Il piacere che si prova nel sapere che un connazionale gioca in NBA è difficile da spiegare. Sarà per orgoglio nazionalista, o per rivendicare il fatto che anche la pallacanestro della nostra penisola può competere con le stelle d’oltreoceano...
Fatto sta che, ogniqualvolta spunti un nuovo nome (anche con lontane origini italiane, va bene lo stesso), se ne parla ovunque. Esiste persino una pagina sul sito di informazione Wikipedia che si chiama “Giocatori italiani in NBA”.
Un corrispettivo simile non si trova in nessun altro sport. Anzi, spesso chi va a giocare all’estero viene spesso dimenticato dai tabloid sportivi. Ricordiamo ad esempio Sebastian Giovinco, l’ex attaccante di Juventus e Parma, che dopo essere volato a Toronto nel 2015 e finito nel dimenticatoio. E come lui altri nomi più o meno importanti.
Il motivo è abbastanza chiaro: l’NBA è l'élite del basket mondiale. Non si possono fare paragoni perché non c’è una situazione simile in tutto il mondo. Avere un italiano che gioca in NBA significa avere una nazionale forte e competitiva contro il resto del mondo. E in queste cose si sa, vogliamo sempre essere i primi.
Il primo “italiano” in assoluto ad aver giocato nella National Basketball Association è stato Mike D’Antoni. Nato in America, ma naturalizzato italiano grazie a lontani parenti di Nocera Umbra, vestì anche la maglia della Nazionale. Prima di lui Henry “Hank” Biasatti, classe 1922 nato a Beano, in Friuli-Venezia Giulia ma cresciuto in Canada, che giocò però nella BAA.
Ma il primo “vero” italiano esportato dalla nostra penisola e dal nostro basket è stato Vincenzo Esposito, casertano del ‘69, che giocò con i Toronto Raptors nel ‘95/96. Poi Stefano Rusconi, Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Luigi Datome...ma torniamo a noi, ai nostri giorni, e andiamo ad osservare la stagione in corso degli attuali cestisti italiani in NBA.
Simone Fontecchio
È volato a Salt Lake City, nello stato dello Utah, nel 2022 per unirsi al team degli Utah Jazz. Nato a Pescara il 9 dicembre 1995, è cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna per poi passare in prima squadra. Ha giocato poi con l’Olimpia Milano, la Vanoli Cremona, l’Alba Berlino e il Saski Bastonia, finché, il 17 luglio di quest’anno, è arrivata la firma più attesa, quella per un contratto in NBA.
Le statistiche della stagione in corso dicono 6 partite giocate con 26 minuti di gara, 15 punti e 6 rimbalzi. Se c'è qualcuno che può puntare all'anello è forse Fontecchio, con i suoi Utah Jazz, anche se attualmente non sono dati come favoriti, come dimostrano le quote di Sportaza scommesse.
Danilo Gallinari
Il cestista di Sant’Angelo Lodigiano è ormai un habitué dell’NBA. Atterrato a New York nel lontano 2008, ha vestito la canotta dei Clippers, degli Oklahoma Thunder, degli Atlanta Hawks e dei Boston Celtics dopo aver giocato nei Nuggets di Denver.
La stagione in corso è partita nel peggiore dei modi, con la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro a inizio settembre. Salterà l’intera stagione. «Non è un momento facile, ma ne ho avuti tanti.» ha raccontato il Gallo in un’intervista per Sky Sport «Ho già vissuto questo infortunio anni fa, so cosa mi aspetta. È un'occasione per migliorare e tornare più forte di prima».
Ryan Arcidiacono
L’italo-statunitense classe ‘94 è nato a Filadelfia da una famiglia di origini siciliane. Fa l’esordio in NBA il 13 novembre 2016 con gli Austin Spurs per poi passare, nell’estate 2017, con i Chicago Bulls e infine, nel 2021 con i New York Knicks.
La stagione in corso segna il settimo posto in classifica nella Eastern Conference, alle spalle proprio dei Bulls di Chicago. Le statistiche personali di Ryan sono amare: 2 partite giocate con soli 3 minuti di gara, insufficienti per fare qualsiasi cosa.
Paolo Banchero
Chiudiamo con Paolo Banchero, il classe 2002 di origini liguri, che ha esordito alla grande con gli Orlando Magic. Prima scelta nel draft 2022, statistiche impressionanti e numeri importanti sono segni distintivi dei grandi campioni. Destinato a diventare una stella dell’NBA ha già 11 partite all’attivo, con 381 minuti giocati, 259 punti, 91 rimbalzi e 40 assist.
Nonostante questo, i Magic sono al 15° posto della classifica. Riuscirà il probabile rookie of the year 2022 a invertire la rotta del suo team e a trascinarlo in alto? Staremo a vedere. L’unica cosa certa, per adesso, è che l’Italbasket di Pozzecco non vede l’ora di schierarlo tra le sue fila.
