SANTA MARIA CAPUA VETERE. L’indebolirsi degli schieramenti politici tradizionali è direttamente proporzionale all’accrescersi delle chances che ha Antonio Mirra di diventare sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Dopo la frattura che ha separato dal centrodestra gli ex NcD e Npsi (oggi confluiti nel progetto civico dell’avvocato sammaritano), anche il centrosinistra questa settimana ha perso pezzi importanti.
Socialisti Democratici, l’associazione che fa capo a Gennaro Oliviero e che ha come referente territoriale Nicola Leone, ha lasciato il tavolo del centrosinistra per confluire massicciamente tra le fila (a dire il vero già ben nutrite) di Mirra.
Il tentativo di trovare una mediazione politica all’interno del centrosinistra “classico” sarebbe cascato proprio sul nome di Nicola Leone. L’ex socialista, proposto da Giuseppe Stellato come candidato sindaco sui tavoli cittadini e provinciali, avrebbe infatti incontrato il “no” deciso del Psi di Gaetano Di Monaco e Maria Luisa Chirico.
I socialisti, ancora scottati dalla scissione che un anno fa li separò dagli “olivierani”, sono da tempo in “lotta” con Leone (come dimenticare le bordate dell’avvocato Leone contro l’amministrazione di Di Muro di cui Gaetano Di Monaco era sostenitore convinto?).
Collassa, quindi, la struttura che avrebbe assicurato a Leone la candidatura a sindaco e a Stellato l’unità del Partito Democratico. Pd che ora dovrebbe correre “in solitaria malinconia” con lo stellatiano Umberto Pappadia candidato a sindaco, magro bottino per il circolo che ha il vanto di aver espresso una parlamentare della città (l’On. Camilla Sgambato, moglie dell’avvocato Stellato).
Intanto i Socialisti Democratici ci hanno messo poco a sposare il progetto civico di Mirra (ma c’erano già stati numerosi “occhiolini” tra i due gruppi). Due liste, quelle di Leone, che si vanno ad aggiungere al già gremito arsenale dell’ex Consigliere provinciale Pd (dovrebbero essere una decina le liste a sostegno della sua candidatura a sindaco).
Gli ultimi giorni, intanto, vedono un tentativo di arrembaggio, da parte di Gaetano Di Monaco e i suoi, alla nave di Mirra. I socialisti potrebbero essere gli ultimi ad abbandonare la nave del centrosinistra dopo il naufragio del tavolo di coalizione. Sarebbero già stati più di uno i tentativi di mediazione, tutti scontratisi con la caparbietà di Mirra che pare essere realmente intenzionato a tener fuori dal suo progetto tutti coloro che hanno sostenuto Di Muro fino all’ultimo giorno di mandato (e Di Monaco, come detto, è uno di questi). Stessa sorte pare che tocchi a Fabio Monaco, ex Udc e Forza Italia che pare non trovare posto nell’elefantesco progetto civico dell’ex pezzo da 90 del Pd.
Per concludere: il centrodestra è spacchettato, il Pd corre solo e Di Muro ha perso qualche pezzetto del gruppo che fu. A costruire sulle macerie è Mirra, ormai favoritissimo per la corsa alla fascia tricolore e indaffarato più a dire no a qualche alleato indesiderato che a cercare consensi.
Matteo Donisi