15:14:18CASERTA. Attivista da sempre del centro sociale Ex Canapificio Caserta e sensibile alle tematiche sociali della nostra città, Virginia Crovella riferisce di quanto ancora debba essere fatto per poter utilizzare appieno la struttura dell’Ex Onmi di viale Beneduce a Caserta, individuata come nuova sede del centro sociale.
A che punto siamo con i lavori di ristrutturazione dell’Ex Onmi a Caserta?
Il 14 luglio scorso il centro sociale Ex Canapificio Caserta ed il Comune di Caserta hanno sottoscritto un patto di collaborazione per la gestione condivisa dell’Ex Onmi, ovvero l’Ex Consultorio di Caserta, sito in viale Beneduce al numero 10, abbandonato ormai da diversi anni. È questo un immobile di proprietà del Comune di Caserta, che il Centro sociale Ex Canapificio Caserta, in qualità di capofila di una rete di 31 associazioni della città, gestirà in maniera condivisa per svolgere al proprio interno attività di assistenza, di solidarietà e di sostegno.
Quali saranno le attività più importanti che andrete a realizzare presso questa struttura?
Ci saranno sportelli per orientamento e assistenza ai diritti, orientamento ai servizi sociali, socio-sanitari e socio-assistenziali del territorio. Ci saranno spazi per la scuola di Italiano, per la scuola di Informatica, e verranno svolte tutte attività interamente gratuite. Ci saranno spazi deputati a laboratori educativi per bambini e ragazzi, spazi per cineforum, per laboratori artistici, laboratori musicali, ci saranno luoghi deputati ad assemblee, incontri, dibattiti, conferenze e spazi che potranno essere a disposizione delle associazioni coinvolte nel patto di collaborazione, ma anche di chi in città ne farà richiesta.
Questa giornata del 14 luglio, cioè quella della firma del patto di collaborazione, l’abbiamo condivisa anche insieme agli attivisti dei comitati di ‘Città Viva’ e ‘Comitato Parco degli aranci’, due comitati che da diversi anni hanno sottratto al degrado e all’abbandono due spazi verdi: il comitato ‘Città Viva’ ha sottratto alla chiusura e all’abbandono la villetta di via Arno, nel quartiere Acquaviva nel 2017, mentre il ‘Comitato Parco degli aranci’ la villetta Santa Maria delle Beatitudini nel quartiere Parco degli aranci di Caserta nel 2019. Il 14 luglio non solo il centro sociale ha firmato col comune di Caserta il patto di collaborazione per l’Ex Onmi, ma anche questi due comitati hanno firmato in comune con il Sindaco i due patti di collaborazione per la gestione condivisa dei due spazi verdi. Quindi, quella è stata una giornata fortemente di festa e di condivisione.
Come siete riusciti a raggiungere un tale traguardo?
La firma del patto di collaborazione per la gestione condivisa dell’Ex Onmi il 14 luglio arriva dopo una lunga battaglia. Arriva dopo due anni e tre mesi dal sequestro dell’Ex Canapificio, lo spazio di proprietà regionale, nel quale il centro sociale ha avuto la sede dal 1999 al 2019, anno in cui c’è stato appunto il sequestro ad opera della Procura di Santa Maria Capua Vetere per motivi strutturali.
Dal giorno del sequestro dell’Ex Canapificio il centro sociale e tutta la rete associativa di cui fa parte sono rimasti senza un tetto e senza una sede. Sono riusciti però da quel giorno a resistere, a non morire, a non scomparire grazie alla tenacia, alla caparbietà e alla solidarietà dimostrata da tantissimi cittadini, parrocchie, associazioni, sindacati, persone che hanno offerto spazi dove continuare a realizzare le attività di solidarietà e senza scopo di lucro del centro sociale. In questi due anni e tre mesi che sono passati dalla chiusura del Canapificio alla firma per la gestione condivisa dell’Ex Onmi il centro sociale non è, quindi, morto grazie all’ossigeno che è stato dato dalla città, da quella parte solidale, antifascista, antirazzista di Caserta.
Nel frattempo lungo questi due anni e tre mesi abbiamo sempre provato a spingere con ogni mezzo possibile e necessario le due Istituzioni coinvolte: la Regione Campania, in qualità di proprietaria dell’Ex Canapificio ed in qualità di Ente Pubblico, che avrebbe dovuto garantire la manutenzione del sito, ed il Comune di Caserta, in qualità di Ente Locale, coinvolto nella città, in cui il centro sociale svolge la gran parte delle attività. Quindi, in questi due anni e tre mesi si è tenuto un dialogo più o meno costante con queste istituzioni, che alla fine hanno individuato la soluzione nella struttura dell’Ex Onmi. Il Comune ha quindi messo a disposizione un pezzo del suo patrimonio abbandonato e non utilizzato, la Regione Campania ha messo invece a disposizione settecentomila euro di fondi Europei per la valorizzazione sociale di luoghi abbandonati e li ha dirottati per la ristrutturazione dell’Ex Onmi.
E quindi adesso che cosa accadrà?
Abbiamo sì firmato il patto di collaborazione per la gestione dell’Ex Onmi, ma non possiamo già utilizzare l’immobile perché urgono lavori di ristrutturazione, adeguamento e messa in sicurezza pari ad un valore di settecentomila euro stanziati, appunto, dalla Regione. Il Comune di Caserta da due mesi deve ancora inviare alla Regione il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione. Se il Comune di Caserta non manda il progetto esecutivo la Regione non fa il trasferimento dei settecentomila euro e, quindi, la gara dei lavori non può partire. Adesso noi stiamo facendo tutto il pressing possibile sul Comune, affinché adempia questo compito, che deve essere fatto al più presto.
Perciò, il Comune deve inviare il progetto esecutivo, la Regione dal canto suo dovrà fare il decreto di finanziamento ed infine si procederà per la gara dei lavori. Quindi, se questi step non vengono fatti in maniera consequenziale e rapida, passeranno mesi prima di poter utilizzare la struttura dell’Ex Onmi. Noi invece diciamo che bisogna fare presto, anzi prestissimo, perché la città ha un bisogno disperato di spazi sociali, i cittadini hanno un bisogno disperato soprattutto dopo un anno e mezzo di isolamento e di pandemia, di trovare cioè dei luoghi dove poter ricevere assistenza e solidarietà, dove potersi incontrare in sicurezza.
Ciò significa che non siete ancora in pieno possesso dell’immobile?
Nel frattempo abbiamo concordato con il Comune la possibilità di utilizzare lo spazio esterno dell’Ex Onmi. Infatti, nell’attesa che vengano realizzati i lavori di ristrutturazione, il centro sociale e le 31 associazioni coinvolte potranno usufruire dello spazio esterno, che un tempo era adibito a parcheggio dell’Ex Consultorio e che abbiamo trovato in un grande stato di degrado e di sporcizia, ma che nel giro di una settimana abbiamo ripulito grazie all’impegno di tantissimi attivisti e cittadini volontari. Questo spazio, che è uno spazio abbastanza grande e visibile dalla strada, è scoperto e non è fornito di strutture che garantiscano protezione. Tuttavia, esso ci consentirà almeno fino all’arrivo dei primi freddi di poter fare attività sociali assieme alle 31 associazioni coinvolte.
Questo spazio esterno è stato inaugurato lunedì 26 luglio scorso in presenza dell’assessore alla Cultura Lucia Monaco e con un concerto durante il quale tanti musicisti, tra cui il maestro Pietro Condorelli, si sono esibiti a titolo assolutamente solidale e gratuito per sostenere l’apertura di questo nuovo spazio sociale. Quindi, oggi rivolgiamo l’appello all’Amministrazione Comunale affinché faccia presto ad inviare la documentazione necessaria al fine di poter ricevere il finanziamento e far così partire la gara dei lavori dell’Ex Onmi. Sottolineo, inoltre, che tra le 31 associazioni coinvolte riveste un ruolo di particolare rilievo l’associazione onlus ‘Nero e Non Solo’, che è un’associazione impegnata dagli anni novanta sul tema dell’immigrazione e della tutela dei dirittti umanitari. Anche loro come noi del centro sociale nel 2018 hanno perso la loro storica sede e da allora sono rimasti senza un tetto, quindi, anche loro saranno coinvolti nell’utilizzo dell’Ex Onmi.
Alessandra Natale
