21:16:13 SANTA MARIA CAPUA VETERE. Avvocato Aveta, da dove nasce la sua candidatura?
«Ho cominciato una battaglia per la delocalizzazione dello Stir con una serie di forze che, poi, improvvisamente, si sono ritrovate al fianco dell’attuale sindaco. In questo percorso teso a portare il tema ambientale nell’agenda politica cittadina è nata in tantissime persone le consapevolezza che potesse essere costruito un percorso di cambiamento per Santa Maria Capua Vetere. Ho raccolto quindi l’invito a guidare questo progetto che vuole rompere con gli schemi degli ultimi venti anni. La mia candidatura vuole restituire dignità e decoro ad una città che ha tremila anni di storia e che deve tornare ad avere un ruolo centrale nello scacchiere provinciale e regionale».
Aveta sindaco: qual è la delibera numero uno della sua giunta?
«Sicuramente la costituzione del comitato per Santa Maria Capua Vetere capitale della cultura 2025. Ho un impegno con la città ed è quello di candidare la nostra Santa Maria Capua Vetere a capitale italiana della cultura. Abbiamo un patrimonio archeologico e artistico inestimabile che deve essere assolutamente valorizzato».
Quando si parla di ambiente a Santa Maria Capua Vetere, non c’è solo il tema dello stir...
«Assolutamente no. La partita ambientale è molto complessa e necessita, sicuramente, necessita di molteplici azioni per essere affrontata. Innanzitutto c’è il tema delle microdiscariche censite dalla Regione, ma, per le quali, nei fatti, nulla o quasi è stato fatto. Vanno irrigiditi i controlli per mettere in campo un’azione di prevezione maggiormente incisiva. In questo ambito va sottoscritto un protocollo con i Comuni vicini anche per affrontare il problema dei roghi tossici. Sorprendono le parole del sindaco Mirra di qualche giorno fa quando ha detto, con rassegnazione, che quasi non ci sono rimedi contro questo fenomeno».
Cosa pensa del voto disgiunto?
«Credo che sarà la rovina del sindaco Mirra... Purtroppo lo sappiamo bene che in occasione delle elezioni amministrative, per il consiglio comunale si tende a votare l’amico, il parente, il conoscente, anche se, soprattutto a Santa Maria, questa cosa non si è rivelata una buona scelta... Nonostante tutto i cittadini hanno la possibilità di scegliere un sindaco diverso da quello della coalizione del consigliere verso il quale hanno un trasporto. Sono convinto che questa possibilità sarà esercitata da moltissimi sammaritani che hanno compreso l’eccezionalità del momento storico e la necessità di affidare la guida della città ad una persona che realmente può garantire una svolta amministrativa».
Le parole chiave della sua campagna elettorale ‘fanno il verso’ a quelle usate sul piano nazionale dal M5S che è la forza politica forse più importante che la sostiene.
«Noi abbiamo costruito un programma elettorale seguendo gli assi portanti di quello che è il Pnrr. Partendo dall’innovazione, l’inclusione sociale, la cultura vogliamo costruire la Santa Maria Capua Vetere del futuro attraverso un progetto ambizioso. Abbiamo la consapevolezza che al Comune possono arrivare tante risorse fondamentali che noi abbiamo intenzione di spendere con oculatezza tenendo fuori dal palazzo speculatori e palazzinari».
Perché un sammaritano dovrebbe votare per lei?
«Ci sarebbero tante ragioni... Basterebbe dire che certamente è impossibile fare peggio di quanto si è fatto in questi ultimi cinque anni... Noi vogliamo mettere in campo un reale progetto di sviluppo che parte dal lavoro. Ogni anno decine e decine di giovani sammaritani lasciano la città per trovare lavoro in altre parti d’Italia e all’estero. Noi dobbiamo fermare questo fenomeno creando sviluppo e occupazione valorizzando il nostro patrimonio artistico, ma anche creando hub innovativi».
