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17:38:40  Il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, ha firmato questa mattina il Decreto di indizione dei comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Caserta.

La data scelta per le elezioni di secondo livello è quella di giovedì 3 ottobre e le operazioni di voto di svolgeranno dalle ore 8.00 alle ore 20.00 nel seggio costituito presso la sede della Provincia di Caserta di Via Lubich ex Area Saint Gobain.                 

Il Consiglio Provinciale è composto da 16 componenti.

“Con questo provvedimento diamo inizio alle procedure per l’elezione del nuovo Consiglio Provinciale – ha commentato il Presidente Giorgio Magliocca - che costituisce l’istituzione di maggior rappresentatività degli interessi sociali dei diversi territori di Terra di Lavoro. Siamo ancora lontani da una “contro-riforma”, da più parti è ritenuta necessaria, per uscire dall’impasse istituzionale creato dalla frettolosa riforma Delrio e dalla successiva bocciatura del referendum costituzionale.

Solo così potremo ridare ai cittadini il diritto di scegliersi direttamente i propri rappresentanti e, al contempo, all’ente Provincia la possibilità di erogare quei servizi essenziali per la sicurezza delle scuole, delle strade e dell’ambiente”.

Il Consiglio Provinciale, composto da 16 eletti e che rimane in carica per due anni, sarà scelto con una elezione di secondo livello alla quale partecipano i Sindaci e i Consiglieri comunali dei Comuni della provincia in carica alla data del 3 ottobre 2019. Sono, invece, eleggibili alla carica di Consigliere Provinciale, i Sindaci e i Consiglieri Comunali dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia in carica alla data corrispondente al termine fissato per la presentazione delle candidature.

La normativa in materia, le linee guida ministeriali, le “Disposizioni operative”, i moduli per la presentazione delle candidature saranno resi disponibili presso l’Ufficio Elettorale, nonché sul sito istituzionale della Provincia (www.provincia.caserta.it), nella sezione “Elezioni Provinciali 2019”.


Nonostante si voti solo per eleggere il consiglio provinciale, c’è fermento tra le forze politiche per la tornata del prossimo mese di ottobre.


Alla guida dell’ente, così come prevede la legge, rimarrà ancora il sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, il cui mandato scadrà tra due anni (sono complessivamente quattro gli anni di presidenza) mentre i sedici consiglieri (il loro mandato dura due anni) dovranno essere tutti riconfermati attraverso il sistema del voto ponderato che sarà espresso da tutti i consiglieri comunali e i sindaci in carica in provincia di Caserta che sono divisi in cinque fasce per popolazione.


Si parte dalla fasce più piccola che abbraccia i comuni al di sotto dei tremila abitanti, si sale a quella tra tremila e cinquemila, poi quella tra cinquemila diecimila e trentamila e, infine, quella al di sopra dei trentamila abitanti.


Non hanno diritto al voto quei comuni che sono commissariati al momento del voto e, nel contempo, non possono nemmeno esprimere alcun rappresentante nel parlamentino provinciale.


Al momento, sono due i Comuni commissariati: Trentola Ducenta e Grazzanise che sono stati sciolti per le dimissioni di massa dei consiglieri avvenute nel primo caso dopo l’inchiesta che ha travolto il sindaco Andrea Sagliocco, mentre, nel secondo, per questioni politiche. Sul piano tecnico non c’è alcun legame tra il consiglio e la presidenza tanto è vero che i seggi vengono attribuiti in maniera proporzionale senza alcun premio di maggioranza.

Chiunque voglia presentare una lista deve rispettare parametri stringentissimi nonostante si tratti di un’elezione di secondo livello. Innanzitutto, ciascuna lista dovrà essere accompagnato da un numero di firme pari al 5% degli elettori per il consiglio.
Ma, il vero inghippo non sono le firme, quanto, piuttosto le donne la cui presenza è fondamentale per la validità delle liste messe in campo.


 Nonostante si tratti di un’elezione di secondo livello, la legge Delrio parla chiaro: dalla seconda elezione (quella che ha decretato l’elezione di Giorgio Magliocca) in poi bisogna rispettare il principio di massimo i due terzi di un sesso in lista che, tradotto in soldoni, significa cinque donne e undici uomini.


Una cosa non semplice, se si pensa che le donne elette sono sempre in numero estremamente ridotto rispetto agli uomini anche se, in confronto al passato il loro numero è cresciuto sensibilmente.
Piaccia o no, dipenderà da loro il numero delle liste... Ma, chi sarà a presentare le liste in questa tornata? La grande novità è il listone a cui stanno lavorando Luigi Bosco e Giovanni Zannini che hanno deciso di scendere in campo insieme in questo appuntamento.


In questa lista potrebbero candidarsi gli uscenti Mario Alessandro Russo, Mauro Di Stefano, Vincenzo Galantuomo, Domenico Laurenza, a cui potrebbe aggiungersi, tra gli altri, il maddalonese Nunzio Sferragatta.


L’altra novità, poi, è rappresentata dalla lista ispirata dall’ex eurodeputato Nicola Caputo SeiSud che affascia tutti quegli amministratori che hanno aderito alla sua fondazione immediatamente dopo le scorse elezioni europee.


Per quello che riguarda i partiti tradizionali, invece, farà il suo esordio nello scacchiere provinciale la Lega di Matteo Salvini che scenderà in campo con il proprio simbolo per la prima volta in questa competizione in Terra di Lavoro.


Una lista la presenteranno anche Forza Italia, dove si ricandideranno gli uscenti Antonio Diana e Claudio Perrotta e la novità Fabio De Lucia di Santa Maria Capua Vetere, e Partito democratico dove scenderanno in campo gli uscenti Raffaele Guerriero e Basilio Vernile.


Spazio per altre operazioni non dovrebbe esserci visto che il consigliere regionale Alfonso Piscitelli non appare intenzionato a lavorare nuovamente ad una propria lista così come ha fatto due anni fa. Da valutare, anche per Gennaro Oliviero la possibilità di riproporre la sua lista Socialisti e riformisti visto che, quel gruppo di amministratori, ad eccezione di Carlo Russo, che avevano scelto questo percorso, oggi è tutta nel Partito democratico ufficiale.


Non faranno parte della corsa alcuni dei più votati della precedente tornata come Marco Villano, Raffaella Zagaria che non sono più amministratori e Francesco Petrella che, invece, è diventato assessore a Santa Maria Capua Vetere.



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