08:17:40 CASERTA. Salvatore Petrella, dopo un mese circa di presidenza di Confesercenti, qual è lo stato di salute della sua associazione?
«Confesercenti ha tante potenzialità e alcune criticità. Il nostro compito deve essere quello di esaltare le prime e di azzerare le seconde.
Da quando mi sono insediato ho avviato un’attività di contenimento della spesa per ridurre i costi di gestione e, nel contempo, recuperare risorse per potenziare i servizi.
In un solo mese abbiamo sensibilmente ridotto la spesa annua e contiamo di ritoccarla ancora sensibilmente in basso. Al centro della varie scelte c’è il benessere delle imprese che viene messo davanti a tutto nelle nostre decisioni.
Dobbiamo metterci nelle condizioni di poter essere sempre operativi: i nostri associati devono sapere di avere un riferimento assoluto in Confesercenti che li aiuta e li sostiene in tutte le fasi della loro attività».
Cosa intende per servizi?
«Accesso al credito, consulenza per questioni tributarie e per quelle assicurative rappresentano priorità per i commercianti, i piccoli imprenditori e le partite Iva: è per questo che abbiamo attivato tre sportelli ad hoc per venire incontro alle esigenze dei nostri associati.
Inoltre stiamo facendo partire sul territorio tutte quelle convenzioni sottoscritte a livello nazionale che garantiscono agevolazioni che vanno dall’assicurazione all’acquisto dei mezzi di lavoro sino a quelle con le banche».
Con il potenziamento dei servizi pensa di dare le risposte che si attende il mondo economico di Terra di Lavoro?
«Il potenziamento dei servizi è solo uno degli aspetti che interesserà la nostra azione politica sul territorio. Abbiamo già avviato un confronto con tutto il mondo dell’impresa, iscritto e non a Confesercenti, per capire di cosa ha bisogno per cercare di mettere in campo una strategia che soddisfi realmente le esigenze del comparto economico. Abbiamo avviato una vera e proprio fase di ascolto nella quale stiamo chiedendo a tutti gli imprenditori di cosa hanno bisogno, ma anche cosa pensano si possa fare per aiutare e sostenere le imprese. Al termine di questo percorso presenteremo il nostro programma assieme alla squadra che dovrà attuarlo».
Ha già deciso da chi sarà composta la sua squadra?
«Non ancora. Posso dire che ci sarà una squadra rinnovata, capace di rispondere alle esigenze del territorio e di leggere i cambiamenti che lo hanno investito. Il mio obiettivo è quello di costruire una Confesercenti 2.0, che sia padrona della grande innovazione tecnologica e che la sappia utilizzare per il territorio e per la sua crescita occupazionale, una Confesercenti presente sempre più in maniera capillare in tutti e centoquattro Comuni di Terra di Lavoro».
A chi si rivolge Confesercenti?
«Agli artigiani, ai commercianti, ai piccoli imprenditori, alle partite Iva, ma anche ai singoli cittadini. Con una quota associativa differente, i cittadini possono iscriversi a Confesercenti e usufruire dei nostri servizi. Una cosa a cui teniamo molto è che, tutti coloro che si iscrivono a Confesercenti, automaticamente sottoscrivono una polizza sanitaria il cui costo è compreso nella quota».
E’ tempo di elezioni europee, per chi vota Confesercenti?
«Confesercenti non fa politica partitica. Non è un soggetto che è legato a questa o a quell’area politica e, quindi, non ha alcuna posizione elettorale precostituita, atteso che, la nostra associazione non partecipa alla campagna elettorale, a prescindere. Invieremo nelle prossime ore a tutti i candidati impegnati nelle elezioni europee un questionario nel quale chiederemo posizioni chiare su problematiche relative al mondo della piccola impresa. Chi sarà in grado di darci risposte convincenti con soluzioni realizzabili, potrà incontrare il nostro gradimento».