17:18:24 La dirigente Marialuisa Vitale dell'ospedale di Caserta ha scritto una lettera al questore del capoluogo per ringraziare la polizia dopo il furto subito nella sua abitazione.
«Sono la dottoressa Vitale - scrive - della direzione sanitaria dell’Ospedale "Sant'Anna e San Sebastiano’’ di Caserta e vivo in un appartamento in Via... insieme ai miei figli Raffaele di anni 13 e Mariachiara di anni 16. Nella serata del 15 gennaio, nel giorno del compleanno del mio bambino, in mia assenza, sono stata vittima di un furto che ci ha letteralmente devastati, un’azione con la quale dei balordi ci hanno portato via tutto, dagli oggetti di uso comune ai preziosi che avevo in cassaforte.
Ma, più di ogni cosa, Questore, questi malfattori ci hanno portato via la ‘’serenità’’ al punto che i miei figli non hanno più voluto fare ritorno a casa, costringendoci a trasferirci da amici che ci hanno affettuosamente ospitato per giorni. La mattina di mercoledì 17 gennaio sono venuta nella sua questura per formalizzare la denuncia ed ho scoperto un mondo che non conoscevo. Sono stata inizialmente accolta dal suo Ufficio Denunce al piano terra, ma i suoi poliziotti, compresa la situazione, mi hanno accompagnato subito dai loro dirigenti: il dottor Marotta e il dottore Magno, i quali mi hanno ricevuta con una sensibilità che non avrei mai immaginato da persone che svolgono un lavoro così rude.
Sono stata compresa, rassicurata, confortata; sono stata sostenuta nella mia angoscia, ma non solo... Il dottore Magno, avendo compreso lo stato di terrore in cui si trovava mio figlio Raffaele, ha fatto una cosa meravigliosa: il pomeriggio dello stesso giorno, con una delle sue volanti, ci ha personalmente affiancato per consentirci di rientrare in casa, dedicandosi al piccolo come fosse stato un padre di famiglia, identificandosi come angelo custode.
Gli ha donato un diario della polizia e lo ha invitato a trascrivere su di esso le sue paure e i suoi timori, rassicurandolo e dimostrandogli che nulla poteva più succedergli. Gli ha dato il suo numero di cellulare e lo ha invitato a scrivergli con whatsapp ogni volta che lo ritenesse necessario. Le dico, Signor Questore di Caserta, il piccolo Raffaele gli scrive e si confida tutti i giorni, con il buongiorno la mattina e la buonanotte la sera, con una rinnovata fiducia verso il mondo.
Le rivolgo queste poche righe innanzitutto per ringraziarla, perchè è stato grazie ai suoi uomini che dal momento in cui sono arrivati con la scientifica a casa, i poliziotti e il dottore Magno, vedendo la devastazione, hanno abbracciato con grande commozione e affetto sia mia figlia Mariachiara che il piccolo Raffaele.
Ringrazio con tutto il cuore tutti voi, perchè solo grazie al vostro sostegno siamo riusciti a superare un momento della nostra vita bruttissimo. Vorrei che tutti sapessero che nella nostra città c’è una pubblica istituzione che sa essere vicina alla gente nei momenti di difficoltà. C’è una famiglia, quella della polizia di stato, alla quale non sapevamo di appartenere. Grazie a tutti voi».
