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MADDALONI. L’amministrazione De Lucia è ormai alla frutta. Dopo l’ennesima pericolosissima ed al contempo insignificante manovra di bilancio approvata, è chiaro che se prima poteva dirsi che al peggio non vi è mai fine, oggi quella fine è vicinissima. Il Previsionale 2015 è infatti stato approvato grazie ai voti di una maggioranza che, con molta probabilità, ha capito ben poco di ciò che votava e della pericolosità di quel documento per la Città e per chi si esprimeva in suo favore: un documento in cui per l’ennesima volta nel corso della gestione De Lucia manca il rispetto delle più elementari regole contabili; un documento che per l’ennesima volta e come diversamente non potrebbe essere dati i numeri esposti, spacca il collegio dei revisori, costretto ad infiniti voli pindarici nell’illustrazione delle motivazioni alla base di un Parere solo a maggioranza favorevole al quale si perviene più con dissertazioni ed argomentazioni dialettiche che per il rispetto che una tale manovra dovrebbe recare nei confronti delle tecniche di bilancio; un documento – è questo, tra i tanti, il vero dramma – in cui la spesa pubblica 2015 viene finanziata sovrastimando enormemente le entrate previste, di fatto rendendo fasullo sia il pareggio di bilancio che il rispetto del patto di stabilità. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto più grave: l’approvazione del Bilancio di Previsione dovrebbe rappresentare un momento determinante per la vita di un ente locale, perché legato alle previsioni di sviluppo, agli indirizzi strategici, alle prospettive di crescita, all’idea “in divenire” che del proprio ente dovrebbe avere chi amministra. Dovrebbe… E invece con tali modalità il rischio è quello che venga effettuata spesa pubblica indiscriminata (cosa che molto probabilmente avvantaggia qualcuno, ma di certo a discapito della Città…) senza che vi siano le adeguate coperture in termini di entrate, inevitabilmente continuando ad arrecare danni enormi alla collettività maddalonese ed alle casse comunali. Nel corso di questa amministrazione, tutte le manovre di bilancio sono state contraddistinte dal medesimo leitmotiv: numeri assurdi e pericolosamente incongruenti; mancanza di qualsivoglia intervento delucidatore o comunque a sostegno dei dati esposti da parte dei consiglieri di maggioranza; nessuna risposta ai dubbi, alle perplessità ed alle richieste emendative dei consiglieri di minoranza; approvazione a colpi di maggioranza!

 

E’ per questo che il Partito Democratico e con esso tutte le restanti Forze di opposizione nel corso dell’ultima seduta di Consiglio hanno deciso di abbandonare l’aula. Sarebbe stato inutile e deleterio per la Città continuare ad urlare e motivare a squarciagola il dissenso a manovre errate e pericolose quando poi chi governa e dovrebbe ascoltarti non lo fa, non sa farlo, non vuol farlo e si permette di approvare quel che vuole solo in forza dei numeri in Aula (a riprova di ciò, l’inesistenza di qualsivoglia confronto su tutti i punti all’ordine del giorno da quando le opposizioni hanno lasciato i lavori: solo una serie di alzate di mano, chiacchiericci e passeggiatine al lato dei banchi ma nessuna discussione. A pensarci bene, anzi, è comprensibile l’irritazione della maggioranza per l’abbandono delle opposizioni: si aspettavano che come è sempre accaduto la discussione la facessimo noi della minoranza e grazie a noi la seduta assumesse un significato… e mo’?). Basta! Il PD non ci sta! Non ci stiamo a guardare un’amministrazione senza qualità e senza consapevolezza (o forse con fin troppa consapevolezza, chissà…) che distrugge a picconate la Città con un dissennato modo di governare e che a giustificazione dei disastri che sta compiendo continua a raccontare la favoletta delle passate gestioni di centrosinistra. Ma come? Governate da più di un quinquennio. Avete dichiarato il dissesto. Usciti dallo stato di dissesto, ripartite con un Bilancio che può definirsi “dell’anno zero” e che – se ne aveste avute le capacità - avreste potuto utilizzare quale magnifico volano di sviluppo e di crescita. Finite invece con le “terga in acqua” già a partire dalle prime inique manovre di bilancio proposte (facendo tra l’altro impazzire il Presidente del Collegio dei Revisori che ormai non sa più che fare: dirsi semplicemente contrario, oppure redigere una sua relazione contraria e parallela a quella redatta dagli altri due membri, oppure – è da impazzimento ma è vero – specificare il numero delle pagine in cui c’è scritto il suo parere e dichiararsi contrario in tutto ciò che c’è scritto nelle altre, oppure… staremo a vedere cosa altro dovrà inventarsi per il futuro!). E poi la colpa è di chi governava venti anni fa?!? Avete per caso preso i maddalonesi per primati?!? Finitela!!! Il Partito Democratico non starà a guardare mentre una combriccola di interessati, improvvisati e non capaci amministratori di turno buttano al macero la nostra Maddaloni e si attiverà sin da subito, partendo col segnalare a tutti gli organi competenti le nefandezze occorse nell’ultima manovra approvata.

Il Partito Democratico di Maddaloni

 

  


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