15:47:54 CASERTA. Archiviate le elezioni provinciali, in casa Partito democratico prenderà il via il dibattito congressuale.
Nelle ore immediate al voto per il rinnovo dell’amministrazione provinciale, infatti, prenderà il via la campagna di tesseramento per il Pd che servirà a definire la platea del partito che poi dovrà procedere a rinnovare tutti gli organismi dirigenziali. Si partirà dai congressi cittadini per poi arrivare al congresso provinciale. Le operazioni di adesione al partito andranno avanti fino alla fine del mese di gennaio.
Ultimata questa fase, ciascun circolo avrà una propria anagrafe che dovrà essere riconosciuta dagli organismi regionali.
Completata questa fase si passerà ad aprire il dibattito che ormai si trascina dalle elezioni regionali legato alla scelta del nuovo coordinatore provinciale che dovrà raccogliere l’eredità dell’attuale numero uno Emiddio Cimmino.
Il segretario in carica ha già fatto sapere di non essere intenzionato ad andare avanti in questo incarico e ha mantenuto le fila fino a questo momento per evitare un nuovo commissariamento al Pd casertano che ha vissuto in ben due circostanze questa esperienza, con Ciro Cacciola, nel lontano 2010 e con Franco Mirabelli nel 2016.
L’obiettivo di tutti in questo momento è quello di ricompattare il partito dopo le tante polemiche che lo hanno segnato.Il tentativo che si cercherà di portare avanti è quello di presentare un’unica candidatura alla guida del partito che dovrebbe essere e sarà appannaggio del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero. Il tema a quel punto diventa la composizione della direzione e della segreteria nella quale dovrebbero andare a trovare spazio le altre componenti che oggi reggono le fila del partito. Un compito non semplice se si pensa alla litigiosità storica che c’è all’interno del Pd e ai diversi microcosmi che esistono nella compagine democratica molti dei quali in contrasto l’uno con l’altro.
Prima del congresso, comunque, bisognerà chiarire le diverse contese che ci sono sul territorio a cominciare da quelle nate con le provinciali dopo la scelta di Vito Marotta e Marcello De Rosa di candidarsi contro il Pd. A queste si devono aggiungere i casi di Aversa e Sessa Aurunca dove i democratici sono sia in maggioranza che all’opposizione.
In casa Pd comincia una nuova stagione di confronti e, conoscendo gli animi dei protagonisti, verosimilmente anche di scontri. Staremo a vedere...