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17:01:26 ROMA. Botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il governatore della Campania Vincenzo De Luca oggi in piazza contro l'autonomia.

"Devo ringraziare i presidenti di regione", ha detto la presidente del Consiglio dalla Calabria dove si trovava per la firma dell'Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.

Tutti hanno capito il senso di quello che stiamo facendo - ha sottolineato Meloni - c'è stata una enorme collaborazione, tutti sono collaborativi salvo uno che non è molto collaborativo allo stato attuale. Rispetto per carità, neanche mi stupisce troppo, se si va a guardare il ciclo di programmazione 2014-2020 risulta speso il 24% della spesa, se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più".

  "Meloni? Senza soldi non si lavora. Stronza, lavori lei", è la replica del governatore alle parole della premier. De Luca, a Montecitorio assieme a due sindaci campani, si è fermato in Transatlantico a conversare con alcuni giornalisti, raccontando la manifestazione e lamentandosi per non essere stati ricevuti da nessuno nei ministeri. "Siamo arrivati davanti al Ministero della Coesione, dove sono degli stakanovisti: non c'era nessuno, Non c'era il ministro, non c'era un sottosegretario, non c'era un funzionario che stava giocando a tennis. Ci hanno spintonato, poi hanno detto che una delegazione poteva salire, ma sopra non c'era nessuno. Allora sono andato verso Palazzo Chigi, ma una barriera di polizia ci ha bloccato. Hanno detto che poteva passare solo il Presidente, e così sono andato io. Ma a Palazzo Chigi, non c'era Mantovano, non c'era nessuno. Ecco come trattano i sindaci della Campania. Sono 12 giorni che li avevamo avvisati che saremmo venuti". Tensioni durante il corteo quando alcuni sindaci provano a raggiungere palazzo Chigi.

“Va firmato subito l’accordo tra Governo e Regione Campania per sbloccare i fondi FSC, fondamentali per consentire ai Comuni campani di completare progetti di grande importanza per le nostre comunità”. Così si è espresso il Sindaco di Caserta e Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, intervenuto stamani in Piazza dei Santi Apostoli a Roma alla manifestazione promossa dalla Regione Campania e dall’Anci per chiedere lo sblocco dei fondi FSC, circa 5,9 milioni di euro di risorse per il Mezzogiorno.

Davanti a circa 2mila amministratori provenienti da ogni parte del Sud Italia, accanto al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Marino ha sottolineato quanto sia vitale l’erogazione di questi fondi, “senza i quali - ha detto - molti Comuni, in special modo quelli più piccoli, rischiano il dissesto finanziario. Ribadiamo con ancora maggiore forza quanto abbiamo già detto al Ministro Fitto: chiudiamo subito l’accordo per i fondi di coesione e completiamo la programmazione iniziata negli anni scorsi”.

“Il Sud, e in particolar modo la Campania, sono fondamentali per l’intero Paese. La mancata disponibilità di queste risorse non fa altro che allargare il divario tra il Nord e il Sud del Paese. In questo momento - ha concluso Marino - non abbiamo bisogno di divisioni ma di lavorare tutti insieme. Solo se cresce il Sud, cresce l’Italia”.

Insieme al Sindaco Marino era presente una nutrita rappresentanza dell’Amministrazione Comune di Caserta. A Roma c’erano anche il Vicesindaco, Emiliano Casale, gli Assessori Enzo Battarra, Antonio De Lucia, Domenico Maietta, Gerardina Martino, Massimiliano Marzo, Carmela Mucherino, Annamaria Sadutto e i Consiglieri comunali Andrea Boccagna, Giovanni Comunale, Mariana Funaro, Francesco Guida, Massimiliano Palmiero, Massimo Russo.

Non è voluto mancare. Anche il sindaco di San Marco Evangelista arch. Marco Cicala è sceso in piazza a Roma oggi venerdì 16 febbraio insieme alle altre fasce tricolori e agli amministratori della provincia di Caserta,  Campania e del Sud. 

Rispondendo all’invito del Presidente della Campania Vincenzo de Luca e del presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, il primo cittadino del comune alle porte di Caserta Marco Cicala, tra l’altro consigliere provinciale in quota PD, ha sfilato nella capitale per esprimere anche tutta la sua contrarietà all’Autonomia differenziata, ritenuta “una legge truffa che distrugge l’unità d’Italia”,  e per manifestare tutto il suo sostegno allo sblocco del Fondo di sviluppo e coesione per impedire il divario con il Nord. 

A guidare il corteo romano il presidente De Luca, autore di un manifesto in cui ribadisce le ragioni della protesta: “La dignità del Sud non è in vendita, e Meloni e il Governo non possono calpestarla”. Presente, tra gli altri,  

Dopo un breve intervento di De Luca sul palco allestito in piazza Santi Apostoli, il sindaco Cicala, accompagnato dall’assessore comunale di San Marco Evangelista Emiddio Di Filippo, insieme al sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, tra l’altro presidente ANCI Campania, e alla folta delegazione di amministratori e politici del Sud, si è mosso in direzione del Ministero per la Coesione territoriale con l’obiettivo di ottenere un incontro per poi raggiungere Palazzo Chigi e Montecitorio. 

“Ho partecipato alla manifestazione di questa mattina - ha affermato Cicala - perché condivido in toto quanto affermato dal presidente De Luca. Non vogliamo sottrarre un euro al Nord, ma chiediamo risorse aggiuntive al Mezzogiorno per poter recuperare il grande  divario che esiste ancora:  finché il Sud avrà il 20% di disoccupazione in più l’Italia non sarà mai un Paese unito. Ci saranno sempre cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

“De Luca organizza una “marcia su Roma” per nascondere i suoi fallimenti alla guida di una regione che è sempre ultima in tutte le classifiche, dalla sanità alla qualità della vita. 

Cerca così di distrarre i cittadini campani dalle difficoltà che vivono ogni giorno. Eppure i fondi già disponibili in Campania non sono stati spesi”. 

Lo dichiara il consigliere regionale Alfonso Piscitelli (FDI), commentando le dichiarazioni del governatore della Campania contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

“Gesti gravi le offese al Presidente del Consiglio e gli insulti alle forze dell’ordine, ai quali esprimo solidarietà, e alle istituzioni tutte, ancor più grave proprio perché provenienti dal massimo rappresentante della Regione. La Campania non è questo” ha concluso il consigliere regionale Piscitelli.

“C’è chi lavora per l’interesse dei cittadini e chi straparla e perde tempo”. Così Stefano Caldoro, capo dell’opposizione in Consiglio regionale della Campania. 

“Oggi il Governo, con la Calabria, una grande Regione del Sud, firma un importante accordo. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il ministro Fitto e il Presidente Occhiuto, firmano atti concreti per le imprese ed i cittadini. Nelle stesse ore - sottolinea  Caldoro - dal presidente della Regione Campania sono solo offese e provocazioni”.

“Uno squadrismo sterile ed isterico che ha l’effetto di isolare la più grande Regione del Mezzogiorno dalla filiera istituzionale. L’unico risultato - conclude Caldoro - sarà il grave danno a cittadini e imprese del territorio che subiscono un Presidente ed un governo regionale tanto irresponsabile quanto inefficiente che in questi anni non ha speso, e ha sprecato, risorse avute dall’Europa e dal Governo nazionale”.

«Sarà stata la rabbia e la frustrazione per il fallimento della manifestazione di protesta organizzata a Roma contro il Governo, che nonostante l'utilizzo improprio e strumentale dei loghi del Consiglio Regionale della Campania e dell'Anci Campania, ha portato in piazza un esiguo gruppetto sparuto di "rappresentanti" delle Istituzioni campane. Sta di fatto che De Luca questa volta ha davvero superato ogni limite dicibile ed indicibile, appellando il Premier Gorgia Meloni con termini ed epiteti irripetibili per quanto volgari. Dal ridicolo è sfociato nel penale, offendendo ai microfoni dei giornalisti presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano. Dal ridicolo è sfociato nella mancanza di rispetto non solo verso una altissima carica dello Stato, il che è inconcepibile per un uomo delle Istituzioni, ma soprattutto verso una donna, il che è inconcepibile anche semplicemente per un uomo che voglia definirsi tale. Mi aspetto una condanna unanime ed una netta presa di distanza bipartisan sia a livello Regionale che Nazionale. Precedenti così possono rivelarsi pericolosi se non si stoppano sul nascere».

Lo dichiara Gimmi Cangiano, Deputato Campano di Fratelli d'Italia. 

“Che De Luca avesse da tempo superato il limite della decenza è cosa nota, ma con oggi ha battuto tutti i record offendendo il Presidente del Consiglio con epiteti indegni. È questa la concezione che il PD ha delle donne? Ci aspettiamo che tutti gli uomini e le donne del centrosinistra prendano distanza da una mina vacante chiedendo le immediate dimissioni da un ruolo che indegnamente ricopre. I campani non meritano questa vergogna e con oggi dovrebbe terminare la carriera politica di De Luca che ha chiaramente deriso ed insultato le Istituzioni." Lo ha dichiarato il deputato campano di Fratelli d'Italia Marco Cerreto.       

Duro anche il consigliere comunale di Santa Maria a Vico Igino Nuzzo.

«Resto indignato dalla presenza di alcuni  sindaci della Valle di Suessola alla  manifestazione indetta dal nostro Presidente della regione  De Luca, nel corso della quale lo stesso ha gravemente offeso la Presidente Meloni e le forze dell'ordine con epiteti per nulla confacenti ad un rappresentante istituzionale - ha evidenziato - il quale deve avere evidentemente perso il senno oltre che il buon senso. con buona pace dei legami politici esistenti tra i sindaci Andrea Pirozzi ed Emilio Nuzzo con qualche signorotto deluchiano, ritengo che alcuni ideali e principi non possano essere sacrificati in nome del potere. FdI é lontana da questa politica ibrida e ricorda ai Sindaci che erano presenti, che i mali della regione  Campania sono dovuti alla gestione scellerata del Presidente De Luca».   


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