14:49:54 CASAGIOVE. I pensieri semplici, ma allo stesso tempo carichi di significato dei bambini, i colori della pace: è stata una mattinata speciale quella che ha vissuto oggi Casagiove.
In piazza degli Eroi, infatti, si sono ritrovati alunni ed insegnanti dell’Istituto comprensivo Moro Pascoli che hanno espresso il loro no deciso alla guerra in Ucraina.
Suggestiva l’immagine della piazza che si è popolata lentamente con i serpentoni colorati dei bambini che sono giunti dai plessi di scuola primaria Caruso, De Filippo e Aldo Moro e dalle medie Pascoli “armati” di bandiere della pace e dell’Ucraina, “impugnando” cartelloni e striscioni con messaggi di speranza.
Forte il messaggio lanciato dalla dirigente scolastica Teresa Luongo che ha parlato dell’importanza del ruolo della scuola e della necessità di un’educazione alla pace come momento di acquisizione di una consapevolezza verso quello che è il mondo esterno che devono maturare i bambini.
Un concetto quello della pace che è apparso ben chiaro ai piccoli studenti dell’istituto comprensivo che con le loro parole e i loro gesti hanno saputo commuovere quanti li hanno ascoltati in questa mattinata diversa per tutti.
L’intero corpo docente della scuola ha dimostrato di essere riuscito a trasmettere importanti valori a tutti i bambini e i ragazzini che frequentano le loro classi.
Tutti gli insegnanti hanno lavorato con passione alla riuscita della manifestazione facendo comprendere a quanti hanno assistito all’evento quale sia il loro attaccamento alla scuola e agli alunni.
Tutti hanno fatto la loro parte sotto la guida della dirigente scolastica Luongo. Attivissima è stata l’insegnante Savina Gravante.
Dalla scuola è arrivato un forte plauso all’amministrazione comunale e alla comunità di Casagiove che non hanno fatto mancare la loro presenza in una giornata così importante.
In prima fila c’erano infatti il sindaco Giuseppe Vozza e il sacerdote don Stefano Giaquinto che, in questi giorni, si è distinto per aver accolto dei profughi dall’Ucraina.
La mattinata si è chiusa con i bambini che hanno intonato l’inno Italiano.