CAPUA. E’ al limite dell’imbarazzante l’impudenza delle affermazioni di alcuni professionisti della politica che si lanciano in disamine storiche politiche omettendo di evidenziare quale sia stato il loro ruolo non ruolo nelle dinamiche cittadine.
Personaggi che per un ventennio hanno occupato i banchi del consiglio comunale, sono stati sindaci, più volte consiglieri regionali e vicepresidenti della Provincia sono stati impercettibili per la comunità di Capua. Non un’opera, un finanziamento, un progetto può essere ascritto alla loro iniziativa politica… Il segno della loro presenza è tutto nelle occasioni che la città di Capua ha fallito, basti pensare al Palasciano, o a scelte nefaste come la privatizzazione dell’acqua. Se è vero che oggi il servizio funziona, è anche vero che con quel tipo di contratto non è stato riconosciuto alcun agio al Comune. Fanno sorridere, poi, le ricostruzioni legate al post terremoto dell’80. Quelli che vengono fatti passare come successi, in realtà non sono altro che dei flop clamorosi.
A Capua è toccato meno del minimo sindacale grazie all’inconsistenza di chi oggi si erge a censore. A modi esempio, basta analizzare la questione università. La nostra città, nonostante fosse la più adatta ad ospitare facoltà per la presenza di trasporti efficienti e di locali adeguati, è stata l’unica delle grandi città ad avere un solo corso di studi: Economia aziendale, a fronte, ad esempio di Ingegneria ed Architettura di Aversa. Se è vero che in quegli anni è arrivato il Cira, è anche vero che solo sotto la nostra amministrazione hanno cominciato ad operare la Aersoft e la Tecnam. Siamo stati noi a sdemanializzare l’aeroporto creando un vero e proprio polo aerospaziale. Gli ultimi dieci anni della storia di Capua sono stati fantastici per i risultati che siamo riusciti a raccogliere. Si parla di turismo, ma come si intende accogliere i visitatori se non si recupera il centro storico? Noi l’abbiamo fatto mandando via i tossicodipendenti, aprendo il chiostro, creando servizi. Al netto del fatto che la nostra amministrazione è stata l’unica dei grandi comuni a governare per dieci anni, in tutti i settori abbiamo saputo far cambiare passo alla città. Il dissesto? Basta vedere a quali amministrazioni fanno riferimento i debiti… I cittadini di Capua dimostreranno con il voto della prossima primavera la loro maturità e la loro capacità di distinguere tra i risultati e le mistificazioni.
Carmine Antropoli, sindaco di Capua
