17:49:42 CASERTA. E’ vicinissimo l’ingresso di Antonio De Lucia in giunta al posto di Luigi Bosco: la nomina potrebbe essere firmata anche dopo il consiglio comunale di lunedì, ma, nella peggiore delle ipotesi non si andrà oltre la fine del mese.
Sulla posizione sono tutti d’accordo: il primo cittadino Carlo Marino ha anche comunicato ufficialmente la sua decisione a tutta la maggioranza che, sull’argomento, non ha posto questioni.
Negli ultimi giorni si è risolto anche il problema delle deleghe che aveva rallentato l’operazione.
Oltre alle politiche sociali, l’attuale consigliere aveva chiesto anche la delega all’anagrafe che allo stato attuale è gestita dall’esponente di Italia Viva Emilianna Credentino la quale non è assolutamente intenzionata a rinunciare ad alcun incarico.
A pesare, però, è soprattutto la volontà del sindaco Marino di non volere toccare gli assetti attuali per non far nascere una pericolosa reazione a catena tra gli altri gruppi politici.
De Lucia ha compreso facendo rientrare la sua richiesta.
Allo stato, infatti, se è vero che l’unica casella che si muove è solo quella di Bosco con la sostituzione con De Lucia, è altrettanto vero che all’interno dei gruppi politici c’è fermento sulla loro rappresentanza di giunta.
Il gruppo Origini Francesco Guida e Donato Tenga che è rappresentato sulla carta da Gerardina Martino non si rivede più nell’ex candidata alla Regione del Partito democratico che, però, allo stato attuale rappresenta una priorità importante per una fetta consistente della maggioranza. La Martino ha dimostrato grande competenza tecnica sulle questioni di bilancio meritandosi la riconferma per meriti amministrativi e non per investitura politica.
Per Tenga e Guida, ovviamente, la sua permanenza non è un problema: i due consiglieri vorrebbero, però un nome di lora diretta emanazione che, almeno per il momento, non arriverà.
Problemi ci sono anche nel gruppone dei Moderati dove Massimo Russo aspetta che venga mantenuta una promessa che lo vorrebbe assessore e Michele Picozzi, primo dei non eletti quella di un suo ingresso in consiglio comunale. Per il momento, comunque, non se ne farà nulla, nelle prossime settimane chissà... Resterà in Comune ancora per un bel po’ anche l’assessore Carmela Mocherino che andrà avanti nonostante l’accordo nazionale tra M5S e Pd non ci sia più. Addirittura potrebbe nascere un gruppo pentastellato per garantirle copertura. Con le dimissioni di De Lucia per entrare in giunta rientrerà in consiglio dopo una decina d’anni l’avvocato Nicola Gentile già consigliere ai tempi di Nicodemo Petteruti sindaco.
Collegata alle dimissioni di De Lucia da consigliere c’è la complessa vicenda della commissione elettorale. Una vicenda che dovrebbe essere semplicemente procedurale si sta rivelando più complessa del previsto. Secondo alcuni, l’organismo dovrà essere rieletto in quanto non esistono surroghe, secondo altri c’è bisogno di due dimissioni, quindi di una seconda oltre quella di De Lucia, per permettere la rielezione che rappresenta la strada gradita dall’intera maggioranza.
Sul fatto che Gianluca Iannucci resti presidente non ci sono dubbi, così come non è in discussione nemmeno il nome del successore di De Lucia, Dora Esposito ‘sacrificata’ da Marino in prima battuta proprio per far posto all’esponente eletto in Noi Campani.
Il problema nasce per il posto occupato dall’opposizione oggi appannaggio dell’ex candidato sindaco di Caserta Decide Raffaele Giovine eletto a discapito di Paolo Santonastaso grazie ai voti della maggioranza.
Proprio la maggioranza, dopo gli screzi che ci sono stati sul comportamento tenuto in commissione da Giovine, la scelta del sorteggio parziale degli scrutatori non è piaciuta, è orientata a non confermare l’esponente di opposizione affidando ad altri quella casella.
Si apre ora il discorso su chi potrà occupare quel ruolo tra le opposizioni che compongono il consiglio. Negli ultimi giorni sono risalite le quotazioni di Santonastaso il quale può contare sull’appoggio di tutto il gruppo legato al neo deputato Gianpiero Zinzi anche se non è da escludere che ci possa essere, così come è successo per Giovine qualche “aiutino” dalla maggioranza per impedire che l’avvocato di Fratelli d’Italia ottenga la casella. Senza l’accordo sulla commissione elettorale, comunque, il rimpasto è fermo.
