21:58:27 Ancora una volta smentite le individuazioni e i riconoscimenti durante i pestaggi, ancora contestazioni della difesa durante il controesame e nuovi ammonimenti del presidente della Corte di assise Roberto Donatiello che ha invitato il teste a dire la verità.
Sul banco dei testimoni la parte lesa Paolo D'Aniello che ha confermato in dibattimento quanto disse durante le indagini e cioè di aver visto nel passaggio tra l'area della socialità alle celle alla sesta sezione sia la commissaria, la dottoressa Costanzo che l' agente della Penitenziaria Pancaro durante i pestaggi, ma dai video mostrati dalla difesa, in particolare dagli avvocati difensori Luca Tornatora e Carlo De Stavola, anche grazie agli orari impressi sui frame delle immagini è emerso che in quel contesto né Pancaro, né la Costanzo erano presenti.
Il presidente ha ammonito più volte il teste a dire la verità, ma la verità ridotta all'osso per D'Aniello è che "noi siamo stati picchiati", questo ciò che è accaduto a dispetto del contesto in cui quelle violenze furono perpetrate. Con l'ausilio dell' interprete di lingua inglese è stato sentito anche Jarnj Johnson, che ha confermato quanto era noto e che cioè furono commesse violenze ai danni dei detenuti, ma il teste ha spiegato che fu una reazione degli agenti all' atteggiamento aggressivo dei carcerati che volevano imporre la loro volontà e impedirgli di entrare nella sezione, quando vi fu la protesta per la mancanza di misure anti Covid. Infine è stato sentito Alessandro Dello Iacolo anch'egli vittima e testimone dei pestaggi.
Non ha rivolto accuse personali, ma ha sostenuto che alcuni di loro furono protetti dagli agenti sammaritani, mentre furono quegli esterni a picchiarli. Il detenuto, che aveva un ruolo di lavorante nel carcere, ha inoltre chiarito che nel percorso tra le celle e l'area di passeggio non si passava per il primo piano, ma dal seminterrato. Mercoledì il pm Alessandro Milita chiamerà a deporre Ciro Motti, uno dei testi chiave del processo.
Giovanni Maria Mascia