La querelle del consigliere anziano in provincia, potrebbe risolversi decidendo di utilizzare il dizionario della lingua italiana, mettendo da parte per un attimo sia il Tuel (testo unico enti locali) che la legge Delrio.
Quella che sembra una provocazione, in realtà, è la proposta che arriva dal vicesegretario dell’ente Aniello De Sarno che, nella giornata di ieri, ha protocollato l’ennesimo atto al ministero e alla prefettura con il quale, in soldoni, dice che, pur essendo stato individuato in Raffaella Zagaria il consigliere anziano così come si legge nel verbale degli eletti del 12 maggio 2015 che, come scrive testualmente il dirigente della provincia, " ... non è stato oggetto di contestazioni da parte di Consiglieri od altri Organi", per dirimere la questione che si è aperta, si deve convocare un consiglio nel quale affrontare la questione. De Sarno ritiene che tale operazione, debba essere effettuata dal consigliere anziano, cioé da quello più vecchio e, quindi Silvio Lavornia che, sempre nella giornata di ieri, ha fatto pervenire una diffida a Provincia e ministero, con la quale chiede di essere nominato subito facente funzioni. Pronta è arrivata la replica della consigliera Zagaria che ha inviato un dettagliato dossier aI Segretario Generale, aI vice Segretario generale, alla presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento degli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport, aI Ministero dell'Interno-Dipartimento Affari interni e territoriali, all'Ufficio Territoriale di Governo di Caserta con il quale risponde all’istanza di De Sarno sottolineando come sia lei la consigliera anziana e come lo stesso dirigente dell’ente di corso Trieste abbia fornito una ricostruzione precisa che non ammette interpretazioni. «Detta ricostruzione determina, in modo incontrovertibile, detta individuazione nella persona della sottoscritta - ha spiegato nella nota la Zagaria - quale Consigliere anziano ai sensi delle norme statutarie provinciali. Infatti, correttamente nella nota a firma del dott. De Sarno si afferma: " ... e ciò nella considerazione che si trattava di elezioni di secondo livello effettuate con il voto ponderato, completamente sganciate dalla precedente normativa prevista dal TUEL"». Il passaggio che fuga ogni dubbio nella nota della Zagaria, però, è quello che riporta uno scritto della ministra Lanzetti secondo il quale: «Per quanto riguarda l'applicabilità delle norme contenute nel TUEL che non siano state esplicitamente abrogate dalla Legge (ndr. Legge 56/2014) va precisato che la situazione è differente per le Città metropolitane e per le Province. Rispetto alle Città metropolitane vale quanto disposto dal comma 50 della Legge, secondo il quale "si applicano in quanto compatibili, le disposizioni in materia di Comuni di cui al Testo Unico, nonché le norme di cui all'articolo dello legge 5 giugno 2003 n. 131». Ecco il testo della nota della consigliera Zagaria: