MADDALONI. Avvocato Cerreto, a Maddaloni, seppur in maniera silenziosa, si può dire che sia già cominciata la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative...
«Certo, ci sono già tantissimi candidati sindaco pronti a scendere in campo. Fare il sindaco di Maddaloni è, oggi più che mai, una cosa complessissima. Se qualcuno si candida perché così è certo di fare il consigliere comunale è un conto, altrimenti se crede davvero di poter fare il sindaco, è meglio che lasci stare. La cosa più sbalorditiva è che a Maddaloni pare che non sia successo nulla… Tanti dei personaggi che hanno sostenuto attivamente la sindaca o che sono stati silenti al suo fianco, oggi hanno intenzione di riproporsi all’attenzione dell’elettorato. Non possiamo lasciare spazio a queste persone che hanno contribuito, con il loro comportamento, ad affossare Maddaloni. La città, se si vuole risollevare, ha la necessità di avviare un processo di rinnovamento vero».
Cosa intende per “rinnovamento”?
«C’è bisogno di persone che non hanno avuto ruoli in questa amministrazione e che non hanno partecipato al governo di questa città. L’intervento della magistratura nelle cose politiche è un fatto gravissimo. Quando ciò accade, è necessario voltare pagina, in maniera energica. Purtroppo, gli elettori, non hanno bocciato quei consiglieri che da sempre curano l’interesse di pochi a discapito di quelli dell’intera città. E’ a causa di queste persone che io ho deciso di dimettermi qualche anno fa, per non avere a che fare con questi consiglieri che prima erano con Farina, poi, sono passati con me e, in seguito, hanno sostenuto Rosa De Lucia».
Antonio Cerreto può considerarsi un candidato sindaco di Maddaloni?
«L’ho già dichiarato e lo ribadisco: no. Ho avuto l’onore di essere sindaco della città di Maddaloni in due circostanze, ma, evidentemente, non sono stato capito. Per questa ragione non mi candiderò alle prossime elezioni, ma vigilerò affinché tutto si svolga nella maniera corretta».
Chi è il sindaco giusto per la città di Maddaloni?
«Maddaloni ha bisogno di un sindaco competente, esperto che sia in grado di affrontare le difficili situazioni ereditate dalla giunta De Lucia. Bisogna capire perché l’amministrazione ha assunto quella posizione sullo shuntaggio bocciando l’interramento che, invece, sarebbe la strada più semplice ed efficace. Oggi il sindaco di Caserta Marino parla di interrare la ferrovia perché così si valorizza la Reggia, invece, la giunta De Lucia aveva deciso di adottare un metodo che avrebbe diviso in due la città... Sullo stesso Puc c’è bisogno di fare chiarezza. Maddaloni non può certo recepire uno strumento le cui linee guida sono state redatte da quell’esecutivo per i problemi che sono venuti fuori dalle intercettazioni... E’ per questo che, in maniera energica, ho chiesto che vi fosse una proroga per permettere a chi sarà eletto di poter ripartire da capo... Per fare tutto questo, chiaramente, alla luce dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto il Comune, non può essere il primo che capita a fare il sindaco. Tra l’altro, chi andrà a governare la città deve avere anche una capacità economica per non essere ostaggio di nessuno. Non perché io ritengo che i disoccupati non possano fare politica, ma perché in questa fase, è indispensabile che ci sia la possibilità per chi fa il sindaco di poter andare via in qualsiasi momento nel caso in cui si dovessero verificare problemi o pressioni di sorta... ».
Lei ha detto di non candidarsi, alle prossime comunali. Cosa farà, invece, Progetto Maddaloni?
«Progetto Maddaloni parteciperà in maniera attiva alle prossime elezioni amministrative. Siamo pronti a fare coalizione con chi ha intenzione di costruire un progetto che sia rispondente alla nostra idea di città. Non avremmo difficoltà ad allerarci con un sindaco che risponde all’identikit che abbiamo tracciato noi. Lo stesso nostro gruppo ha un paio di soluzioni autorevoli da poter proporre ad una possibile coalizione. Se, però, non si dovessero ricreare le condizioni che noi ricerchiamo come gruppo per il bene della città non avremmo difficoltà a presentare una candidatura di bandiera. C’è tanto da fare per Maddaloni, noi siamo pronti a fare la nostra parte rompendo in maniera decisa con il recente passato».
