21:12:25 SAN NICOLA LA STRADA. Consigliera De Chiara, come sta andando?
«Non bene. Come M5S abbiamo portato diversi finanziamenti ma non sono stati presi dal Comune di San Nicola perché non abbiamo proprio partecipato al bando. Un altro rischio simile lo abbiamo corso con il CIS Terra dei Fuochi, ma fortunatamente grazie all’Onorevole Nicola Grimaldi, con cui ho parlato in prima persona vista l’assenza di risposta dal Sindaco, San Nicola la Strada è entrata a far parte del Contratto istituzionale di sviluppo».
Entrare a far parte del CIS è una grande opportunità…
«E’ così. Grazie al M5S abbiamo fatto un primo passo, ma ora bisogna ideare il progetto entro il 15 ottobre. Io voglio collaborazione, non un ‘poi se ne parla’, perché in questo modo il tempo passa, i finanziamenti vengono persi, così come l’opportunità per la nostra città di riqualificare aree sul territorio. In un colloquio con l’ingegnere De Filippo dell’Area abbiamo valutato varie opzioni di progettazione. Il mio sogno è il Mulino Palomba per quanto riguarda la biblioteca e le Casermette per il polo scolastico. Speriamo di fare un progetto entro i tempi, perché il grande problema della nostra città è che quando arriva il momento della progettazione si blocca tutto, come nel caso del bando per la rigenerazione delle strutture sportive».
Cos’è successo?
«Il governo Conte bis aveva destinato 100 milioni di euro al bando “Sport e Periferie” per la realizzazione di impianti sportivi, grazie a cui San Nicola avrebbe potuto accedere ai fondi necessari a costruire un campo da basket, ma il progetto è stato bocciato per aver violato i requisiti richiesti dal bando. Abbiamo perso così un altro finanziamento, perché mancava un documento importante. E’ inconcepibile che chi si occupa dei bandi possa commettere simili errori».
Cambierà il vostro atteggiamento?
«Decisamente. Non possiamo continuare a offrire la nostra collaborazione senza trovare riscontro dall’altra parte. Mi rendo conto che manca proprio la voglia di migliorare le cose. Ad esempio, il consigliere Cutillo ha portato all’attenzione del Sindaco la problematica del Campo Clemente, dove il cancello dell’ingresso secondario è letteralmente distrutto da una settimana. L’amministrazione ha preso provvedimenti iniziali, ma non sono mai risolutivi. In questo modo tamponiamo per chiudere la bocca ai cittadini ma non risolviamo mai i veri problemi. E’ arrivato il momento di dire basta».
Quale potrebbe essere la prossima mossa?
«In base all’ordine del giorno che verrà presentato per il prossimo Consiglio, decideremo un’azione forte di protesta. Noi abbiamo dei problemi seri che vanno risolti nel più breve tempo possibile. E’ vergognoso. Le criticità della nostra città sono sotto gli occhi di tutti e la colpa viene data al dissesto, ma ci sono altri comuni in questa situazione che non rimangono fermi nel limbo, ma trovano modi per risolvere la situazione. Noi non riusciamo mai a fare un passo avanti, anche i Puc dovevano partire ma al momento tutto tace».
Non avete la possibile di confrontarvi su questi argomenti?
«Il confronto c’è, ma la realtà è che sono parole al vento perché non si trova mai una soluzione. Abbiamo perso il bando “Sport e Periferie” perché è stato bocciato il progetto, così come i fondi destinati all’edilizia scolastica perché non abbiamo proprio partecipato. Mentre per il CIS la scadenza è a breve e ad oggi ancora non abbiamo nulla di concreto. Eppure la nostra città è uno dei comuni della provincia di Caserta con la più alta percentuale di morti per cancro per via dell’inquinamento, la situazione quindi non va sottovalutata. Quanto tempo ancora deve passare? I termini del bando per la Terra dei Fuochi scadrà a breve».
Qual è il destino di San Nicola?
«Se continuiamo ad accontentarci e non abbiamo il coraggio di sovvertire l’ordine delle cose, la situazione non migliorerà mai. Non possiamo più voltare lo sguardo. Sono amareggiata. Ad oggi le nostre preoccupazioni sono aumentate, perché non c’è collaborazione, ma solo chiacchiere o silenzio. Ho mandato un’email all’Assessore Terracciano con i documenti del Ministero dei Beni culturali per un finanziamento che riguardava il ripristino della Rotonda ad esempio, ma i termini scadevano il 31 agosto. Non riusciamo ad andare avanti perché non viene fatto nulla di tutte le proposte che abbiamo portato al Sindaco, ma giusto quel poco necessario a far vedere che si lavora. Nel frattempo, stanno partendo dei progetti a livello regionale inerenti la polizia urbana. Noi adesso perderemo un’unità perché Pierino D’Andrea andrà in pensione dopo anni di onorata carriera, ma la regione ha messo a disposizione 250 mila euro per quanto riguarda la sicurezza sul territorio. Saremo capaci di andare avanti o ci faremo scappare anche quest’occasione? Le speranze da parte mia sono poche. Abbiamo delle persone che non sono capaci di fare quello che dovrebbero fare. Avevamo proposto il registro dei tumori che ancora non è passato, il progetto della Biblioteca va a rilento, i finanziamenti proposti sono stati persi. Noi portiamo avanti idee, ma l’amministrazione è indolente».
Gaia Bianco
