18:32:57 CASAL DI PRINCIPE. Per stabilire se fu il colpo inferto da Alessio De Falco a determinare la morte del povero Imed Zlimen o se invece aggravò una situazione già compromessa sono stati escussi tre esperti consulenti nominati dal pubblico ministero Veronica Soriano.
Davanti ai giudici della corte di assise Napoli Nord sono stati sentiti il medico che ha eseguito l'autopsia, un infettivologo ed anatomopatologo che hanno tracciato un quadro clinico della vittima morta per un' infezione polmonare. Imed fu ricoverato all'ospedale per il colpo subito alla testa e fu dimesso una decina di giorni dopo. Nelle quarantotto ore successive la vittima tornò in ospedale perché stava di nuovo male e dopo poco più di una settimana fu di nuovo dimesso, ma questa volta non a casa, ma in una Rsa. Imed aveva anche una broncopatia cronica.
Il nipote del capo dei Casalesi Vincenzo De Falco, detto 'o fuggiasco, è sotto processo per l'omicidio dell' extracomunitario aggredito brutalmente in un bar dì Casal di Principe il 16 dicembre del 2022 in seguito ad una banale discussione finita in colluttazione. Per i consulenti della difesa il quadro clinico di Imed era già compromesso, aveva problemi ai polmoni, mentre per il consulente dell' accusa fu il colpo, verosimilmente inferto con una mazza da baseball, a determinare le complicazioni che determinarono la morte, avvenuta dopo diversi giorni.
De Falco, difeso dagli avvocati Mirella Baldascino e Pasquale Diana, si era già reso protagonista insieme al fratello gemello di un episodio analogo in un bar di San Cipriano d'Aversa, quando aveva picchiato la barista perché non voleva pagare le birre appena consumate, fatti per i quali entrambi i fratelli sono stati condannati. Il prossimo 26 gennaio è previsto l'esame dell' imputato.
Giovanni Maria Mascia