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21:12:59 MADDALONI. Da anni la cronaca maddalonese sta evidenziando l’impegno sui temi della legalità ed eventi in tal senso organizzati con illustri rappresentanti della società civile a cura del docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore, presso le sedi del Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni, della Fondazione “Villaggio dei Ragazzi – Don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni e presso le sedi di diverse istituzioni universitarie, di diverse istituzioni scolastiche e di diverse istituzioni culturali del territorio nazionale.

Ma anche il tema climatico nell’ambito geografico lo porta in auge come accaduto nel gennaio di quest’anno presso l’Istituto “Giordani” di Caserta con riconoscimento e plauso a cura del prof. Nicola Scafetta, noto studioso di fama internazionale, residente in America e famoso per essere stato l’unico ad aver elaborato la previsione scientifica sulle temperature fino al 2100, e per questo più volto associato al Premio Nobel.

Con le sue “Lezioni Speciali” è un continuum di eventi e di personalità che si alternano nelle istituzioni universitarie, nelle istituzioni scolastiche e nelle istituzioni culturali del territorio nazionale in rappresentanza dell’Università presso l’Università e in rappresentanza dell’Università presso le istituzioni culturali del territorio nazionale.

A titolo esemplificativo lo scorso 16 marzo 2024 presso la Sala Chollet della Fondazione “Don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni ha promosso e moderato un evento in occasione del 30° anniversario dall’uccisione di Don Peppe Diana, il prete anticamorra di Casal di Principe dal titolo “Memoria ed Impegno”. In quella occasione dopo i saluti istituzionali del Commissario della Fondazione, avv. Antonio Caradonna, vi sono stati gli interventi del magistrato antimafia Catello Maresca e dello scrittore Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, politico sindacalista siciliano ucciso da Cosa Nostra nel 1982, e del giornalista e scrittore antimafia Paolo Miggiano.

A distanza di qualche giorno, il 23 marzo 2024, questa volta presso la Sala Luigi Settembrini del Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno”, si tiene l’evento promosso e moderato dal docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore che ha visto i saluti del Rettore del Convitto, prof. Rocco Gervasio, e gli interventi di altri illustri ospiti come il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il Sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Annarita Santangelo, la prof.ssa Angela Sferragatta, Consigliere della Provincia di Caserta, l’On. Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, l’On. Federico Cafiero De Raho, Vice Presidente della Commissione Antimafia.

Il prossimo evento di rilievo organizzato è quello con il dott. Maurizio De Lucia, Procuratore capo della procura della Repubblica di Palermo, il prossimo 20 aprile 2024 alle ore 10 circa con gli studenti maddalonesi. Sarà, inoltre, presente anche il dott. Francesco De Core, Direttore de “Il Mattino” e il giornalista Nello Di Costanzo del Tgr Campania.

Sempre in occasione del 30° anniversario di don Peppe Diana è previsto un altro incontro con introduzione e presentazione del docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore il 27 aprile alle ore 10 presso la Sala Polifunzionale “Franco Imposimato” di Maddaloni con i saluti dell’ente organizzatore L’Albero della Vita Odv per il tramite del presidente Antimo Suppa. All’evento interverranno la prof.ssa Marisa Diana (sorella di don Peppe Diana), il dott. Renato Franco Natale, sindaco del comune di Casal di Principe, Salvatore Cuoci, coordinatore del comitato don Peppe Diana, il dott. Fabio De Gemmis, referente del coordinamento provinciale Libera di Caserta, Augusto Di Meo, consulente della commissione parlamentare antimafia e testimone oculare del barbaro assassinio di don Peppe Diana e Agostino Morgillo, presidente dell’Anpi provinciale di Caserta oltre a Carmela De Lucia, coordinatrice del presidio Libera della valle di Suessola.

È stato relatore di diversi convegni, di summit, di eventi, di incontri e di simposi scientifici presso le varie istituzioni culturali del territorio nazionale.

Il 20 ottobre 2023 è stato invitato come ricercatore universitario dal Rettore e Dirigente del Convitto Nazionale Statale “G. Bruno” di Maddaloni a partecipare all’evento centenario del Consiglio Nazionale di Ricerca presso il Convitto Nazionale Statale “G. Bruno” di Maddaloni. Nell’evento del CNR, il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricevuto dal Rettore una targa di riconoscimento e di apprezzamento per il lavoro svolto nell’ambito universitario e nell’ambito della ricerca universitaria.

Per capire in che modo si sviluppa e quali propositi si pone il progetto della Legalità del docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore basta leggere le sue seguenti dichiarazioni: «Il percorso della legalità maddalonese 2024 rappresenta un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È un percorso di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

Lo scenario attuale è di per sé molto complesso. Esiste infatti una tassonomia criminale peculiare che racchiude al suo interno una pluralità di paradigmi molto diversi tra loro. L'incidenza delle organizzazioni mafiose tradizionali è molto forte ed in continua evoluzione. Oltre alla loro presenza vi è anche quella delle cosiddette mafie autoctone, che sono di origine esclusivamente locale. Non meno rilevante infine è la presenza di mafie straniere, tra cui quella nigeriana e cinese che si aggiungono alle organizzazioni albanesi di cui si evidenzia negli ultimi anni un notevole salto di qualità nello scenario criminale. Contemporaneamente però, è importante sottolineare che siamo in presenza di un contesto capace di reagire a queste forme di insediamento, promuovendo pratiche civiche e istituzionali di risposta, di riscatto, di restituzione sociale del maltolto. Le istituzioni universitarie, le istituzioni scolastiche e le altre istituzioni insieme per parlare di legalità, per raccontare i principi etici che hanno ispirato uomini che per la giustizia e per la legalità hanno dato un per tributo in termini di esistenza, per promuovere nelle coscienze dei più giovani sentimenti di giustizia e senso civico. In questi giorni di grande attenzione ai problemi della sicurezza, ma anche di tanti episodi di nuova intolleranza, è giusto ricordarci che la convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a “un altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile di diritti e doveri. L’obiettivo è una memoria vissuta ogni giorno non soltanto per le ricorrenze.Serve per questo la storia, il contributo degli studiosi quel che è rimasto nel loro patrimonio individuale e che a sua volta resterà nel patrimonio individuale di ogni nostro alunno. Il percorso offre un quadro di riferimento per predisporre un’offerta formativa che valorizzi l’educazione alla convivenza civile e alla legalità. Si tratta di un percorso educativo per il pieno sviluppo della persona umana e dei diritti di cittadinanza, allo scopo di dare attuazione alle garanzie che la Costituzione della Repubblica italiana prevede. Agire rispettando le regole, secondo la Costituzione e la legge: questa dovrebbe essere la base del nostro comportamento e chi lotta contro la mafia.

Parlare di legalità, smascherare i truffatori e soprattutto non tacere i crimini per paura, e quindi non piegarsi all'omertà, sono le chiavi per una lotta costante ed efficace alla mafia. La mafia conta proprio sulla complicità e sul silenzio di chi vede, sente ed è testimone di illegalità e tace e non fa nulla. “Nulla ho visto, nulla ho sentito”, dicono i mafiosi. I mafiosi agiscono senza rispetto di niente e di nessuno, pensando solo a fare i loro interessi. Queste azioni portano spesso alla morte di innocenti e alla distruzione di quanto di buono si era costruito fino a quel momento. Credo che una riflessione sulla mafia sia quindi molto importante ricordare i magistrati Falcone e Borsellino, che sono martiri della mafia. Inoltre, dobbiamo dare forza, con il nostro appoggio, a tutti coloro che si battono contro la mafia e contro la malavita organizzata. Una delle azioni mafiose consiste nell'indebolire e isolare l'avversario, cosa che non potrà mai accadere se noi sosteniamo l'azione di chi combatte la mafia perché il suo operato è fondamentale per la nostra società. Per combattere l’indifferenza e l'incoscienza. La nostra speranza è che, parlare di legalità ai giovani, dando loro l’opportunità di incontrare e confrontarsi con personalità di primissimo piano della lotta alla mafia, possa attivare uno spirito critico e stimolare la loro coscienza. Incoraggiare la cultura della legalità in una istituzione scolastica significa educare gli studenti al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri. In questi giorni di grande attenzione ai problemi della sicurezza, ma anche di tanti episodi di nuova intolleranza, di violenza, è giusto ricordarci che la convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a “un altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile di diritti e doveri. In una reale prospettiva di prevenzione la scuola deve aiutare gli studenti ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. Per gli studenti riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. Il caos virtuale e mediatico in cui si è completamente immersi contribuisce a rendere il panorama di non facile interpretazione e confuso. I ragazzi si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di solitudine e smarrimento, provocando reali situazioni d’isolamento e una forte tendenza alla devianza o all’individualismo. Ed è per questo fissare punti fermi nel percorso educativo riveste grande importanza. Il percorso sulla legalità si rivolge ai giovani Il progetto mira a contrastare la povertà educativa dei giovani e a risvegliare il senso civico dei ragazzi. Tale progetto è un’occasione unica per stimolare le coscienze dei giovani su eventi drammatici, che hanno sconvolto il nostro paese. Vogliamo che i ragazzi sappiano quello che uomini simbolo della lotta alla mafia hanno lasciato come traccia del loro passaggio su questa terra, il loro messaggio. Non si può e non si deve dimenticare. Inoltre, in questi anni, in particolare nell’anno in cui il Ministero dell’Istruzione ha inserito in modo ufficiale l’educazione civica a scuola, ci è parso che questo percorso fosse assolutamente in linea con le scelte didattiche ed educative che l’Europa sta istituzionalizzando all’interno dei percorsi scolastici. Parte, quindi, da settembre il progetto “Il Cantiere della Legalità”. Questo termine dà il senso della continua evoluzione, della volontà di voler continuare a lavorare sui nostri ragazzi, principale baluardo per il cambiamento di una società indifferente. Gli alunni saranno parte attiva del percorso. Il progetto prevede il coinvolgimento degli studenti in un percorso educativo e formativo e tre, sostanzialmente, saranno le fasi che vedranno impegnati i ragazzi a partire da ottobre: la conoscenza; la riflessione e la produzione attiva. Lanciamo un seme ed è da qui che costruiamo una nuova speranza sociale.

Essi si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione alla vita civile, sociale, politica ed economica. Il percorso punta a una formazione di alto livello, funzionale allo sviluppo di una cittadinanza piena e consapevole. In tale ottica, per diffondere la cultura della legalità, ritiene di significativa importanza la collaborazione con tutti i soggetti sociali e istituzionali. Il percorso è la migliore risposta dell’istituzione scolastica al presupposto filosofico e metodologico della “legge 92 del 2019 che ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’educazione civica. All’articolo 3 prevede, tra le tematiche di riferimento per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento, l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie, la conoscenza della Costituzione, delle istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali. L’insegnamento della legalità costituisce una delle frontiere educative più importanti e ha l’obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività. Il percorso sulla legalità è finalizzato a trasformare la scuola in un centro della pedagogia della legalità. Non soltanto rispettare le leggi, ma essere la legge. Bisogna raccontare cosa è accaduto agli studenti.

La scuola deve diventare un valido strumento per affermare la legalità. Bisogna permettere alle varie istituzioni di esprimere liberamente le proprie attività, da oggi in avanti. Bisogna far conoscere e far ricordare i martiri della legalità. La cultura è essa stessa la sfida alla mafia, la scuola è la sfida alla mafia. È la sfida più grossa. La mafia vive di povertà, di povertà educativa, materiale. Le istituzioni devono raccontare. I ragazzi devono avere il possesso della parola. La scuola ha una funzione importantissima per questo nostro paese. L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Per un ragazzo riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. La società contemporanea non propone mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti. I ragazzi si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine, provocando evidenti situazioni d’isolamento e una forte tendenza all’individualismo o alla devianza. In un’ottica di reale prevenzione la scuola deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Il tema della legalità è centrale, per non dire decisivo, per la qualità della vita pubblica del nostro Paese, per la salute della nostra democrazia, e della nostra economia. Bisogna quindi continuare a perseguire i mafiosi e farlo con sempre maggiori risorse e volontà. ‘Nella partita tra Stato e anti-Stato va sempre messo in chiaro che lo Stato alla fine deve vincere. Senza eccezioni. Di fronte, in questa partita, sappiamo bene di avere avversari diversi rispetto ad un tempo. Mafie di tipo nuovo, che non indossano la coppola, ma il doppiopetto che nella crisi prosperano, estendendo il proprio controllo economico sulle imprese in crisi, portate a darsi in pasto a chi lentamente le stritola e le inserisce in sistemi integrati di produzione, distribuzione e consumo. In questo senso, è molto positivo il fatto che nella legge delega in materia di appalti pubblici viene reintrodotta l’obbligatorietà della clausola sociale. È una norma che tutela lavoratrici e lavoratori, proteggendoli in particolare nei cambi di appalto. Bisogna proseguire su questa strada, superando anche due gravi storture come quella del massimo ribasso e quella dell’aumento ormai esponenziale degli affidamenti diretti senza gara. Semplificazione e accelerazione dei tempi non devono significare deregulation, scarsa trasparenza, minore controllo e messa in un angolo della partecipazione.

Si possono e si devono semplificare le procedure mantenendo regole basilari per la trasparenza degli appalti, la legalità e la centralità del lavoro e della persona. La via è quella della partecipazione sociale. Di patti territoriali per la legalità e lo sviluppo ben raccordati a una visione nazionale. Ma presidiati ogni giorno dalle sentinelle della società civile. Affrancare le persone dalla paura e dal bisogno. Questo bisogna fare. Combattere le disparità sociali e territoriali. Riscattare allo sviluppo il Mezzogiorno. Realizzare infrastrutture materiali, digitali e sociali. Investire su sanità, scuola e pubblico impiego. E su tutto, la risposta decisiva: il lavoro che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità. Ed è l’istruzione, la buona istruzione, il modo migliore per tagliare l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa. Anche per questo avvieremo il progetto sulla legalità, in cui ci impegniamo a costruire percorsi di promozione della legalità. Nel momento in cui si gettano le basi della ricostruzione del Paese, riteniamo fondamentale rilanciare un messaggio forte che punti al risveglio delle coscienze civili, alla presenza di un pensiero etico diffuso, al maturare di una nuova generazione di donne e di uomini che ripudi l’indifferenza e scelga invece la partecipazione. Al centro dell’azione educativa va posta la “persona” alunno, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese non come mezzo frustrante e punitivo o di affermazione di autorità, bensì in primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla propria realizzazione. Il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri. L’istituzione culturale intende svolgere la propria missione educativa, infondendo i principi costituzionali, educando alla convivenza civile e perseguendo le finalità istituzionali della formazione dell’uomo e del cittadino attraverso incontri di legalità, riflessioni condivise sulla cultura della morale. Siamo consapevoli, infatti, della necessità di indurre nei nostri ragazzi un atteggiamento critico e selettivo, che consenta loro di pervenire in maniera graduale alla comprensione completa e corretta dei fenomeni, all’individuazione delle cause e degli effetti degli stessi, alla formulazione di opinioni e di idee personali. Occorre affrontare a scuola i temi dell’ingiustizia e della violazione dei diritti. È importante incidere efficacemente sulla consapevolezza e sulla coscienza dei nostri ragazzi, inducendoli a fermarsi, a riflettere, ad analizzare, a comprendere, imponendoci, quasi, rispetto alla miriade di distrazioni e alla sovraesposizione agli stimoli che caratterizza le vite delle nuove generazioni. La convivenza è da intendersi come l’adattamento dell’uomo a convivere con i suoi simili per la sua stessa sopravvivenza. Per regolare la vita complessa di un gruppo sociale, però, esistono leggi da rispettare che si affiancano a consuetudini, norme condivise secondo un codice etico, molto spesso non scritto, a cui aderisce la maggior parte della cittadinanza. A queste norme condivise secondo un codice etico dobbiamo indirizzare come cittadini la nostra massima attenzione. È necessario coinvolgere, con gli esempi, le nuove generazioni. Ma per convivere civilmente non si può escludere il rispetto per gli altri. Il rispetto del prossimo è contro la derisione, l’insulto, la prevaricazione, la prepotenza, la violenza, la discriminazione di sesso, di razze, di etnie, diversità fisica, diversità mentale, disabilità e patologie.

Comportamenti asociali possono essere minacciati dalla crescente crisi di valori che influenza le nostre istituzioni educative come la scuola».

Tutto quanto premesso ha portato alla redazione de “IL MANIFESTO DELLA CULTURA DELL’ANTIMAFIA MADDALONESE” redatto dal docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore per il corrente anno scolastico per le due istituzioni scolastiche maddalonesi citate a supporto del progetto della legalità “Il cantiere della legalità e della convivenza civile”.

Proviamo a conoscere più da vicino chi è il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore nasce a Caserta il 1° luglio del 1969 ed inizia la sua formazione presso la Scuola Elementare “San Domenico” di Maddaloni. Prosegue con la media “ De Nicola” dove ottiene una borsa di studio e dunque consegue il Diploma di Maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Statale “Nino Cortese” nell’a. s. 1987/1988.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore e’ vincitore di un concorso nell’ambito universitario. Il  Prof. Dott. Antonio Rosario Centore e’ un cattedratico, un professionista e un esperto multidisciplinare. 

Il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è un docente universitario. Il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore svolge le lezioni presso l’Università. Il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore svolge attività di didattica, di ricerca, di valutazione e di coordinamento presso l’Università. Il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore svolge attività di coordinamento didattico tra l’Università e la Scuola.

Con le sue “Lezioni Speciali” è un continuum di eventi e di personalità che si alternano nelle istituzioni universitarie, nelle istituzioni scolastiche e nelle istituzioni culturali del territorio nazionale in rappresentanza dell’Università presso l’Università e in rappresentanza dell’Università presso le istituzioni culturali del territorio nazionale.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricevuto l’attestato di riconoscimento e di apprezzamento per il lavoro svolto nell’ambito universitario, nell’ambito scolastico, nell’ambito culturale e nell’ambito della legalità e della sostenibilità.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è relatore ed è coordinatore del ciclo di eventi presso il Polo della Legalità della Fondazione Villaggio dei Ragazzi “ Don Salvatore D’Angelo di Maddaloni nell’ambito dei percorsi della legalità.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è relatore ed è coordinatore del ciclo di eventi presso il Polo della Legalità del Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni di Maddaloni nell’ambito dei percorsi della legalità.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è relatore ed è coordinatore del ciclo di eventi presso le istituzioni universitarie, presso le istituzioni scolastiche e presso le istituzioni culturali nell’ambito del territorio nazionale e nell’ambito dei diversi percorsi didattici e di ricerca.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è coordinatore del ciclo di eventi presso il plesso “V. Bachelet” dell’istituto superiore “E. Majorana” di Santa Maria a Vico ( CE) nell’ambito dei diversi percorsi didattici e di ricerca.

Prima di andare nel dettaglio e comunque sommariamente il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore nella sua carriera presenta la titolarità di contratti di docenza universitaria presso diverse Università nonché di attività di ricerca universitaria, contratti di docenza presso diverse istituzioni pubbliche di secondo grado nonché incarichi specifici anche su progetti finanziati. È stato docente membro del Consiglio d’Istituto, coordinatore di classe e coordinatore di dipartimento, docente membro della Commissione elettorale, docente membro del Gruppo di lavoro d’inclusione d’Istituto e docente membro RSU. La sua esperienza formativa gli ha consentito di conseguire diverse abilitazioni come quelle di dottore commercialista, esperto contabile, curatore fallimentare, consulente, revisore legale dei conti e consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed altre. Partendo dalla Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli, “Federico II°”, Facoltà di Economia e Commercio, ha frequentato diversi percorsi universitari conseguiti nell’ambito delle lauree di economia e commercio, di diritto tributario internazionale, di diritto comparato dell'economia e della finanza, di geografia e di scienze commerciali. Da qui il conseguimento di specializzazioni e abilitazioni anche all’insegnamento.

Il tutto corredato dalla conoscenza di diverse lingue a livello internazionale che gli ha permesso di fungere da coordinatore in staff con Rettore e Dirigenti Scolastici. Al suo la ideazione e realizzazione di molteplici progetti, in particolare di progetto della legalità, e ancora sull’ambiente, la sostenibilità e i cambiamenti climatici. Ha frequentato molte istituzioni scolastiche e molte istituzioni universitarie anche in qualità di componente delle commissioni di esami nell’ambito universitario e nell’ambito scolastico, ha realizzato diverse pubblicazioni universitarie e di articoli pubblicati nell’ambito istituzionale.

Da tempo è relatore, ideatore, organizzatore e coordinatore di vari eventi.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha collaborato con migliaia di grandi personalità nell’ambito nazionale e nell’ambito internazionale nei diversi ambiti e settori del sapere. Dal Prof. Giovanni Battista Bachelet (figlio del Prof. Vittorio Bachelet) alla Dott.ssa Fiammetta Borsellino (figlia del giudice antimafia Dott. Paolo Borsellino), dalla Dott.ssa Fiammetta Borsellino a una serie di altre personalità nell’ambito nazionale e nell’ambito internazionale dei diversi ambiti scientifici e dei diversi ambiti culturali.

Docente titolare in diverse classi concorso sia nell’ambito scolastico e sia nell’ambito universitario. Essendo vincitore di concorso, il Prof. Antonio Rosario Centore diventa docente di ruolo in Geografia nel 2015 ed è assegnato all’ambito Lombardia 22. Ha conseguito anche la specializzazione in Scienze Geografiche presso dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” in data 22 aprile 2009.

Precedentemente ha conseguito il Dottorato in Diritto Comparato dell’Economia e della Finanza – Area Giuridica presso la Seconda Università degli Studi Di Napoli – Facoltà di Giurisprudenza, in data 21 dicembre 2001. Il lavoro universitario con il titolo: “L’armonizzazione fiscale dal Trattato di Roma ad oggi” è stato pubblicato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze e presso la Biblioteca Nazionale di Roma. Sono stati pubblicati diversi lavori universitari presso studi professionali nell’ambito legale e nell’ambito commerciale. Sono stati pubblicati altri diversi lavori universitari presso le varie istituzioni culturali del territorio nazionale.

A tal proposito si ricorda che si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli “ Federico II°” nell’anno accademico 1992/1993. Ha seguito e conseguito diversi percorsi multidisciplinari accademici e diversi percorsi linguistici nell’ambito delle lauree universitarie. Ha seguito e conseguito diverse specializzazioni nel mondo universitario.

Va detto che il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è docente universitario e ha svolto attività di ricerca e di studio presso diverse istituzioni universitarie e diverse istituzioni di ricerca e presso la Facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università degli Studi di Napoli e presso le sezioni universitarie di Geografia di Napoli, nel biennio 1996 – 1997, per conto del Centro Studi Ricerca Sviluppo e Documentazione della Protezione Civile di Caserta – Prefettura di Caserta – Ministero dell’Interno.

A seguire ha continuato a collaborare con il mondo accademico, infatti, è stato Ricercatore universitario a tempo su “Analisi dettagliata sul rapporto esistente tra economia ed ambiente”- area: geografia economica dell’ambiente - Seconda Università degli Studi di Napoli – Amministrazione Provinciale di Caserta - Facoltà di Giurisprudenza- nell’a. a. 2003/2004. Ancora, è stato Ricercatore universitario a tempo su “sviluppo sostenibile” - area: geografia dell’ sviluppo sostenibile - Seconda Università degli Studi di Napoli – Amministrazione Provinciale di Caserta - Facoltà di Giurisprudenza, nell’a. a. 2004/2005. Va registrato che è stato Tutor didattico universitario di Geografia nell’ambito della didattica della Seconda Università degli Studi di Napoli, nell’a.a.2009/2010.

Il Prof. Antonio Rosario Centore è stato docente a contratto di Geografia Economica e Politica presso il Dipartimento di Studi Europei e Mediterranei della Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet” della Seconda Università degli Studi di Napoli.

Negli anni ha organizzato, supportato e partecipato alla realizzazione delle attività e laboratori per gli alunni delle istituzioni scolastiche statali della provincia di Caserta e delle istituzioni universitarie a livello nazionale. In particolare, si è occupato di iniziative di Legalità e cittadinanza.

Negli anni ha collaborato con le Università e con la Seconda Università degli Studi di Napoli, con gli Istituti culturali e con i Musei della area regionale della Campania.

Nel suo curriculum si evince che presso l’Ites “Leonardo da Vinci” di Santa Maria Capua Vetere, nell’a. s. 2015/2016, per la pratica musicale ha collaborato alla realizzazione della didattica pratica musicale, è stato collaboratore nell’ambito del progetto Intercultura in relazione al progetto Socrates /Erasmus, e ancora nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro ( oggi PCTO ), è stato referente dell’idea innovativa dell’indire “aule laboratorio disciplinari, referente del progetto “territorio e geografia della legalità, ha svolto la funzione di supporto al giornalino della scuola “Leonline”, ha partecipato al gruppo di lavoro per l’inclusività contribuendo alla redazione del PAI, ha partecipato alle lezioni sulla didattica nella sezione carceraria e ospedaliera. È stato docente di ruolo presso l’istituto superiore “L.B. Alberti” di San Dona’ di Piave ( VE ). È stato docente di ruolo presso l’istituto superiore “Curie – Sraffa” di Milano. È stato docente di ruolo in provincia di Latina presso l’istituto superiore “Gobetti – De Libero” di Fondi. Inoltre, è stato collaboratore del Dirigente Scolastico, incarico ricoperto nell’a. s. 2014/2015 presso l’Isiss “G. Ferraris” di Caserta. Nell’anno scolastico 2016/2017 ha svolto attività di docente di ruolo presso l’Isiss “E. Mattei” di Caserta. Nell’anno scolastico 2017/2018 ha svolto attività di docente di ruolo presso l’Isiss “G. B. Novelli” di Marcianise. Dall’anno scolastico 2018/2019 ad oggi svolge l’attività di docente di ruolo presso l’Isiss “E. Majorana” di Santa Maria a Vico presso il plesso “V. Bachelet” e presso il plesso “E. Majorana”.

Precedentemente è stato docente presso l’ITCG “V. Bachelet” di Santa Maria a Vico, l’ITC “A. Gallo” di Aversa, l’Itc “ M. Montessori“ di Maddaloni e l’ISISS “Taddeo da Sessa” di Sessa Aurunca.

Per la sua formazione ha seguito diversi corsi presso enti specializzati e presso istituzioni specializzate e presso le istituzioni scolastiche, le istituzioni di ricerca e le istituzioni universitarie frequentate. Per la formazione trasversale, in particolare, si ricordano il Corso di Perfezionamento in “Didattica della Geografia” – FORCOM Università – nell’a. a. 2009/2010, il Corso di Perfezionamento in “Scienze della valutazione dell’apprendimento: Strategie e Metodologie Didattiche” – FORCOM – Università – nell’a. a. 2010/2011 e il Corso di Perfezionamento in “Didattica, valutazione e programmazione” – FORCOM – Università – nell’a. a. 2013/2014.

È stato coordinatore didattico universitario nell’ambito multidisciplinare e nell’ambito interdisciplinare presso diverse istituzioni universitarie. È docente universitario nell’ambito multidisciplinare e nell’ambito interdisciplinare presso le diverse istituzioni universitarie e presso le diverse istituzioni di ricerca.

Intanto, al suo attivo dopo il Diploma di Maturità scientifica ha l’Abilitazione all’esercizio della Professione di Dottore Commercialista e Revisore Contabile presso l’Ordine della Provincia di Caserta, è Cultore della Materia in Diritto Tributario Internazionale e in Diritto Privato Comparato presso le istituzioni universitarie, ha pubblicato la Tesi di Dottorato in “L’armonizzazione fiscale dal Trattato di Roma ad oggi” in ambito didattico/pedagogico, scientifico, disciplinare ed accademico presso la Biblioteca Nazionale di Firenze nell’ anno 2001e ha partecipato alla Commissione di Esami di profitto presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è iscritto all’Albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio presso il Tribunale di S. Maria C. V.; è stato iscritto all’Albo dei Professionisti di Ergonomia – Settore Giuridico ed Economico sede della Campania presso il Dipartimento di Configurazione e Attuazione dell’Architettura – Facoltà di Architettura – Laboratorio Ergonomia Applicata Sperimentale – Università “Federico II°” di Napoli; è in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di dottore commercialista, conseguita nella sessione di aprile 1994 presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Napoli “ Federico II ”; è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caserta – Circoscrizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; ed è iscritto all’Albo dei Revisori Contabili presso la Corte di Appello di Napoli e all’Albo dei Revisori legali dei conti.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricoperto una serie di incarichi nell’ambito culturale, nell’ambito universitario, nell’ambito istituzionale, nell’ambito scolastico e nei diversi ambiti istituzionali.

Il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricevuto diversi premi, diversi apprezzamenti e diversi riconoscimenti da parte di autorità nel mondo universitario, nel mondo scolastico, nel modo culturale, nel mondo professionale, nel mondo istituzionale e nel mondo culturale. Per il suo impegno è stato recentemente insignito del Premio “L’Illustre Maddalonese” il 7 dicembre 2023. Il docente universitario ha poi conseguito il Premio alla carriera per l’attività svolta nell’ambito universitario, nell’ambito scolastico, nell’ambito culturale, nell’ambito istituzionale e nell’ambito professionale. A gennaio 2024 il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricevuto un Encomio dallo scienziato Prof. Nicola Scafetta, candidato al Premio Nobel scientifico. A inizio marzo, ancora, il docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore ha ricevuto, per il suo impegno nei progetti a favore della legalità, un Encomio da parte del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.Il Prof. Dott. Antonio Rosario Centore è un cattedratico, un professionista e un esperto multidisciplinare. Questa è solo una sintesi del lungo, del prezioso e del ricco curriculum del docente universitario Prof. Dott. Antonio Rosario Centore.


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