17:03:31 L’emergenza ambientale ha superato i livelli di guardia e i rischi per la nostra salute sono sempre peggiori.
Oggi per il nostro pianeta è un giorno triste dal momento che si celebra l’Earth Overshoot Day, cioè la data in cui la Terra ha esaurito tutte le risorse naturali.
Tale avvenimento viene calcolato ogni anno dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale che monitora l’impronta ecologica dell’uomo.
Il risultato si ottiene dividendo la biocapacità globale – cioè la quantità di risorse che la Terra è in grado di generare in un anno – per lo sfruttamento delle risorse da parte dell’umanità e moltiplicando per 365 giorni.
Il problema è che, di anno in anno, questa data si anticipa sempre di più segno dell’avanzata dell’inquinamento.
L’anno scorso, infatti ci abbiamo messo dieci giorni in più a consumare le risorse, la ricorrenza è caduta l’8 agosto, nel 1995 l’Earth Overshoot day era il 21 novembre.
“Il fatto che l’Earth Overshoot day cada il 29 luglio significa che l’umanità sta utilizzando la natura 1.75 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi riescano a rigenerarle”, si legge in una nota. “In poche parole, è come se l’umanità avesse bisogno di 1.75 pianeti per sopravvivere”.
L’erosione del suolo, l’accumulo di CO2, la perdita di biodiversità e i fenomeni meteorologici estremi sono il risultato di questo sovrasfruttamento delle risorse mondiali.
Anche il nostro paese non è esente da colpe: secondo l’associazione, è al nono posto fra gli stati che consumano più di quanto dovrebbero.
Non a caso, l’Italia ha terminato le risorse che può rigenerare in un anno già il 15 maggio scorso. Per coprire la nostra domanda, avremmo bisogno di 4,7 territori altrettanto grandi e ricchi di risorse e, se tutto il mondo si comportasse come noi, saremmo costretti ad avere per noi 2,7 Terre.