SANTA MARIA CAPUA VETERE. Donato Di Rienzo, mentre centrodestra e centrosinistra vivono una condizione di forte difficoltà gli agglomerati civici procedono a passo spedito nella maratona verso le comunali…
«Il nostro unico problema è l’impegnarci a spiegare alla città le tante cose che abbiamo fatto in questi anni per Santa Maria. In troppi ci addossano colpe che non abbiamo, e spesso a puntare il dito sono personaggi dai trascorsi politici quantomeno torbidi».
State preparando la campagna elettorale insomma…
«Noi siamo forti del lavoro svolto in questi anni e stiamo costruendo le liste. Ne abbiamo 14 in cantiere: Balena bianca, Cristiani sammaritani e tante altre… Mentre gli altri ancora discutono noi lavoriamo».
Quattordici liste dai nomi espliciti, vi posizionate come sempre in un’area abbastanza centrale nello scacchiere politico?
«Assolutamente, lì ci conducono le nostre radici e le scelte adottate di recente. Poi, se mi permette una battuta, non possiamo che stare al centro! Sono agli altri che dovranno avvicinarsi a noi… ».
Ovviamente puntate ad arrivare al ballottaggio…
«Noi arriveremo al ballottaggio riproponendo la candidatura di Biagio Di Muro e puntiamo sulla rielezione. Abbiamo il curriculum, le competenze, la volontà e la forza per farcela».
Che coalizione immaginate per il secondo turno?
«Dialoghiamo in maniera distesa con il Partito Democratico di Stellato, per il secondo turno potremmo riproporre lo schema che ci ha già visti vincenti cinque anni fa. E’ un modello che, a parer mio, ha fatto bene alla città e ai cittadini sammaritani. Siamo aperti a dialogare con le realtà civiche e con le forze politiche del centrosinistra».
Però il Pd è spaccato, Nicola Leone e la sua area si oppone strenuamente al “modello Di Muro”…
«Leone è un autorevolissimo esponente di Socialisti Democratici, il Pd di Giuseppe Stellato e Maurizio Capitelli ci ha già sostenuti una volta con una collaborazione fruttuosa, non vedo cosa potrebbe impedirgli di ripetere un’esperienza comunque positiva».
Quindi lo scenario potrebbe essere quello di una corsa a 5: Di Muro, Mirra, il centrodestra, il centrosinistra e Mattucci… Vi crea qualche perplessità?
«Alcuna. Siamo certi dei nostri mezzi e provvederemo a ricordare alla città chi sono quegli individui che oggi si ergono a paladini della moralità e del rinnovamento. Non abbiamo nessuna intenzione di fare una campagna elettorale sulla difensiva».
Matteo Donisi