La manifestazione, nata dall'idea di tre amici Salvatore Abbate, Carmelo Violante e Vincenzo Russo, è organizzata dalla Federcaccia sezione di San Prisco, dall'Associazione alle Pendici del Tifata, dal gruppo Facebook Sei di San Prisco se e dall'associazione Storia Locale San Prisco.
«Consapevoli della difficoltà del momento legata alla emergenza pandemica - fanno sapere gli organizzatori - abbiamo voluto regalare una piccola parentesi di normalità con questa cerimonia fatta a ranghi ristretti, nel rispetto assoluto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale.
Un caloroso abbraccio desideriamo rivolgerlo a tutti quelli che non sono potuti intervenire per i problemi legati al Covid con l'augurio di una pronta ripresa. Il nostro ringraziamento va a tutte le autorità locali che sono intervenute, il vicesindaco Antonio Morgillo, gli assessori Matrona Libertino e Maria Nazaria e i consiglieri Andrea Esposito e Giovanni Reccia.
Vogliamo altresì ringraziare il sindaco Domenico D'Angelo, la consigliera Daniela Addio e tutta l'amministrazione comunale per la vicinanza e per aver patrocinato questo evento».
Ecco tutti i premiati: Antonella Di Cecio, premio per la critica Presepe non residenti con un Presepe creato all'uncinetto con materiali di riciclo con la realizzazione di una ventina di personaggi;
Chiara D'Alessio, Presepe Baby con un presepe scoglio frutto di un'attività in Dad lo scorso anno scolastico che poi è stato perfezionata come tecnica nell'anno successivo;
primo posto Categoria Residenti va a Giovanni Monaco. Già due volte secondo, Giovanni si è molto perfezionato ed ha ancora ampi margini di miglioramento in considerazione della giovane età;
al secondo posto Categoria Residenti: Andrea Sbordone (8 anni) con un presepe fatto riciclando cartoni e utilizzando personaggi degli ovetti kinder;
al terzo posto Categoria Residenti: Stany Verrillo con un monumentale presepe già vincitore di una precedente edizione.
Nei prossimi giorni saranno comunicati il presepe vincitore della categoria non Residenti. (foto di Giuseppe Paolino di Questa è San Prisco).