato di cattura per associazione sovversiva, banda armata e concorso in strage Delle Chiaie si lasciò arrestare a Caracas in Venezuela dalla polizia per essere estradato in Italia.


A Caracas, però, non si nascondeva, era una persona conosciuta pure dai funzionari dell'ambasciata e del consolato, e lo si incontrava tranquillamente seduto in un noto bar della capitale, come possono raccontare molti italiani che lo avevano riconosciuto. Lui raccontava di vivere grazie a un sussidio come informatore dei Servizi italiani. Rispetto al primo tentativo effettuato alcuni anni prima in Bolivia secondo Delle Chiaie la situazione era mutata poiché stavolta: "Ci sono i processi e i camerati in galera".


Giunto a Roma in aereo sotto scorta, prima ancora di scendere dal velivolo ricevette la visita a bordo del magistrato Luciano Infelisi che prese possesso di una borsa di documenti del catturando.


Stefano Delle Chiaie fu accusato di aver preso parte al tentato Golpe Borghese del 1970, in cui, secondo Athos De Luca], membro della commissione Stragi, nella notte del 7 dicembre 1970 comandò l'unità composta da militanti di Avanguardia Nazionale penetrata negli uffici del Ministero dell'interno.


Chiamato in giudizio, affermò di trovarsi all'estero in quei giorni, precisamente a Barcellona.
Dalla relazione di Guido Paglia, un esponente di Avanguardia Nazionale, fornita ai Servizi Segreti, Delle Chiaie viene indicato come attivamente presente durante il golpe.


Delle Chiaie si sente portatore del compito storico di liberare la destra - o almeno A.N. - dal sospetto di stragismo da cui è gravata (ciò lo afferma peraltro in modo esplicito) e per assolvere questo compito non può far altro che chiamare in causa - ma con prudenza per quanto possibile senza compromettere definitivamente nessuno - i vecchi complici delle campagne di provocazione e di disinformazione, i comprimari della strategia stragista, coloro che hanno coperto i colpevoli, deviato le indagini.

Nel far ciò ha naturalmente buon gioco, perché uomini delle Istituzioni, nel corso degli anni si sono effettivamente succeduti a deviare le indagini e a proteggere i responsabili delle stragi. È tenuto conto di questa premessa che occorre valutare la documentazione sequestrata a Delle Chiaie e gli squarci di verità che in essa si possono cogliere.


Nel 1995 Delle Chiaie, come dirigente di Avanguardia Nazionale, fu inoltre indagato dal giudice Salvini per alcuni attentati a treni.

Delle Chiaie è morto nella notte del 10 settembre 2019 all'ospedale Vannini di Roma, a pochi giorni dal suo 83esimo compleanno.


CASERTAFOCUS.NET

SEGUI LE NOTIZIE IN DIRETTA

CASERTAFOCUS.NET

Aprile 2024
DLMMGVS
123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930

Articoli più letti

EUROPA E PMI - Grant (Id Lega) incontra …

25-04-2024 Hits:44 Politica La Redazione

Nuovo importante workshop riservato alle piccole imprese promosso dall’eurodeputato del gruppo Id Valentino Grant per parlare delle opportunità che l’Europa mette a disposizione delle pmi. L’appuntamento è per domani pomeriggio a...

Read more

EUROPA E PICCOLE IMPRESE - Grant (Id Leg…

15-04-2024 Hits:30 Politica La Redazione

L’Europa come strumento di crescita e di sviluppo per le piccole e medie imprese e per i professionisti: l’eurodeputato del gruppo Id Valentino Grant riunisce i rappresentanti del mondo produttivo...

Read more

L’EUROPA PER LE PICCOLE IMPRESE - Gran…

13-04-2024 Hits:25 Politica La Redazione

Prosegue il tour dell’eurodeputato Valentino Grant per illustrare le opportunità che offre l’Europa alle piccole imprese e ai professionisti del territorio. Un nuovo workshop riservato alle pmi e ai rappresentanti del...

Read more