07:49:58 Dopo la sentenza di condanna a ventotto anni di reclusione ai tre esponenti della famiglia Morronese, imprenditori che avevano dato appoggio logistico al commando che uccise Sebastiano Caterina e Umberto De Falco, il sostituto procuratore generale Daniela Della Pietra ha chiesto ai giudici della quarta sezione della corte di assise di appello di Napoli, presidente Acierno,
la conferma della condanna alla pena dell' ergastolo per Michele Zagaria, Enrico Martinelli, Giuseppe Caterino e Pasquale Spierto, venti anni per Francesco Schiavone Cicciariello e per Claudio Giuseppe Virgilio, dodici anni per Antonio Iovine ‘o ninno e per Bruno Lanza, dieci anni per Giuseppe Misso e Nicola Panaro, in pratica il titolare della pubblica accusa ha invocato la conferma della sentenza emessa dal gup Marcello De Chiara del tribunale di Napoli celebrata con il rito abbreviato poco meno di un anno e mezzo fa.
Per la difesa ci sono state le arringhe degli avvocati Carlo De Stavola per la posizione di Martinelli, dell' avvocata Luigia Martino per Caterino e dell' avvocato Vaira in difesa di Zagaria. Il duplice omicidio avvenuto in pieno giorno a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre del 2003 fu un' esecuzione da tempo organizzata dal clan dei Casalesi che da tempo aveva deciso di eliminare Sebastiano l’Evraiuolo, da troppi anni ‘cane sciolto” nel loro territorio e in particolare la sentenza fu emessa da Francesco Schiavone Cicciariello che controllava la città del Foro, Capua e agro caleno.
Giovanni Maria Mascia