SAN MARCO EVANGELISTA. “Il giovane ricercatore italiano Giulio Regeni viene rapito al Cairo il 25 gennaio 2016. Di lui non si hanno notizie sino al 3 febbraio quando, nel tardo pomeriggio, il suo corpo viene rinvenuto in fossato alla periferia del Cairo. Giulio Regeni è stato brutalmente torturato a morte, il suo corpo presenta segni di bruciature di sigaretta, ferite da coltello e altri segni di “morte lenta”.
A tutt’oggi, le Autorità egiziane non hanno ancora chiarito le modalità e le motivazioni che hanno portato a questo efferato e, apparentemente, inspiegabile delitto. Noi giovani della Campania, così come i giovani di tutt’Italia, vogliamo che l’Egitto faccia conoscere tutta la verità” Ad affermarlo è Giuseppe Paccone, già Presidente del Forum dei Giovani di San Marco Evangelista ed attualmente Consigliere del Forum Regionale della Gioventù della Campania. “Il Forum regionale della Gioventù della Campania” – ha aggiunto Paccone – “ritiene Giulio Regeni un esempio di coraggio, di impegno sociale, simbolo di quella “meglio gioventù” che ha scelto di dedicare la propria vita all’impegno, allo studio, alla ricerca di un mondo migliore. Per questi motivi l’Assemblea del Forum, riunita l’11 marzo 2016, ha deciso di aderire alla campagna di “AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA”, in collaborazione con La Repubblica, “Verità per Giulio Regeni”, chiedendo con determinazione e trasparenza, la verità su quanto accaduto realmente al giovane ricercatore italiano, cittadino del mondo. Tale campagna di sensibilizzazione” – ha aggiunto Paccone – “che consiste nell’esposizione di un banner, uno striscione, un cartello o comunque un simbolo, “vuole avere lo scopo di non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per questi motivi chiediamo al Consiglio Regionale della Campania esporre, presso la propria Sede uno striscione, simbolico, che chieda l’impegno per ottenere la verità sulla morte di Giulio”.
Nunzio De Pinto