09:38:41 MADDALONI. Consigliere Marone, gran parte della consiliatura è alle spalle: tiriamo le somme del lavoro svolto in questi quattro anni.
«Come Riscossa di Maddaloni, accanto al programma che ha presentato il sindaco, abbiamo presentato un nostro programma che abbiamo messo in campo raccogliendo anche importanti risultati per la città».
Cosa prevedeva il vostro programma?
«Avevamo focalizzato la nostra attenzione sul campo sportivo, la questione casa e sull’avere una sede universitaria a Maddaloni. Per tutte e tre le questioni abbiamo fatto importanti passi in avanti».
Partiamo dalla questione campo sportivo.
«In primo luogo siamo riusciti a bloccare il project financing e non era affatto scontato. Già questo sarebbe da annoverare come un grande risultato. Non solo. Nelle prossime settimane partirà la gara per la realizzazione del nuovo impianto per il quale siamo riusciti ad avere un importante finanziamento dal credito sportivo grazie all’impegno del senatore Claudio Barbaro che ci ha aiutato in questa operazione. Abbiamo avuto garanzie che queste somme saranno accreditate sul conto del comune già prima dell’estate».
Maddaloni avrà la sua facoltà universitaria?
«Avevamo raggiunto un accordo con l’ex rettore Paolisso per trasferire in città le aule per la parte teorica del corso di laurea in Farmacia. Grazie ad un finanziamento della Regione avevamo anche avviato un progetto per il recupero e la riqualificazione dell’ex scuola De Nicola. Purtroppo, per un problema di ordine burocratico, i lavori sono stati fermati e il finanziamento regionale è stato congelato. Abbiamo, comunque, avviato un’interlocuzione con il nuovo rettore Nicoletti per far ripartire quel progetto. C’è già un dialogo aperto con la Regione per sbloccare quel finanziamento e portare Farmacia nella nostra città».
Cosa intende quando parla della questione casa?
«Il Comune di Maddaloni ha un patrimonio di 106 appartamenti che fruttano praticamente zero alle casse dell’ente a fronte di ingenti spese di manutenzione. Tutto ciò, ovviamente, non è possibile. Abbiamo ottenuto di istituire una commissione che ha fatto una ricognizione del nostro patrimonio. Addirittura prima del Covid è venuto fuori che in un anno abbiamo incassato per 106 immobili circa 1800 euro. Una vergogna. Nel 2020, con la nascita della commissione, e nonostante i problemi collegati alla pandemia, qualcosa si è mosso e siamo arrivati ad incassare 14mila euro, chiaramente, ancora troppo poco. Ho chiesto che uno dei geometri che sarà assunto si dedichi solo alla questione delle case. Oggi chiunque voglia continuare ad usufruire dell’alloggio deve mettersi in regola con le imposte comunali. Mi sembra un atto di rispetto verso tutte quelle persone che vivono una condizione di disagio e che, però, rispettano le regole».
Non le sembra che non sia proprio questo il momento di essere così duri...
«No. I cittadini devono mettersi in regola, poi, in base all’Isee che hanno e alle difficoltà che vivono, assieme ai servizi sociali attiveremo le procedure necessarie per essere al loro fianco. Se non hanno le condizioni per pagare, non pagheranno, ma deve essere il Comune a stabilirlo... Anche perché è giusto capire se proprio tutti quelli che alloggiano negli appartamenti del Comune sono effettivamente in un disagio economico».
“Riscossa” spesso è intervenuta sulla questione ospedale.
«Per noi l’ospedale a Maddaloni è prioritario. Il direttore Russo ci ha garantito che la struttura non lascerà la città e che tornerà ai suoi antichi fasti al termine della pandemia. Bene, noi vogliamo credergli e proprio per questo gli chiediamo di bandire i concorsi per i primari dei reparti che intende aprire a Maddaloni. Per chiudere un concorso per primari può essere necessario anche un anno... C’è quindi tutto il tempo per celebrarlo. Poi c’è un altro particolare: se il concorso si dovesse chiudere prima che si dovesse chiudere l’emergenza, i nuovi primari potrebbero aspettare per entrare in servizio. Viceversa non ci possono essere reparti aperti senza primari... A questo aggiungiamo che il direttore debba provvedere a riportare subito il Sert a Maddaloni. Sert e ospedale sono due questioni diverse. A causa delle difficoltà logistiche di raggiungere Caserta abbiamo riscontrato che ben il 30% dell’utenza che frequentava il Sert oggi non lo frequenta più... L’Asl faccia subito una gara per trovare i locali adatti a Maddaloni dove ci sono tanti spazi che possono essere utilizzati per ripristinare il servizio».
De Filippo-bis?
«Noi ci saremo con una nostra lista fatta di tanti giovani professionisti della città che hanno voglia di impegnarsi per la città. Riscossa ha lavorato bene con De Filippo ed è pronta a sostenerlo in questo secondo mandato».
