SAN NICOLA LA STRADA. I debiti per le tasse possono diventare ore di lavoro. E' questo il senso della proposta di delibera comunale presentata dai consiglieri comunali di maggioranza di San Nicola la Strada, Raffaele Della Peruta ed Eligia Santucci. Si chiama “baratto amministrativo” ed è un sistema in cui il servizio di manodopera fornito al Comune di appartenenza dai cittadini disagiati si traduce in pagamento delle tasse.
Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, attualmente al vaglio di molti Comuni d’Italia. Il Comune di Invorio, in provincia di Novara, ha già dato l’ok. Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade ma anche manutenzione. E ancora recupero di aree e beni immobili inutilizzati.
Rendere più belle e pulite le proprie città diventerebbe più facile, garantendo anche a chi ha difficoltà di far quadrare i conti e di mettersi a posto col fisco, non pagando le tasse. Un’idea di politica sociale che Della Peruta e Santucci del MSN propongono al consiglio comunale a favore dei nuclei disagiati tramite la stesura e l’approvazione di un regolamento.
Barattare la propria manodopera con le tasse da pagare è un tentativo per ridare alle famiglie e ai cittadini che versano in condizioni economiche precarie un sostegno sociale, attraverso la prima di una serie di misure che attueremo per far rinascere la fiducia nelle istituzioni - spiega la consigliera Santucci - Il baratto amministrativo oltre a sensibilizzare i cittadini al rispetto del territorio in cui vivono e dei beni comuni, potrebbe essere una buona soluzione anche per la nostra amministrazione, in quanto le entrate comunali rientrerebbero di parte di quelle imposte di cui è creditrice nei confronti dei volontari e la stessa verrebbe ad avvalersi, mediante l'opera dei cittadini, di una forza lavoro aggiuntiva per eseguire opere di riqualificazione del territorio. Riteniamo che sia opportuno ridare dignità a chi, per contingenti e transitorie situazioni di emergenza, non può assolvere ai propri doveri contributivi, dando loro la possibilità di mettersi a disposizione della propria Comunità e di sentirsi utili a se stessi e agli altri". "Prendendo spunto dalla lodevole iniziativa del Comune di Invorio” - continua Della Peruta -“abbiamo deciso di sviluppare le attività previste dall'Art. 24 della Legge n. 164/2014.
Non potrà trovare ovviamente applicazione per tutti i cittadini che ne faranno richiesta e per tutte le opere possibili, ma certamente un consistente target di persone sarà felice di aiutare la propria città non sentendosi in difetto con la propria posizione contributiva locale. Si dovrà predisporre un regolamento da sottoporre all'attenzione della competente commissione consiliare dove saranno indicati i criteri identificativi per poter beneficiare dell'accesso alla misura di sostegno sociale. Seguiranno a breve ulteriori proposte di consiglio comunale da parte del Movimento Strada Nuova anche per quanto riguarda le diverse abilità, istituzioni delle "Casa dell'acqua", spazi dedicati agli amici a 4 zampe, iniziative socio-culturali e tanto altro ancora". Ecco, di seguito, il testo della proposta di delibera presentata in data 27 luglio 2015: “Al Sindaco, Al Presidente del Consiglio Comunale, Ai Capigruppo Consiliari: “Con la medesima, i Consiglieri Comunali Raffaele della Peruta ed Eligia Santucci, componenti del gruppo consiliare Movimento Strada Nuova: visto l’ art. 24 della legge n.164 del 2014 “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”; che il medesimo articolo sancisce “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”; propongono al consiglio comunale di prendere atto del “baratto amministrativo” quale ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati; di invitare la Giunta Comunale a procedere, nelle forme di legge, sulla strada della fattibilità di un Regolamento al fine di rendere concreta e conforme alle disposizioni vigenti la piena applicazione di quanto previsto dall’art.24 della Legge n.164 del 2014”.
Nunzio De Pinto
