17:54:04 Questa mattina sono stati ascoltati i consulenti della Procura in merito al complesso gioco di scatole cinesi creato da Nicola Schiavone con una serie di società di consulenza nei cui bilanci pesavano le elevate spese di rappresentanza per auto di lusso, pernottamenti in hotel, feste e anche per l'acquisto di cravatte griffate, spese che non corrispondevano alle reali attività e possibilità delle società stesse.
Il consulente ha cercato anche di chiarire il ruolo di Nicola Schiavone con i consorzi GSC e Impretech e la Tech. Di quest' ultima risultava dipendente dal 2013 al 2016 con compensi che sono andati dai 16mila ai 49mila euro. È stato poi sentito il luogotenente Nicola Cuomo che ha deposto sui rapporti economici tra Nicola Schiavone e la moglie Teresa Maisto e Vittorio Scaringi e consorte, rapporti che si evincono anche da alcuni'pizzini sequestrati a Rocca d'Evandro sulla restituzione di ingenti somme di denaro.
È stato ricostruito il patrimonio familiare anche attraverso la donazione fatta dalla Maisto ai figli di diverse tranche da 150mila euro e al mutuo aperto sempre dai figli Oreste, Amelia e Gianluca Schiavone da 760mila euro (figli estranei ad ogni contestazione).
Al centro delle indagini c'era la compravendita di un complesso abitativo ad Aversa in via Gentile, quindici appartamenti e altrettanti box. Nella controversia vicenda immobiliare che vede coinvolti i coniugi Schiavone e Scaringi emerge anche il ruolo di Maurizio Capoluongo, gioielliere ritenuto vicino al clan dei Casalesi, finito più volte sotto processo per fatti gravi. Dalle perquisizioni sono emersi anche un contratto preliminare per la cessione del terreno da parte delle sorelle D'Angelo del 1992 ed una scrittura privata per l'acquisto dell' immobile, un rapporto preliminare per 406mila euro nel 2016 per un immobile in via Santa Caterina.
La principale anomalia riscontrata dalla polizia municipale durante il sopralluogo al cantiere ad Aversa fu che invece dall'impresa di Marco Falco che aveva ottenuto l'appalto i lavori venivano svolti dalla ditta di Salvatore Russo. In questo contesto sono stati analizzati gli investimenti concertati tra gli Schiavone e gli Scaringia. I giudici hanno rigettato la richiesta di uno dei difensori di Nicola Schiavone di proseguire il processo a porte chiuse con l'esclusione della stampa dall' aula. Il prossimo 15 maggio verranno ascoltati i pentiti Francesco Barbato, Francesco Della Corte, Anna Carrino, Pasquale Vargas, Giuseppe Misso e Mario Iavarazzo, oltre a due testi di PG. Per la difesa erano presenti gli avvocati Emilio Martino, Carlo Madonna, Bartolo Guida, Mirella Baldascino, Rocco Trombetti, Umberto del Basso de Caro, Gennaro Ciero, Mario Griffo e Pasquale Diana.
Giovanni Maria Mascia
