18:19:49 CASERTA. Rosy Di Costanzo, in occasione della conferenza stampa in cui è stata ufficializzata la sua candidatura a sindaco con Speranza per Caserta ha detto che parlerà con i commercianti.
Cosa ha intenzione di dire loro viste anche le sue battaglie come presidente del comitato contro la cattiva movida?
«L’ho spiegato in conferenza e lo ribadisco con fermezza: non sono contro i commercianti. Al contrario. Li voglio incontrare per aprire quel tavolo di confronto che ho sempre chiesto all’amministrazione, ma che non è stato mai istituito. Non è pensabile affrontare il problema alimentando una contrapposizione tra commercianti e cittadini. Il compito di gestire la vicenda spetta al Comune.
I commercianti che non rispettano le regole danneggiano i loro colleghi dal momento che determinano una concorrenza scorretta. I commercianti e i gestori dei locali sono una fetta importante di questa città. Il chiedere il rispetto delle regole, significa anche aiutare loro».
Di cosa ha bisogno oggi la città di Caserta?
«Di recuperare una quotidianità dignitosa. La città è abbandonata a se stessa. C’è bisogno di dare un corretto indirizzo politico affinché si intervenga per affrontare le varie criticità che si vivono dal centro alla periferia in tutti i settori».
Si sente pronta per un compito così difficile?
«Stiamo costruendo una squadra importante che mi accompagnerà in questa sfida e riteniamo di avere la voglia, le conoscenze e un progetto per fare il bene della città. Se poi allude al discorso delle competenze, chi mi ha preceduto era sicuramente un tecnico di settore e non mi sembra che abbia prodotto questi grandi risultati..
Io sono una docente, ho competenze nel difficile ambito della didattica. Chi amministra deve essere in grado di fornire un corretto indirizzo politico e deve fare in modo che la parte tecnica faccia il proprio dovere. In questi anni è mancato l’indirizzo politico. Confrontandoci con i cittadini stiamo lavorando al programma elettorale che intendiamo portare avanti una volta eletti».
Caserta non è più una città militare, è fallito il tentativo di renderla una città industriale e oggi, sul piano produttivo si può dire che sia priva di una propria identità. Da donna impegnata nella formazione delle nuove generazioni cosa pensa si debba fare per coinvolgere i giovani nel rilancio della città offrendo loro possibilità di lavoro?
«Caserta è una città meravigliosa che ha tantissime possibilità che devono essere messe a regime. Per farlo c’è bisogno della concertazione tra il Comune di Caserta e le associazioni di categoria. Quel tavolo richiesto e mai convocato è strategico per la città. C’è bisogno di recuperare gli antichi mestieri e di rilanciare l’artigianato. Per farlo, però abbiamo bisogno che le organizzazioni di categoria ci diano le indicazioni giuste sugli ambiti su cui puntare.
L’accoglienza è un altro aspetto al quale dobbiamo lavorare per creare lavoro. La nostra può essere sicuramente una città turistica, ma dobbiamo mettere a sistema tutte le sue eccellenze. Tutti non possono fare tutto. Dobbiamo sviluppare più ambiti in modo da offrire più sbocchi a seconda delle attitudini dei nostri ragazzi. E’ un lavoro complesso, ma è un lavoro che si può fare se tutti i soggetti dialogano tra loro».
La mobilità è stato uno dei temi forti di Speranza per Caserta e dell’ex candidato sindaco del movimento Francesco Apperti. Qual è la sua idea?
«Va ridisegnata la mobilità della città di Caserta. Il centro cittadino è un disastro, peggio ancora la periferia. Sulla mobilità delle periferie presenteremo nei prossimi giorni il nostro modello. Giusto per capirci, le sembra possibile avere le piste ciclabili fatte in quel modo a corso Giannone? Lo dico da ciclista. Non è possibile che la pista si interrompa all’improvviso. Realizzare una pista ciclabile non significa fare una striscia di colore a terra...
Se prendiamo Casertavecchia, in alcune giornate di freddo e di neve i residenti non riescono ad arrivare in centro. Chiaramente tutto questo non è possibile... In un prossimo futuro immaginiamo di realizzare una tramvia e anche una funivia che collega Casertavecchia con il centro cittadino. Sappiamo che si tratta di progetti a lungo termine che intendiamo portare avanti sfruttando le possibilità dei fondi europei. Cercheremo di cogliere tutte le possibilità di finanziamento che arrivano dall’Europa e, per questa ragione, ci avvaremo della collaborazione di esperti del settore della progettazione».
Rosy Di Costanzo sindaco: quali sono i primi atti che realizzerà se dovesse essere eletta?
«Certamente lavoreremo al Puc e al Macrico. In città c’è un utilizzo del suolo privo di regolamentazione e non è possibile andare avanti in questa maniera scriteriata. Quanto al Macrico va affermato una volta per tutte che l’area deve essere F2».
C’era un’interlocuzione aperta con il M5S che, però, al momento non ha ufficializzato il suo appoggio alla candidatura proposta da Speranza per Caserta. Crede che ci siano margini per riprendere il dialogo o quello con il Movimento è un discorso chiuso?
«Il Movimento 5 stelle ha delle sue regole interne e delle procedure ben precise per la scelta delle candidature. Come ben ha spiegato Michele Miccolo in conferenza, loro hanno bisogno di più tempo per ufficializzare la loro scelta. Per il modo di vedere la politica e la città credo che non possano fare alleanze differenti... ».
C’è solo il Movimento 5 Stelle come vostro possibile alleato o siete pronti a dialogare anche con altri partiti?
«Il nostro è un progetto aperto a tutte le persone perbene che hanno voglia di lavorare per la città. Tutti coloro che non si sentono rappresentati dall’attuale governo cittadino sono nostri possibili interlocutori ed alleati. Chi chiaramente condivide la politica che è stata portata avanti negli ultimi anni da chi ha governato la città non può essere un nostro alleato».
