10:06:01 CASERTA. Si chiuderà il prossimo 10 marzo la campagna di tesseramento del Partito democratico della provincia di Caserta. Si tratta di una campagna di sottoscrizioni importantissima per il Pd, in quanto dovrebbe sancire l’inizio di una “normalizzazione” della formazione guidata sul piano nazionale da Elly Schlein dopo le polemiche che hanno portato all’annullamento del congresso e al commissariamento, l’ennesimo della sua storia, della federazione di Terra di Lavoro.
Alle premesse ambiziose, però, in queste prime battute del tesseramento non stanno facendo seguito i fatti.
La componente di ArticoloUno che, in provincia di Caserta, è rappresentata dal coordinatore regionale Alessandro Tartaglione non si tessererà per il 2023 in aperta polemica con l’operato della commissaria Susanna Camusso.
Tartaglione lo ha detto in maniera esplicita in occasione dell’assemblea che ha organizzato in settimana alla presenza del leader dell’ex compagine bersaniana Arturo Scotto e che ha visto la presenza di numerosi big di Terra di lavoro oltre che della stessa Camusso.
«Non vogliamo essere complici di questa “logica follia”, che assomiglia moltissimo alla teoria del “cambiare tutto per non cambiare nulla” - ha evidenziato nella sua relazione il segretario durante la convention dell’hotel Vanvitelli - Se questo stato di cose dovesse permanere, senza evidenti e chiari punti di svolta, il Pd casertano non può al momento rappresentare una sede credibile per tanti di noi».
L’uscita di Tartaglione ha un peso enorme se si pensa che il dirigente politico originario di Marcianise era il coordinatore della mozione Schlein in occasione dell’ultimo congresso. Il mancato tesseramento di ArticoloUno è solo la punta dell’iceberg di una situazione estramente complessa.
Se è vero che la Camusso è la commissaria provinciale del partito, è altrettanto vero che c’è un commissario ad acta per il tesseramento, il funzionario nazionale Riccardo Tramontana, il quale ha ricoperto, giusto per dare la cifra della figura, lo stesso ruolo anche in Puglia.
Non va, infatti, dimenticato che la provincia di Caserta è quella del tesseramento gonfiato che ha rappresentato un caso nazionale tanto da annullare tutte le assemblee del partito azzerando la rappresentanza di Terra di Lavoro negli organismi elettivi nazionali. Per controllare il tesseramento, ed evitare nuovamente, casi di sottoscrizioni gonfiate, il partito nazionale ha imposto regole rigidissime alla federazione di Caserta dove, ad esempio, non sarà possibile tesserarsi on line.
Chiunque abbia intenzione di tesserarsi in provincia di Caserta può farlo solo presentandosi di persona nel circolo di riferimento secondo un calendario prestabilito e pagando la quota di sottoscrizione. Il responsabile nazionale dell’organizzazione Igor Taruffi con una circolare dello scorso primo febbraio ha fissato tutte le regole che devono essere seguito per garantire un corretto svolgimento delle fasi di tesseramento. La circolare, però, non ha chiarito alcuni punti che rappresentano nervi scoperti per la federazione di Caserta. In primo luogo, cosa bisogna fare con le adesioni del 2022? Chi risulta tesserato?
Interrogativi che nei giorni scorsi ha posto il capogruppo di Caserta Gianni Comunale, pure lui ex coordinatore della mozione Schlein, il quale ha sottolineato come non si possa far finta di nulla rispetto ad una vicenda che ha regalato, in negativo, la ribalta nazionale al partito. Comunale chiede che si chiarisca quale sia la platea degli iscritti del 2022 prima di procedere a comporre quella del 2023. Altro aspetto è quello legato ai soldi per le tessere. Chiarire qual è la platea, significa, eventualmente dover rimborsare i soldi a chi non figura in quegli elenchi. Questa confusione di ruoli, ha determinato, anche problemi rispetto alla scelta dei garanti.
A finire nell’occhio del ciclone, ad esempio è quello di Marcianise Giuseppe Madonna, già coordinatore di ArticoloUno, attaccato proprio da Alessandro Tartaglione che ha evidenziato come la responsabilità delle adesioni non possa essere affidata a chi si è schierato alle comunali contro il Pd.
